Parte 1

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Era una giornata di pioggia, non adatta per poter uscire con gli amici abituali o per svariarsi un po' tra di loro. Il detective Johan Browser, un uomo alto sulla mezza età. Portava un cappello marrone ereditato da suo padre ex procuratore distrettuale di Los Angeles; lo aveva ereditato quando suo padre fu ucciso dopo che è stato rapinato tornando a casa essendo passato nella sua tabaccheria preferita per comprare il giornale. Johan fu cosi sconvolto dopo la sua morte che non ha mai dimenticato suo padre, aveva dei vizi fumava tabacco con la sua pipa sempre ereditata dal padre, beveva alcolici nel suo bar preferito " lo zotico ".

 A volte finiva per ubriacarsi svegliandosi fuori dal locale la mattina seguente, sua moglie per questo non era contenta ma lo amava troppo per pensare di stare senza di lui. A Johan piace anche andare nei locali a luci rossi con il suo partner nei momenti liberi, lui è il suo partner si conoscono da quando erano dei cadetti alla scuola di polizia è da allora legarono molto e divennero buoni amici. Johan era alle prese con un caso di omicidio colposo per violenze omicida su una donna brutalmente uccisa da uno psicopatico assassino.

 Alla vittima gli furono tagliati gli arti del corpo come un maiale al macello;  Johan presumeva fossero stati tagliati con una mannaia da macellaio dato che trovo l'arma del delitto nella vasca da bagno subito dopo. Il sangue della vittima lo si poteva vedere sparso su tutte le pareti della casa come se avesse dato il bianco alle pareti della casa. Nella sua testa immagino che la vittima cercava di filarsela nel disperato tentativo di salvarsi, dopo aver scoperto che la persona che aveva affianco voleva ucciderla, dentro la casa della sfortunata vittima si poteva sentire quel odore di sangue che sta per diventare putrefatto; per la puzza l'aria era irrespirabile; chi era al interno della casa poteva sentire quel atmosfera cupe e deprimente per l'omicidio appena avvenuto; come se non si avesse nessuna via d'uscita, proprio come nel momento in cui si sentiva la vittima quando capi che era la fine per lei. Gli agenti misero la casa a soqquadro perquisendola da cima a fondo trovando; apparate il sangue della vittima su tutte le pareti della abitazione, degli indizi che fecero pensare che la vittima non sapeva ancora che il suo assassino la volesse uccidere; sul tavolo della cucina c'era un PC portatile accesso con una casella  aperta sulla posta e-mail della vittima, videro molte e-mail personali della vittima; e-mail D'apparate di sua madre, il suo ex, l'amante e del suo schiavo sessuale; con cui si presume che si vedevano a casa della vittima per giochi erotici dalla oggettistica ambigua trovata nella camera da letto della vittima, alcune email non portavano ad una traccia concreata per il conseguimento delle indagini ma erano sufficienti per scoprire i dettagli della vita privata della vittima, una email soltanto catturo l'attenzione del agente della scientifica incaricato d'ispezionare il contenuto del portatile; la aveva ricevuta da una casella anomia scritta in un modo intimidatorio è minaccioso come se volesse spaventarla ed al tempo stesso minacciarla. 

Ciao Katia dopo l'altra notte ho capito che persona sei puttana!, tu sporca misera sgualdrina chi ti credi di essere!. Te la faro pagare a modo mio, baci  <3. Riportava scritto nel e-mail visionata dal agente, la fecero vedere al detective Johan incaricato del caso, quando la vide rimase perplesso ed confuso perché non aveva una pista adeguata per arrivare ad un fine, era solo al inizio. 

Trovarono il corpo della vittima dentro una scatola con tutti gli arti tagliati seguendo la striscia di sangue sul pavimento; il pavimento emanava odori molto forti di organi umani per via del sangue, si poteva sentire la fragranza di carne umana, sangue è di altri liquidi corporei molto ambigui, erano messi dentro una grande scatola di cartone, sui lati della scatola l'assassino si diverti a scrivere le peggiori cose sulla vittima; sulla base della scatola c'era un biglietto attaccato con una puntina presa dalla scrivania della vittima dove la vittima compilava le scartoffie per il suo capo come segretaria; la puntina era simile ad una puntina per attaccare fogli e foglietti su bacheche di legno negli uffici amministrativi. 

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