"Tienici da parte"
Alberto ed io non ci vediamo da un mese e sei giorni; non che io l'abbia contati, c'ha pensato Mameli a ricordarmelo.
Il giorno dopo il nostro bacio –quasi fosse la fine del mondo- è partito per Roma, ho visto le foto di lui ai provini di Amici, poi in una trasmissione della Rai.
Nemmeno un messaggio.
È giusto, è ciò che è giusto per noi.
Solo che certe assenze –inevitabili- fanno così male da sembrare presenze; sono lì, radicate, quasi senza scopo di lucro. L'assenza di Alberto ha il suo peso, valutato e sospeso come un anelito di fiato.
Mi sono dovuta di nuovo abituare a sentire quel tocco di malinconia che sfiora e non passa, non sono ancora capace a nasconderlo e scappare da esso.
Però c'è Mameli, e c'è la musica, e c'è un disco a cui dare forma.
Sono sdraiata con la testa poggiata sulle gambe di Mameli, lui indossa le cuffie e ha gli occhi chiusi; ascolta le nuove tracce dell'album ancora senza nome.
Annuisce qualche volta, altre sorride, altre mi mostra il braccio per farmi notare la pelle d'oca. Ora sta dondolando la testa e alza le sopracciglia a tempo.
Ci sono cose che non si possono spiegare, far ascoltare la propria musica è una di queste; c'è qualcosa di me in qualunque canzone, ci vedi l'inevitabile che mi porto dietro.
Il mio amico toglie le cuffie e mi sorride.
«Allora?»
«Tienimi da parte è la canzone che vorrei avere scritto io per Carla.»
Sorrido.
«Stupido.»
Tienimi da parte una canzone da cantare insieme
E Tienimi da parte quella granita e le labbra da leccare
tu le mie e io le tue
E tienimi da parte un bacio d'addio
senza consumarlo veramente
E tienimi da parte una vita
quella che ci siamo promessi e dismessi
E Tienimi da parte un tramonto da guardare sul cofano della macchina
E tienimi da parte un bacio sulla fronte
quelli che si danno gli amanti stretti in un abbraccio senza sottintesi
E tienimi da parte anche quella litigata
quella in cui ci riconosciamo e non ci perdiamo
E tienimi da parte quel sorriso che mettevi su ad ogni gemito mugugnato
E tienimi da parte l'ora degli addii
E il ricordo sbiadito a metà di quel vestito alzato da mani impegnate
E tienici da parte lì dove siamo al sicuro
Senza parlare
Passandoci parole e sguardi così come ci si passa il sale
È l'unica canzone in italiano, non ce ne saranno altre nell'album. È sua. Completamente sua.
È nata dalla sua mancanza, dal passato che sapeva di presente.
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Reasons
أدب الهواة"Oh, Albe, non guardami così che poi mi metto a cantare quel dolore e quei sentimenti che rigetto su tutti i palchi che calpesto. Non guardami così se poi non puoi amarmi come io vorrei amare te. Per un secondo o giù di lì sento un piccolo gemito c...