Capitolo Sei

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Il giorno seguente decisi di andare a correre.

Indossai dei pantaloncini e un reggiseno sportivo, presi gli auricolari e mi diressi fuori casa.

La giornata non era particolarmente calda e mi sembrava perfetta per fare un po' di attività fisica.

La pausa estiva non mi permetteva di allenarmi con la squadra scolastica di atletica, così ero costretta ad andare nel parco a due isolati da casa.

Correvo per sette chilometri, quattro volte a settimana, e adoravo la pace delle ore mattutine.

Lo sport era sempre stato la mia valvola di sfogo ed ero brava in ciò che facevo.

Correre mi piaceva.

L'anno scorso mi avevano eletta capitano della squadra di atletica e non vedevo l'ora di continuare ad esserlo anche quest'anno.

Correvo sul sentiero dissestato del parco, ripensando al mio nuovo vicino.

Grayson.

Non ero sicura di sopravvivere ad un altro incontro con lui; mi rendeva dannatamente nervosa e lo odiavo per questo.

Lo odiavo perché con quei capelli biondi e quegli occhi azzurri era molto più bello di quanto potessi immaginare. Era più attraente di Zack e ciò mi preoccupava.

Non dovevo commettere errori e Grayson era una tentazione troppo grande.

Dovevo reprimere l'attrazione che provavo per lui ed evitarlo.

Potevo farcela, bastava non vederlo più.

Mancava poco più di mezzo isolato a casa mia e sentivo le gambe cedere. Avevo il fiatone e i battiti cardiaci accelerati.

Volevo disperatamente dell'acqua.

Il sudore mi imperlava il corpo e l'esigenza di farmi una doccia cresceva sempre di più.

La gioia che provai vedendo il profilo della mia villetta a due piani fu indescrivibile.

Arrivai alla cassetta delle lettere rosso rubino e mi appoggiai ad essa.

Avevo il fiato corto e le gambe a pezzi, ma adoravo sentirmi così.

Eravamo io e il mio respiro, soli nella brezza mattutina.

Amavo correre.

Amavo la solitudine.

Amavo...

"Skylar"

Perfetto, il mio momento poetico era appena stato rovinato.

"Sky? Ho bisogno di parlarti"

Avrei riconosciuto quella voce ovunque. Sapevo chi era ancor prima di girarmi.

"Sky, ti prego. Io..."

"Tu, cosa?" mi voltai infuriata.

Callie.

Capelli mossi biondi e occhi azzurri. Non era l'angelo che sembrava.

"Voglio chiederti scusa"

"Per cosa? Per avermi dato dell'immatura o per avermi definita una troia?"

"Non ho mai detto niente del genere"

"Ah, davvero? Com'era la frase? 'Smettila di buttarti tra le braccia del primo che capita'?"

"Non intendevo dire che sei una puttana"

"Il significato delle tue parole era quello"

"Ho solo cercato di essere sincera, non volevo offenderti"

"Non sei stata una buona amica"

"Sky, ho bisogno di te. Non mandiamo tutto a puttane per uno stupido litigio"

"Per me non è stato stupido! Sei così... diversa"

"Sono sempre la stessa persona"

"No, non lo sei. Ne ho abbastanza di tutto questo," presi un profondo respiro e continuai "sono stanca dei nostri continui alti e bassi. Non voglio essere amica di qualcuno che non mi apprezza"

"Skylar, sei la mia migliore amica" disse, scandendo le parole.

"E tu sei la mia"

"Allora perché stiamo discutendo?"

"Non lo so, Cal. Non lo so davvero"

Mi girai di spalle e corsi verso la porta d'ingresso.

Appena prima di varcare la soglia di casa, mi voltai un'ultima volta.

Callie era immobile, statica.

Lo sguardo fisso su di me, gli occhi confusi.

Aprì la porta e la chiusi con uno scatto, lasciandomi scivolare lentamente verso terra.

Avevo voglia di piangere.

Come eravamo arrivate a questo punto di non ritorno?

E perché, nonostante fosse stata una mia decisione, allontanarmi da Callie era così doloroso?

Piansi rannicchiata contro la porta per quelle che mi parvero ore.

Alzandomi con fatica, mi diressi al piano di sopra e feci una doccia calda.

Mi distesi sul letto, cercando di trovare un senso a ciò che era appena successo.

Avevo messo fine alla mia amicizia con Cal, la stessa ragazza che mi era stata accanto in molti momenti difficili.

Sul momento mi era sembrata la decisione giusta da prendere, ma perché mi sentivo così vuota?

Forse, perdendo la mia migliore amica, avevo appena ucciso una parte di me stessa.

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ANGOLO AUTRICE:

Lo so, lo so, ho aggiornato tardi. Non posso fare altro che chiedervi scusa, ma sono stata davvero impegnata in questi giorni. Il capitolo è corto e fa abbastanza schifo, ma perdonatemi. Il prossimo sarà molto meglio!

Buona lettura <3

Lux

PS: PER CHI NON FOSSE RIUSCITO A LEGGERE I DIALOGHI NEL CAPITOLO UNO, HO AGGIORNATO E AGGIUNTO TUTTO QUELLO CHE MANCAVA.

SCUSATE DAVVERO PER LA CONFUSIONE, PERDONATE IL MIO STUPIDO TABLET .-.

Strangers in LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora