Cap.5

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Ieri non lo avevo classificato neanche come un giorno di scuola.
Non avevamo fatto molto era servito solo per riuscirmi ad orientare.

Prendo la mia bici e faccio la pazzia di andare fuori città e stare un po da sola, cosa molto rara.. quando sono sola non esco mai o almeno non vado mai nei bar da sola e non vado a mangiare qualcosa per schiarirmi le idee da sola, mai!
Non sono il tipo, preferisco compagnia.

Arrivo in una piccola spiaggia con poche persone tranquille e mi sembra perfetto per schiarirmi le idee.

Le mie cuffiette bianche accompagnano ogni mio pensiero senza senso.
Non riesco a capire il perché della mia tristezza improvvisa.

Chido gli occhi e mi viene in mente mia madre con il suo bellissimo sorriso che non apprezzavo mai.
"Noi ti vogliamo bene" questa frase si ripete più volte nella mia testa e mi scende una lacrima.
Ad accompagnarla fu un immagine sfuocata di una sera molto lontana.. mi pareva una festa.

Delle mani sul mio corpo scorrevano e delle lacrime e lamentele uscivano dalla mia bocca.
Un continuo sfiorare la mia pelle iniziò a causarmi un senso rivoltante mescolato ad un brivido sulla pelle.
Ma non riuscivo a dimenarmi da quelle forti mani e un forte mal di testa mi sfuocata la vista.

Torno in me...
Quel ricordo...
Non era chiaro..

La musica viene interrotta da una chiamata e rispondo con poca voglia.

"Jane dove sei? È tutto il giorno che ti cerchiamo" e solo ora mi accorgo che erano le quattro del pomeriggio.

~

Lunedì ed è il secondo giorno di scuola ovvero il classico giorno in cui inizia veramente la peste scolastica.

Mi alzo dal letto con difficoltà come sempre e corro in bagno a lavarmi.
Mi metto un jeans e una maglietta di bershka e velocemente mi trucco con semplicità.
Mi mangio una brioche e prendo la mia solita navetta.
Arrivata a scuola riesco a sedermi in fondo così da non far notare ai professori i miei piccoli momenti di distrazione.

"Ei Jane, sei la ragazza nuova giusto" mi chiede un ragazzo davanti al mio banco, non bruttissimo anzi ha un leggero fascino che scommetto attiri molto l'attenzione alle ragazze ma ho visto di meglio.

"Em.. si sono quella nuova e tu sei?"

"Mark" mi sorride "molti ti hanno notata Jane ma fai attenzione che qui ci sono molti lupi" e mi fa l'occhiolino.

Entra la professoressa che credo di aver già visto e inizia la lezione di spagnolo.

Nei corridoi intravedo degli sguardi di un gruppetto di tre ragazze verso me ma le ignoro.

"Ei sei quella nuova?" Mi chiede una delle tre che mi sembra la più simpatica anche perché le altre due non mi convincevano.
Tutte e tre delle belle ragazze e con corporature belle e formose.

"Si, mi chiamo Jane"

"Lo sappiamo! Io sono Katren, lei è Giulia e lei è Michelle" mi dice una terza dai capelli biondo platino che a me sembrano eccessivamente tinti.

"Piacere" dico con un bel sorriso contenta di fare nuove amicizie.

"Se hai bisogno noi ci siamo e prima ne stavamo proprio parlando, abbiamo guardato attentamente il tuo fisico e il tuo modo di muoverti e sembri proprio un atleta ti andrebbe di fare l'audizione per cheerleader? Sai Michelle è la responsabile quindi.." ma poi venne interrotta da la bionda natutale in mezzo a loro che non aveva ancora parlato.
"Non ne sono ancora certo ragazze i posti non vanno sprecati" dice squadrandomi.

"Dai mich non è cosi male" dice Giulia la più simpatica a mio parere.

"Se vuoi provare prova" dice infine Michelle.

"Vi farò sapere e grazie" dico a loro sorridendo e mi avvio per la lezione successiva.

Finite le lezioni mi avvio alla macchinetta poiché la mia fame ha iniziato a farsi sentire.
Mi prendo un kinderbuoeno e corro fuori quel posto che mi mette un ansia assurda.

"Ei aspetta" sento una voce stridula da dietro e mi accordo che era una del trio questa volta accompagnata da una ragazza bionda vestita in modo semplice rispetto a le altre e le sorrido.

"Jane l'audizione si terrà venerdì dopo le lezioni.. i vestiti ti saranno dati li buona fortuna" mi sorride

"Grazie Giulia" poi mi giro verso l'altra e automaticamente stendo il braccio per presentarmi.

"Piacere Jane"

"Oh piacere sono Bianca" dice con una voce semplice e pulita.

Le saluto e mi avvio a casa.



"Allora...  o non dirmelo so che hai visto dei gran fichi li vero? Eh si è una scuola famosa molto per i bei fustacchioni che ci sono li" mi dice mio cugino appena entro in casa

"Be' si io.. cosa centra" e scoppio a ridere per il suo comportamento inspiegabile.

"Gli zii?" Gli chiedo

"Sono fuori e tra l'altro dopo domani partiranno e andranno in Europa credo in Spagna non son sicuro"

"Ah bene" dico leggermente distratta

"Senti Jane se ce qualche ragazzo che ti da fastidio devi dirmelo e io gli.." ma lo interrompo

"Alf stai tranquillo davvero, per ora nessuno mi ha dato fastidio e credo che continueranno così anzi ho fatto molte amicizie in poco tempo quindi stai tranquillo" gli dedico in grande sorriso che lo calma.

Poi corro in camera a buttarmi sul letto in attesa che il pranzo sia pronto.

Il telefono fa una leggera vibrazione e noto il messaggio che mi è arrivato da un numero sconosciuto.
Clicco sopra.

Numero sconosciuto: ciao Jane sono Giulia lo so sono una stalker ma sono riuscita a farmi dare il tuo numero da tuo cugino che ho visto oggi.
Se vuoi domani ti do il numero anche delle altre baci.

Sorrido al messaggio e salvo il numero.

Successivamente mi arriva un altro messaggio sempre da un numero sconosciuto e clicco per leggere

Numero sconosciuto: sei invitata alla mia festa sabato sera e ritieniti fortunata perché non tutti sono stati invitati.. l'indirizzo te lo manderò stasera anche se tutti sanno dove abito sono più tosto popolare, vestiti elegante e se vuoi puoi portare un accompagnatore ma solo uno.

Leggo e rileggo stranita e poi mi guardo allo specchio esaminando il mio viso stanco e i miei capelli scuri e castani che detesto.
Ma come farò sono una miss casino dell'eleganza!!!

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