Capitolo Tre

135 7 0
                                    

Erano passati tre anni da quando tutti i gruppi di vampiri 'cacciati' si erano nascosti, e questo includeva anche i miei fratelli.

"Spero siate tutti al sicuro." Sussurrai piano mentre mi sedevo per spazzolarmi i capelli.

Avevo quasi diciannove anni adesso. Ormai erano tre anni che vivevo da sola nel piccolo appartamento che i ragazzi mi avevano comprato prima di nascondersi.

Alla fine avevo deciso di non unirmi ai cacciatori. Non ero una di quelle persone che credevano che tutti i vampiri fossero dei mostri, cosí come non tutti gli umani erano innocenti.

Ero un sicario, o meglio una donna, assunta dalla polizia degli umani, poiché loro non erano stati addestrati a uccidere vampiri. Se nel caso ci fosse stato, oltre al salvataggio, anche un vampiro criminale, avrei avuto il piacere di strappargli la vita.

Borbottai piano mentre il mio telefono riproduceva della musica in sottofondo.

Avevano promesso che mi avrebbero chiamata, avevano promesso che sarebbero tornati presto... e mi mancavano.

Ma sapevo che in questo mondo, non tutto era sicuro per loro. Sarebbero tornati. Li conosco, non sarebbero stati così deboli da lasciare che gli umani prendessero il controllo su di loro.

"Eomma, sono passati dodici anni da quando mi hanno tolta da te..." Mormorai legando il paletto alla coscia mentre osservavo la mia figura in biancheria intima davanti allo specchio a figura intera.
"Non ricordo molto di te, tranne che ti piaceva cantare e suonare il pianoforte. Come stai?" Chiesi a nessuno. "Stai bene? Hai avuto davvero quell'incidente? Perché non sei venuta a cercarmi?"

Stavo lì, in silenzio mentre legavo un'altra arma intorno alla coscia, più in alto.

"Ma non ti preoccupare Eomma, adesso sono in grado di badare a me stessa grazie ai ragazzi. Voglio dire, mi hanno comprata dalla donna che mi aveva rapita, e sono dei vampiri... Ma non sono tutti cattivi... Sai?" Mormorai gentilmente. "Mi hanno cresciuta come se fossi un vampiro, come se non fossi diversa da loro"

Mi infilai un vestito addosso.

"Eomma, mi manchi." La mia voce era calma mentre mi legavo i capelli e mi spruzzavo un po' di profumo. "Ma adesso sei troppo lontana perché io ti possa conoscere. Spero che tu stia bene."

Rimasi in silenzio finché il mio telefono non suonò.

Mi avvicinai per prenderlo.

"Pronto?" Risposi tenendo il telefono all'orecchio mentre afferravo la borsa nella quale, al suo interno, c'erano un coltellino, per ogni evenienza, e dei soldi.

"Ciao, il tuo veicolo ti sta aspettando fuori." Disse il capo del dipartimento della polizia per poi riattaccare. Mi infilai dei tacchi neri alla porta e osservai lo specchio a figura intera.

Se non avessi saputo che stasera fosse stato un appuntamento o una serata per impressionare qualcuno, mi sarei complimentata per il mio aspetto.

Uscii dal mio appartamento chiudendo la porta a chiave e avviandomi giù, verso l'entrata del palazzo.

"Ji An, dove stai andando?" sorrise sbilenco il ragazzo alla reception.

"A un appuntamento, tornerò tardi. Come al solito nessuno entra." Ricambiai il sorriso lasciando il palazzo ed entrando nella macchina nera che stava aspettando nel vialetto.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Bella raga!! Come state? Spero bene.
E anche il terzo capitolo é fuori, spero vi sia piaciuto.

Torneranno mai i "fratelli" di Ji An? E cosa succederà in questo 'appuntamento'?

Domanda: (che non é una domanda)
Alzate la mano se anche voi siete a casa, mentre tutti gli altri sono in vacanza, e vi state annoiando a morte oltre a morire di caldo.
🙋🏻‍♀️😒

Vi saluto, Bye Bye👋

~E💜

The Hunter, The Hunting, The Hunted  // BTS Vampire AU - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora