I'm Home! (Mystrade)

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Ed ecco una Mystrade per la gioia di @ivonnemagri e non solo!

Quella non sarebbe mai stata una serata normale, si sapeva. L'unica cosa che Greg non sapeva era quanto sarebbe stata speciale. Era tornato a casa  alle 20:15. Esattamente 15 minuti dopo il normale. Si era ripetutamente scusato con la babysitter  per il ritardo a causa del traffico, nostante questa sostenesse che non c'era problema. Appena se ne fu andata si fiondó in camera della piccola Alexandra, la bambina di quattro anni che avevano adottato lui e Mycroft. "Mycroft" al solo pensiero del suo compagno sorrise. Stavano insieme da ben cinque anni ora e nonostante avessero adottato una bambina, convivessero da quattro anni e si amassero più di ogni altra cosa, soltanto a sentire (o pensare) il nome dell'amore della sua vita Greg si trovava a sorridere come un'ebete. Non che la cosa gli desse fastidio, sia chiaro. Amava Mycroft sopra ogni altra cosa e non riusciva più ad immaginarsi una vita senza di lui.

Sentendo il papà arrivare, Alexandra alzó gli occhi dalla pista verticale di biglie che le avevano regalato gli zii John e Sherlock. Appena vide chi entrava dalla porta si alzó e gli corse incontro. <"papà! Mi sei mancato oggi!"> disse mentre lo abbracciava. <"Anche tu piccola pulce"> gli rispose il D.I. alla sua bambina. Lasció Alex nella cameretta e si avvió in quella sua e di Mycroft, deciso a togliersi i vestiti formali per indossare dei pantaloni comodi ed una t-shirt blu scuro.

Quando tornó nella stanza giocarono qualche minuto insieme, poi Greg si decise ad alzarsi e preparare la cena ad Alexandra. Quando fu pronto da mangiare chiamò sua figlia e si mise a "cenare" con lei. In realtà, mangiucchiava qualcosa come un pezzo di pane, nell'attesa che Mycroft arrivasse, così da cenare poi loro due assieme. Greg era ben consapevole che il suo compagno alcune volte era obbligato dal suo lavoro a tornare ad orari improponibili, anche a notte fonda. E anche quel giorno sarebbe stato uno di quelli. Sicuramente. Glielo aveva detto lui stesso, per telefono, quel giorno. La conversazione, svoltasi per telefono circa alle 10 del mattino, era stata la seguente:

Greg:"Hey amore, tutto bene?"

Myc:"Ciao amore, si sto abbastanza bene. Solo..."

Greg:"Solo cosa?"

Myc:"Stasera credo di dovermi fermare di più, quindi non saró a casa prima dell'una. Mi dispiace tantissimo, so che è il nostro anniversario, ma..."

*sospiro dall'altra parte del telefono*

Greg:"Hai tante questioni in sospeso"

Myc:"Già. Beh, non ti azzardare ad aspettarmi alzato anche questa volta!"

Greg:"Nei tuoi sogni! Ovvio che ti aspetto! Mi sembra il minimo."

Myc:"Sei senza speranza *leggera risata*. Ti amo."

Greg:"Anche io ti amo. Ci sentiamo dopo?"

Myc:"Va bene, a dopo"

Greg:"A dopo"

~chiamata terminata~

Verso le 16, quando la bambina era uscita dall'asilo e era tornata a casa, Greg aveva chiamato la babysitter, le aveva detto che quella sera lui e Mycroft non sarebbero andati al ristorante come programmato, poi si era fatto passare Alex e le aveva spiegato che quella sera papà Mycroft sarebbe tornato molto tardi, e che quindi l'avrebbe visto la mattina dopo. La piccola aveva detto che capiva e che era fiera dei suoi papà, i quali erano come i suoi supereroi.

Quando si risveglió da quei pensieri, Gregory si rese conto che Alex aveva quasi finito di mangiare e che entro poco tempo sarebbe iniziata una fase di "coccolosità acuta", in cui lei pretendeva di stare o in braccio abbracciata a uno dei due, o (molto più spesso) di starsene assieme nel letto, tutti e tre, abbracciati fino a quando la piccola pulce non si fosse addormentata.

Quel giorno era toccata, per forza di cose, la prima opzione, quindi Greg sparecchió velocemente e la prese subito in braccio mentre la portava a mettersi il pigiama. Tornarono in salotto, con la bambina che si succhiava il pollice e un'espressione stanca sul viso. Preso un libro da una delle innumerevoli librerie che si trovavano su un lato della stanza, l'ispettore si sedette sul divano con la sua piccola pulce sulle gambe che si stringeva al suo petto. Provó a leggere qualche pagina, quando capì che era talmente stanco che ci rinunció si rese conto che Alex si era addormentata. L'orologio segnava le 23:11.

In quel momento qualcuno bussó al portone della loro villetta. Facendo attenzione a non svegliare la bambina, la prese in braccio e la posó nel lettino. Andó ad aprire e per poco non urló di gioia quando vide chi aveva bussato. Lui era lì, in piedi di fronte a lui, con un mazzo di rose, dei cioccolatini in una mano e due pizze nell'altra. Mycroft bació dolcemente il suo compagno, e mormorando un:<"Buon anniversario amore mio"> entrò in casa.

Superato lo stupore iniziale, Greg lasció che "Mister Governo Inglese"*, come lo chiamava affettuosamente lui, lasciasse il cibo e le rose sul tavolo e si fiondó ad abbracciarlo. <"Mio Dio Myc, pensavo che saresti arrivato almeno tra due ore! Come hai fatto con il lavoro?"> chiese tra un bacio e l'altro Greg. Mycroft sorrise nel vedere il suo amore così felice, nonostante la stanchezza che chiaramente si vedeva sul suo viso. <"In realtà, la dose di lavoro non era davvero così tanta da lasciarmi lì fino a tarda notte, ma non saremmo comunque riusciti ad andare al ristorante. Allora appena sono riuscito a finire sono andato a comprare le rose e i cioccolatini, poi sono andato nella pizzeria in cui andiamo di solito e, beh, il resto lo puoi capire facilmente> Greg rise per l'ultima affermazione, quel suono che il suo compagno amava tanto. Mycroft non riuscì più a trattenersi e lo bació, prima delicatamente poi con crescente passione, mentre si tenevano abbracciati, quasi che avessero paura di aprire gli occhi e scoprire uno che si trovava ancora a lavoro, e l'altro che si era semplicemente addormentato con in braccio la loro dolce bambina.

<"Direi che possiamo evitarci di apparecchiare di nuovo. Mangiamo sul divano?"> chiese ridendo Greg
<"Mi sembra un'ottima idea"> rispose Mycroft sorridendo.
Si sedettero sul divano, uno di fianco all'altro. Continuarono a stare lì, baciandosi e stando abbracciati l'uno all'altro, senza curarsi delle ore che passavano o del fatto che il giorno dopo avrebbero rimpianto di essersi addormentati sul divano. Ma a loro non importava, perchè in quel momento esistevano solo loro due, a completarsi l'un l'altro.

Angolo autrice:
Rieccomi!! Allora questo era la OS sulla Mystrade, decisamente più dolce e fluffosa (non chiedete) di quella di ieri.

*era il primo soprannome che avevo dato io a Mycroft, anche prima di iniziare a scrivere.

Anyway, spero che vi sia piaciuta. Per la prossima sulla Mormor potrebbe volerci più tempo perché non sono sicura di quale fare.

Vi voglio bene, ditemi se vi è piaciuta e ci vediamo al prossimo capitolo!
Byyyyyeeeeee

Ali💙

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