Cap. 2

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Siamo nel 2019 ed è finita l'estate e mi sono trasferita da poco.
Insomma sto facendo un grande cambio di vita.. dall'Italia all'america.. non so se ce la farò.

Sono appena arrivata all'aeroporto di Brooklyn e ho già paura delle persone, delle abitudini e della scuola.
Una settimana ed è già settembre e non so come farò con il programma.
Pare la scuola in cui i miei zii mi hanno iscritta sia molto difficile e professionale e mi sa che crollerò subito.

Appena arrivata nella mia nuova casa mi accolgono i miei zii che forse avrò visto solo una volta in tutta la mia vita proprio perché abitavo qui a Brooklyn e in Italia ci venivano pochissime volte.
"Oddio Jane come sei cresciuta" urlacchia mia zia appena mi vede.

"Gia ed è diventata pure una bella ragazza" dice con un leggero tono malizioso Alf mio cugino che per fortuna è di primo grado e non ce chancse di avere un rapporto diciamo molto molto aperto.

"Alf smettila o la imbarazzi" dice mio zio che successivamente mi abbraccia.

La casa mi piace molto, è grande e molto accogliente.
Dopo avermi mostrato la stanza dove dovrei dormire inizio a svuotare le valigie e sistemarla personalizzandola come piace a me.. molto alla Jane.
Il giorno seguente, dopo essere entrata in cucina, mi accoglie un buon profumo di pancake cosa che io adoro mangiare e cucinare; già mi piace cucinare e sono anche brava solo che è da tanto che non pratico.
Mia mamma diceva sempre che quello che cucinavo sapeva di Jane e questo rendeva il mio cibo ancora più buono.
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce mattiniera di mio cugino che inizia ad interrogarmi.

"Allora Jane quanti anni hai tu?"

"Quasi 17" gli dico guardandolo negli occhi.

"Quindi devi andare al terzo anno?"

"Quarto" lo correggo "tu invece devi fare l'ultimo giusto?" Gli chiedo e lui annuisce.

"Tra poco scuola sei felice" mi dice dopo qualche minuto di silenzio.

"Sono molto preoccupata per i compagni e per essere indietro con  programma sai, dicono sia una scuola complicata."dico e lui ridacchia.

Cosa c'è da ridere io non lo so, boh.

"Jane tu hai l'aria di una che se la cava benissimo e stai tranquilla.." ma Alf viene interrotto da mia zia che ci comunica della colazione pronta.

"Jane spero ti piaceranno" mi dice con un grande sorriso.

"Disicuro" le dico per tranquillizzarla.

Il pomeriggio decido di andare a comprare qualcosa al supermercato per fare una bella torta.

Mentre stavo tornando la mia camminata viene interrotta da dei fischietti da parte di alcuni ragazzi che erano seduti alcuni per terra ed altri su una panchina.
Accelero ma non smettono e io dopo quale secondo di rottura mi giro verso loro facendo il dito medio.
Uno dei ragazzi sgancia una risatina e poi si alza verso me ma io mi giro per andarmene.

"Come ti chiami?" Mi chiede con aria persa.. è di sicuro fattissimo.

"Sto cazzo e tu?" Gli rispondo e lui mi guarda divertito.

"Mm una peperina ehh!!" Dice e io corro per andare a casa ma lui mi prende per il braccio.

"Fai attenzione ai ragazzi della tua scuola, non sono migliori di noi" mi dice e io rimango sorpresa.

Conosce la mia scuola?
Dopo la sua affermazione corro via per andare a casa.






Ed ecco il secondo capitolo.
Spero vi piaccia e commentate che risponderò a tutti!!
Cosa pensate di Jane e quello che gli ha detto quel ragazzo?
Un bacione e al prossimo capitolo che giuro di scriverlo prestissimo.
❤❤❤❤❤❤

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