Jeden

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Tema: scrivi la vita ipotetica di un principe.

Io la immagino come una vita piena di lusso e di tranquillità.
Appena il principe si sveglia viene lavato dalle serve, vestito di tutto punto soltanto per la colazione e poi cammina verso la sala da pranzo, al piano di sotto. Tutti si inchinano per la sua presenza e gli spostano la sedia. Mangia di fronte ad i suoi genitori diffidenti un banchetto pieno di prelibatezze.
I servi gli tagliano tutto ciò che vuole e glielo passano, poi gli puliscono la bocca e lo fanno giocare a quei sport che solo i ricchi possono giocare.. tipo il tennis in casa od il golf, alcuni il cricket ed altri equitazione.
Lui fa quello che gli pare  e vive una vita adagiata.
Però io non la vedo come una vita felice.
Prima o poi sarà stanco del lusso senza riuscire a scoprire cose nuove.
È meglio vivere con poco e goderseli tanto, che vivere con troppo senza appagamento.

Scrisse questo un bambino, per tema, alle elementari.
Fu premiato come piccolo genio, aveva 8 anni quando scrisse tutto ciò. Era felice, ma sapeva benissimo che non sarebbe durato.
Gli diedero un premio in banconote, che vennero usati ovviamente non per i suoi studi, ma per la sopravvivenza dei fratellini.
Erano poveri, parecchio.
E non potevano premiare il proprio figlio se non con una buona educazione ed un apprezzamento per le più piccole cose.
Non aveva niente, quindi o gioiva anche solo di un misero pezzo di pane o di un insetto, o niente.
Era uno degli 8 fratelli.
Vivevano in una casa in campagna molto piccola.
Il papà era contadino e la mamma operaia.
I fratelli studiavano od aiutavano nei campi: la scuola obbligatoria fu una manna per tantissimi bambini.
Ma lì nessuno ne voleva sapere di studiare. Tutti volevano stare già nei campi, a belare come capre.
Lui era il sesto tra i fratelli, non il più grande ma manco il più piccolo, una via di mezzo quasi.
Era l'unico a saper scrivere decentemente della famiglia, anche se il mondo si era evoluto così tanto.
Così tante scoperte ma ancora una povertà così pesante.
La mamma lo amava così tanto, come a tutti gli altri fratelli. Teneva a tutti.. lavorava per loro.
Il padre era il tipico scorbutico ma di buon cuore, un po' il cliché dei papà di un tempo. Con una differenza; lui è ai tempi nostri.
Ma non è questo di cui voglio parlare.
È della bontà di questo bambino.
Senza avidità né invidia.
Aveva due fratellini più piccoli.
Uno di loro aveva appena incominciato a scrivere ed aveva bisogno di aiuto.
Ma non aveva modo di scrivere: non aveva molti quaderni o molte matite, quindi le usava con parsimonia... questo gli avevano ordinato.
Non era un ordine cattivo, era una necessità e lo capiva.
Una cosa buona di quella famiglia c'era: non erano stupidi.
Alcuni decisero di diventarlo, ma i piccoli ancora speravano nel mondo.
Così il nostro piccolo ometto aiutò il fratellino giorno e notte, facendolo sognare con i suoi piccoli testi.
Amava scrivere e quel bambino così tenero amava ascoltare ciò che scriveva.
Ma ormai doveva imparare a leggere, quindi leggeva lui stesso ad altavoce, chiedendo aiuto ogni tanto.

Tema: descrivi un tuo parente molto caro.
Nella mia famiglia siamo 10, quindi ho varia scelta.
Ma io ho un fratellino tenero e paffuto, coccolone e curioso, che è il mio più caro amico.
I miei fratelli più grandi sono un po' troppo cresciuti per me, quindi passo il tempo con lui.
Ha 6 (sei) anni ed ha la pelle bianca latte, Le guance sempre rosse ed un sorriso smagliante.
Ama ascoltarmi quando parlo e sta imparando a scrivere anche lui.
Io gli voglio tanto bene perché non mi fa disperare nell'ottenere un giocattolo nuovo, come fanno i miei compagni.
Io ho lui che sembra una bambola a cui insegnare tutto.. tutto il bene del mondo.
Non voglio si fermi come i miei fratelli ed insegui il suo più grande sogno:fare il pasticcere.
Gli chiesi il perché e mi rispose;
Mi piace come tutti amino i dolci buoni, quelli che ti fanno venire più voglia di mangiarli, quelli che ti scaldano la gola! Desidero farlo anche io, così potrò rendere felice il mio fratellone.
Pianse, scrivendolo.
Temeva di aver perso le speranze come i suoi fratelli, ed invece ancora aveva qualcuno a migliorargli le giornate.

Il ragazzo di campagnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora