FINAL CHAPTER

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JADE'S  POV

Sospiro e faccio respiri profondi pensando a cosa dovrei fare sul serio oppure no.

Handler: allora?
Jade: non lo so. Dammi tempo.
Handler: darti tempo? Forse non hai capito. Tu morirai Jade. Stanotte stessa. E non mancano molte ore alle 21.
Jade: tu sai quando muoio? Come fai a saperlo che morirò davvero o no?
Handler: sono della commissione tesoro e ovviamente sappiamo tutto noi.
Jade: quindi è sicuro..

Mentre mi pento della scelta che faccio, stringo la sua mano e veniamo trasportate nell'ufficio della commissione.

Handler: come pensavo. Prego seguimi.

Mi pentirò amaramente di questa scelta, ma parlo come se avessi altro da fare, ovviamente no?  Come faccio? Come farò?

Jade: aspetta. Voglio vedere cosa succede nel presente prima. Voglio accertarmi che le tue parole siano vere.
Handler: se proprio insisti allora va bene, prego dopo di te.

Apre una porta dove si vedono tutti questi schermi di tempi diversi e secoli diversi. Ecco il mio. aspetta un momento..

Jade: mi avevi detto che sarebbe andato tutto bene!
Handler: sta andando tutto bene infatti.
Jade: ma se stanno tutti piangendo o con un volto cupo.
Handler: è il tuo funerale cara, ovvio che stanno male.
Jade: FUNERALE? Pensavo avessi detto che sarei stata qui a lavorare con voi.
Handler: è così infatti, ma per evitare sospetti a Cinque e ai tuoi genitori, dovevamo far vedere che sei morta, sennò come avremmo potuto prenderti?
Jade: pensavo con un'alternativa migliore, però fa niente. Va bene così. L'importante che loro siano al sicuro per me.
Handler: allora *mi passa una lettera* ecco la tua prima missione.
Jade: Aspetta un secondo ciccia. Questo è il primo giorno che ho incontrato Cinque.
Handler: esattamente.
Jade: mi avete detto che non l'avreste ucciso più voi!
Handler: infatti. Devi ucciderlo tu, o se proprio preferisci uccidi te stessa, in entrambi i casi voi due siete l'obbiettivo.
Jade: quindi era una truffa fin dall'inizio! Quindi volete ucciderci entrambi.
Handler: è una tua scelta. Tu o Lui. Ma la scelta non cambia il finale. Morirete entrambi.
Jade: non potete farlo! Mi hai fatto fare una scelta! E mi avevate promesso che non lo avreste ucciso.
Handler: no infatti. Lo devi fare tu. Oppure di addio a tutto e tutti. Ci sarà l'esplosione della Luna la notte del tuo funerale e l'oceano spazzerà via tutto e tutti.
Jade: e pensi che Cinque non tornerà indietro nel tempo per fermarlo?
Handler: lo so che lo farà ed è per questo che devi ucciderlo, perché siete voi la causa.
Jade: ma se io sono qui come fa a essere colpa nostra?
Handler: perché tu morirai sempre. E per un qualche motivo la tua morte causerà uno tsunami che farà finire il mondo.
Jade: allora non fatemi morire?
Handler: non si può, è il tuo destino. Non lo decido io, ma i piani di sopra. Sei un pericolo Jade e l'unico modo per tenerci al sicuro e praticamente ucciderti.
Jade: e tenere i vostri culi al sicuro vale davvero più del mondo intero?! Stai scherzando vero?!
Handler: Mi dispiace tanto Jade. Non è una scelta mia.

Ed ecco che vedo una valigetta volarmi in testa lanciata dalla Handler causandomi di svenire con una botta enorme in testa. Apparire nella stessa scena dove tutto è iniziato mi fa venire malinconia e pensare che invece di essere dalla parte di Cinque devo ucciderlo mi fa sentire una persona orribile. Decido di entrare nel bar intanto che aspetto l'arrivo di Cinque. E' tardi, sera, quasi notte e di Cinque neanche traccia, in teoria mi sarei vista anche io, ma non c'ero e tanto meno qualcuno che conoscessi. Alla fine sono dovuta andare via perché il bar stava chiudendo e sono finita in un motel.  Il giorno seguente feci la stessa cosa, e il giorno seguente pure. Ma ancora niente, è come se fossero tutti svaniti nel nulla, magari è solo la tempistica sbagliata. Una settimana e 5 notti sono passate da quando sono tornata indietro ma ancora niente. Mi dirigo un'ultima volta al bar sperando di incontrarli veramente. Entro ed eccolo lì.

Cinque: ti stavo aspettando.
Jade: come scusa?
Cinque: è una settimana e mezzo che continuo a vederti qui, con quella valigetta. Probabilmente aspettando me. Pensavi che non sarei riuscito a riconoscerti Jade?

Un brivido gira nella mia pelle cadendo su tutto il corpo.

Jade: come fai? Come fai a sapere chi sono Cinque?
Cinque: nei giorni precedenti continuavo a venire qui, ma avendo riconosciuto la valigetta ho avuto dei dubbi nell'entrare. E non avendoti mai vista, ero abbastanza incuriosito dalla tua esistenza che ho fatto delle ricerche. Tu sei morta 2 o 3 anni in futuro da probabilmente il primo giorno che sei arrivata e sei caduta con la valigetta vicino al bar.
Jade: come fai a saperlo?
Cinque: pronto? Ragioni o cosa? Sono andato nel futuro e ho visto tutto, e ora sei qui per uccidermi.
Jade: non posso non farlo. C'è di mezzo la mia famiglia e non voglio sapere che moriranno di nuovo perché volevo salvarmi il culo.
Cinque: quindi pensi che uccidendomi, loro vivranno? Vuol dire che non sconosci abbastanza bene la commissione Jade.
Jade: Io non li conoscerò bene, ma tanto cosa mi cambia se so che muoio o morirò comunque non troppo tempo lontano da qui.
Cinque: sappiamo entrambi che abbiamo passato tanto insieme e che non potresti uccidermi.

Tiro fuori la pistola e gliela punto davanti, ma lui si avvicina verso la pistola puntata sul petto lasciandomi una forte ansia e il cuore palpitarmi in gola.

Cinque: allora? Cosa aspetti? Vuoi uccidermi? Fallo. Ma hai detto anche tu che finirà nello stesso modo ogni volta, ciò vuol dire anche la tua morte e la morte dei tuoi genitori. Ma la mia morte comporterebbe il tuo restare sola. Perché non incontrerai nessuno dopo la mia morte. Alla fine sappiamo entrambi che siamo collegati.
Jade: Sei sempre stato così seducente oppure stai provando a ingannarmi?
Cinque: niente del genere.
Jade: okay allora.

Premo il grilletto e lascio la pistola partire. Vedo ansia nei suoi occhi e rido come non ho mai riso da tempo.

Cinque: cosa ridi? Non è stato divertente lo sai?
Jade: okay, okay, scusa. E' solo che è stato molto divertente.
Cinque: sisi certo. Perché non hai sparato veramente?
Jade: era una specie di roulette per me. Se riuscivo a colpirti probabilmente lavoravo con la commissione in definitivo. Se non ti colpivo allora ti seguivo.
Cinque: felice allora di non essere morto.

Mi sorride, un sorriso caloroso che non vado da tempo e mi porge la mano davanti.

Cinque: allora? Vieni con me oppure preferisci continuare la tua strada da sola?

Sentire quelle parole mi fanno sentire il cuore sciogliersi e da lì ho capito che dovevo seguirlo e il futuro sarebbe stato diverso solo grazie a Cinque. Lancio la valigetta contro il muro per distruggerla e presi la sua mano. E così siamo spariti con un fascio di luce diretti in un tempo non definito.

Numero 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora