Ciò che va oltre

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New Orleans- Katherine e Kai
Katherine: TRISTAN CREDE DI POTER FARE IL FURBO CON NOI!!
Urla da una stanza a l'altra lanciando bottiglie della birra contro la parete. Kai se ne stava lì guardandola divertito, facendo anche dei video perché "Il Satana che c'è in Katherine" doveva essere immortalato. Tristán era andato via già da un po', e l'idea che lui potesse dare ordini a lei la rendeva furiosa e quindi cercava un modo per placare la sua furia. Ma il suo socio non sembrava molto influenzato dalle chiacchiere di Tristan, difatti se ne stava tranquillo e più rilassato che mai
Katherine: pensi di volermi riprendere ancora troppo a lungo? Domanda lei, dato che Kai ormai era da più di mezz'ora che la riprendeva con il suo telefono. Lui rise e si beccò una scheggia di vetro sulla gamba
Kai: Oh, grazie per aver rovinato i miei jeans che valgono più di questa casa. Disse mentre si toglieva il vetro dalla gamba.
Kai: davvero ti spaventa quell'idiota? Ti prego, Katherine. L'unica volta che qualcosa ti ha spaventata è stato quando ti ho fatto quell'incantesimo per farti perdere i capelli. È stato divertentissimo. Ride delle sue stesse azioni e a quel ricordo lei prese un altra bottiglia per tirargliela dritta in faccia ma riesce a fermarla in tempo
Kai: okay Basta! Esclama togliendo le bottiglie dalle sue mani
Kai: lascia stare Tristan per ora, pensiamo a chi davvero vuole farci la guerra.
Katherine: se quel bruto di Tristan non ci tradisce, quei tizi non sono un problema così grosso.
Kai: ecco brava. Lasciamo far credere a Tristan che può dettare lui le regole del gioco e non ci creerà nessun problema. La rassicura lui poggiando le sue mani sul suo viso e per la prima volta Katherine non interrompe quel momento. Kai era il suo alleato più grande e nonostante lei non lo dimostrasse, si fidava di lui. Completamente!

Mystic Falls- Hope e Vincent
Erano passate due settimane dall'incontro con gli eretici e Tristan. Hope e Vincent, come del resto tutti gli altri, erano andati via da New Orleans perché al momento non avevano nessuna arma con cui combattere. Vincent aveva chiesto a Davina e a Freya la loro collaborazione e non esitarono nemmeno per un momento.
Freya: non ho mai visto un incantesimo del genere, ma ne ho sentito parlare. Una strega di nome Quets... non finisce di parlare che sia Hope che Vincent la bloccano in coro
Entrambi: si sappiamo già questa storia!
Davina: dunque gli sarà servito un oggetto! Ipotizza Davina mentre guarda l'incantesimo scritto da Vincent. Dovette arrangiarsi in un modo o nell'altro e riscrivere l'incantesimo come se lo stesse creando passo per passo, dato che dell'incatesimo originale non vi era nessuna traccia
Hope: si sappiamo anche questo, ma non sappiamo di che oggetto si tratti. Risponde lei
Freya: sicuramente non è un oggetto che si trova al mercatino delle streghe. Non immaginate nemmeno l'immensità del potere che serve per un incantesimo così.
Davina: conosco solo un oggetto con tutto questo potere, ma c'è l'ho io in forma di completo di diamanti. Confessa lei facendo riferimento al diamante che lei e Kol volevano utilizzare per creare una daga adatta alla natura di Ibrido di Klaus
Vincent: si, ricordo quel diamante.
Freya: ma questo non ci aiuta comunque.
Hope: al proposito.. dov'è Kol?
Davina: è a New Orleans. È convinto di potercela fare con Katherine, ma una strega così potente non si farà mai sottomettere, neanche da chi dice di essere un Originale. Basta sapere che è riuscita a fuggire da Klaus per 500 anni. Spiega lei con tono rassegnato
Freya: mi interesserebbe conoscere questa Katherine. Vorrei proprio sapere come fa a superare di gran lunga il potere di una primogenita Mikaelson. L'aria che si creò era molto simile a quelle che si creavano in casa Mikaelson quando doveva iniziare una battaglia. Le intenzioni di Freya non erano buone. Forse era questo che la legava alla sua famiglia. Ma di certo non stava onorando la memoria del fratello Klaus, che per sua figlia, desiderava una vita migliore di quella che lui stesso aveva avuto, ma adesso anche Hope stava entrando in guerra con la sola natura di lupo e senza magia.
Per giorni studiarono l'incantesimo che era stato fatto dagli eretici per il controllo della magia. L'oggetto che era stato usato doveva essere distrutto. "Avranno colto l'occasione di un avvenimento mistico", diceva Davina. "La luna piena molto probabilmente" continuava Vincent. E così continuavano ad andare fuori strada e Freya lo sapeva. Sapeva che qualcosa banale come la luna piena, non avrebbe assicurato tutta quell'intensità all'incantesimo, ma un avvenimento mistico ancora più mistico si. Qualcosa che va oltre il ciclo naturale.

Ave all'eretico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora