Lo Stregone.

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Era già sera ed ero tornato a casa a pensare a quella grotta, secondo me nascondeva qualcosa di losco.
Appena sono tornato a casa Ezio mi ha accolto:
Ezio:"ehi bentornato, dove sei stato?"
Io:"nel parco dietro casa.."
Ezio:"che c'è? Sembri pensieroso"*mi disse dolcemente*
Io:"no niente è solo che... "
Ezio:"è solo che cosa?"
Io:"sto ancora pensando a quella specie di superpotere,adesso non riesco più a usarlo"
Ezio:"ah.. Capisco"
E una volta finita la cena andai a farmi una doccia e poi dritto a dormire.
È il giorno dopo e già appena svegliato pensai che dovessi tornare alla grotta e quindi mi vesto velocemente, scendo e saluto Ezio poi faccio colazione e esco di casa.
E appena tornato alla grotta la ammirati per qualche secondo poi entrai, e dopo un pò di camminata andai fino in fondo alla grotta dove trovai una stanza, sembrava quella di un chiaroveggente, I miei occhi erano tutti puntati su una bacheca piena di oggetti strani,fino a quando una voce misteriosa mi parlò:
??? :"ciao Manuel, ti stavo aspettando"
Io girando la testa in ogni direzione cercando di capire da dove venisse la voce rispondo:
Io:"chi sei? Chi parla?" *risposi deciso*
???:"sono colui che ti trasformerà nella persona che sei destinato a essere"
Io:"cioè?" *chiesi incuriosito*
???:"il prescelto" *rispose con voce rocca*
E a quel punto una sagoma nera spuntò da dietro al banco, era un vecchietto con la barba lunga bianca un cappello viola con una stella sopra e un libro in mano, appena distolto lo sguardo dal libro si rivolge a me:
??? :"ciao Manuel io mi chiamo Rebolg"
Io:"salve" *rispondo imbatazzato*
Rabolg:"ci dobbiamo muovere, ci sono ancora molte cose di cui devo parlarti"
E dopo aver chiuso il libro mi invitò a entrare nella stanza dietro al banco.

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