La festa di beneficienza

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Damon.

Era incredibile quanto gli mancasse dopo solo pochi giorni; quei suoi occhi azzurro-ghiaccio che la osservavano impertinenti, quella sensazione di piacere che provava quand'era con lui... Non si era sentita così con nessun altro prima d'ora, nemmeno con Stefan.

Ripose il diario e scese velocemente le scale per fare colazione: una bella giornata la stava aspettando. Fece colazione velocemente e nel giro di pochi minuti fu in camera sua a scegliere i vestiti da indossare per andare all'evento di beneficienza. Doveva ammetterlo, senza Caroline non sarebbe stata la stessa cosa. Caroline, infatti, era l'incaricata ufficiale dell'organizzazione degli eventi scolastici. Non essendoci Caroline, e nemmeno Bonnie, era Elena che doveva prendere in mano la situazione, cercando di fare un buon lavoro; aveva lavorato tanto per quell'evento e non vedeva l'ora di vederlo concluso.

Indossò un paio di jeans, una canottiera leggera accompagnata da un cardigan beige e le all star nere. Scese le scale nuovamente, prese la borsa e uscì di casa.

La giornata era assolata, un leggero venticello scompigliava leggermente i capelli della ragazza ed il sole le metteva in risalto gli occhi color nocciola, leggermente sfumati di verde.

Prese l'automobile, perfettamente parcheggiata sul vialetto, e si avviò verso la scuola.

C'erano davvero tutti e sempre più gente continuava ad arrivare, incuriosita. Incrociò lo sguardo di Matt che la salutò con un leggero cenno del capo, ricambiò il saluto con un raggiante sorriso.

Oh no! 

Elena riconobbe Rebekah, sì, era lei. In piedi, vestita in modo elegante, stava parlando con un ragazzo. Steven, forse.

-Sicuramente lo sta soggiogando per farsi piacere da qualcuno- pensò, ed un sorriso le increspò le labbra.

Andò avanti di qualche metro, poi si ritrovò Rebekah davanti a se.

"Ma che bella festa!" disse lei con sorriso malizioso.

"Pensavo te ne fossi andata" rispose Elena acidamente.

"Oh, andiamo.. Non ti fa piacere rivedermi?" 

"No, direi proprio di no. Ora scusa, ma ho cose più importanti da fare che stare qui a parlare con te" esclamò Elena nervosa.

La bionda le si parò d'avanti, impedendole il cammino. "Mmh.. come mai siamo così nervose, cara? Damon si è già stancato di te?" sorrise maliziosamente "Beh, lo capisco. E devo dire che lo ammiro, per averti sopportato così tanto"

"Damon non si è stancato di me, chiaro?" gridò con i pugni serrati "Lui mi ama, come io amo lui. E ora vattene, oppure..." 

"Oppure?" scoppiò in una risata "Una stupida e debole umana come te, non potrà fare nulla contro una come me." Disse continuando a ridere. "Nemmeno un bambino ti prenderebbe in considerazione, sei ridicola" concluse e fece per andarsene, ma Elena la bloccò per un braccio.

"Forse sarò ridicola, ma almeno io per avere degli amici non sono costretta a soggiogarli" le disse lasciandola spiazzata. Poi si allontanò.

Wow, la giornata stava andando di bene in meglio: il sole era ancora alto nel cielo, la festa era un successone e per di più era riuscita a spiazzare Rebekah di fronte a tutta quella gente. Sorrise compiaciuta e avanzò tra la folla.

Un'altra testa bionda le si presentò davanti, girata di spalle. -E se fosse Caroline?- si chiese. -No, impossibile. Figuriamoci se Caroline venisse qui per una stupida festa di beneficienza- pensò e per sbaglio la urtò. "Scusami, sono proprio un'imbranata" disse Elena per discolparsi.

"Elena? Sei davvero tu?" domandò la ragazza voltandosi.

"Caroline.." disse Elena con le lacrime agli occhi. Abbracciò istintivamente l'amica. "Che cosa ci fai qui?" sorrise.

"Scherzi? Come avrei potuto non essere presente ad un evento del genere?" disse Caroline accennando un sorriso. 

"Allora ti piace?" chiese Elena speranzosa.

"Mmh.. Mi aspettavo di meglio Elena. Ma pensa un po', ti lascio sola un attimo e guarda cosa mi combini!" scherzò Caroline allegra.

Elena l'abbracciò nuovamente "Quell'attimo è durato un anno, Caroline" le sorrise senza sciogliere l'abbraccio.

La giornata passò in fretta. Caroline doveva ammettere che il lavoro di Elena era andato a buon fine: avevano raccolto molti fondi per la beneficienza, per non parlare della pubblicità che la scuola si era creata in onore dell'evento.

La ragazza tornò a casa ancora più allegra di prima. Parcheggiò l'auto nel vialetto e si preparò per andare a dormire. Rientrò in camera ed il suo cellulare squillò: Damon.

Il cuore le martellava forte nel petto per la felicità. Rispose subito "Damon.:"

"Ehi. Elena" disse con voce spenta. 

"Che succede?" chiese lei preoccupata. Ecco, ed ora cos'era accaduto? Perchè Damon sembrava così su di giri?"

"N...Niente. Ci sarà tempo per parlarne. Volevo solo darti la buonanotte. Ti amo." 

A Elena ritornò il sorriso "Ti amo" rispose e riattaccò.

Prese il diario ed iniziò a scivere "Caro Diario. Oggi è stata una fantastica giornata(...)"

Tra amore e gelosia (THE VAMPIRE DIARIES)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora