4. Isabel

5.3K 237 101
                                    

Dopo aver controllato che mamma dormisse scendo giù, Andres è già nella sua auto che mi aspetta.
Salgo su e mi guardo subito nello specchietto davanti, non so perché ma mi sento agitata, non esco da un sacco e il pensiero di una festa con tanta gente mi manda un po' in crisi.
Forse ha ragione Andres, dovrei uscire un po' di più.
Lui avverte subito il mio stato d'animo.
"Stai bene così", mi dice e mette in moto.
Ho scelto un semplice pantaloncino nero in dènim, strappato sulle cosce e un top bianco un po' scollato sul davanti, ai piedi sandali bassi alla schiava, capelli sciolti e trucco leggero agli occhi, abbondante solo di mascara.

"Allora dove si va?" chiedo ad Andres.
"C'é una festa in spiaggia a Laguna Beach, oppure possiamo andare al Class, dalle parti del traghetto..."
Mi risponde senza voltarsi, io rifletto subito sulle informazioni che mi ha appena dato.
Il Class é uno dei luoghi di ritrovo dei collegiali.
La mia mente va subito a Josh e al fastidiosissimo incontro di stamattina.
No, non voglio andare lì, stasera ho intenzione di rilassarmi, non voglio farmi rovinare di nuovo l'umore da quel pallone gonfiato.
"Vada per la festa in spiaggia", dico sicura.
Andres sorride e scala le marce.
"Okay, come vuoi tu... ma sappi che questa é l'unica cosa che deciderai."
Mi dice così apposta, lo so, vuole stuzzicarmi, é proprio in vena di scherzare stasera.
Rimane serio in volto, ma so benissimo che potrebbe scoppiare a ridere da un momento all'altro.
Lo spingo leggermente per la spalla.
"Questo é tutto da vedere."
Come prevedevo Andres scoppia a ridere, poi si volta verso di me e mi stringe la mano.
"Ehi, tu sei migliore di quanto pensi, migliore di qualsiasi ragazza che conosca."
É serio mentre lo dice, ha sicuramente capito che non voglio andare lì perché mi sentirei a disagio e mentalmente lo ringrazio per la sua comprensione.
Gli sorrido poi e comincio a canticchiare una canzone alla radio per distrarmi.

Andres guida allegramente, in maniera sportiva. É proprio su di morale stasera, in realtà lo è sempre.
In tutti questi anni che ci conosciamo si possono contare sulle dita della mano le volte in cui l'ho visto davvero arrabbiato o cupo per qualcosa.
Non che la sua vita sia tutta rose e fiori, gestire il Cebo sei giorni su sette gli porta via gran parte del suo tempo libero e della sua energia fisica e mentale, ma Andres è un tipo propositivo, fiducioso, sempre pronto a risolvere i problemi con il sorriso e a non scoraggiarsi mai.
A volte mi piacerebbe essere un po' come lui.
Spesso scherzando, mi dice che siamo un binomio perfetto, lui un inguaribile sognatore, io invece più pratica e realista, riesco a farlo rimanere con i piedi per terra.
Diversità che però combaciano.
É anche per questo che non abbiamo mai litigato.
Parcheggia la macchina proprio vicino il lungomare.
É proprio una bella serata stasera, le stelle non sono oscurate neppure da un filo di nuvola e nonostante siamo vicino il mare non c'é nemmeno tanto freddo.
In lontananza sento la musica altissima provenire dalla spiaggia.

"Okay, ci siamo Birba, come sto? " mi domanda.
Mi metto a ridere, è un bel ragazzo, alto, abbronzato come tutti i portoricani, capelli quasi rasati e fisico scolpito da anni di palestra.
Quando camminiamo attira l'attenzione di più di una ragazza, non è certo il tipo da passare inosservato.
"Sei uno schianto latin lover, ora scendiamo o ci perderemo la tua grande festa."
Non se lo fa ripetere due volte.

Nocciola e Cioccolato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora