LA RABBIA

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Dopo una nottata direi d'inferno, riesco ad alzarmi dal letto. Indosso il vestito rosso che ho acquistato. E pensare che lo tenevo custodito per la prima serata con Phil... e invece lo indosso per Marco. Che agonia sapere che tra poco al lavoro incrocerò il suo sguardo. Chissà se ha dormito stanotte, se ha pensato un poco a me.... Sono sicura che non riuscirà a non guardarmi. Magari mi chiederà scusa.  Arrivo al lavoro. Tutto il contrario di ciò che mi aspettavo o meglio speravo. Phil non  mi degna per tutto il giorno di uno sguardo. Nemmeno impercettibile. E' scuro in volto, ha le occhiaie, ma è lontano, è come se non fossi mai esistita. Giuro fa male, un pugnale nel petto, ma poi sale la rabbia... Non gli ho fatto nulla e mi tratta così. Non vedo l'ora che arrivi sera per vedere almeno se avrà una reazione quando vedrà Marco davanti al negozio a prelevarmi. La giornata trascorre senza sguardi e come al solito Phil ad un certo punto sparisce. Mi riprometto che prima o poi devo seguirlo... devo scoprire dove va, ma non posso lasciare il negozio incustodito. Sono le 20 le saracinesche dei negozi iniziano a scendere, sistemo tutto, in camerino mi rinfresco e trucco. Stranamente sono tranquilla e pronta per la mia uscita. Chiudo il negozio, Phil è davanti al bancone del bar, vedo arrivare Marco. Andatura dritta, vestito sportivo, è proprio un bel ragazzo, in mano una rosa bianca (mi sento in colpa... tanto pura non lo sono). Eccolo davanti a me, occhi azzurri, biondo, fisico statuario, mi da dolcemente un bacio sulla fronte..."Pronta Signorina per la nostra prima serata"? "Certo onorata". E scoppiamo a ridere. Mi porge la rosa. I suoi movimenti sono molto gentili, lenti, calmi.... Mi prende a braccetto e ci avviamo all'uscita. Mi volto, non volevo, ma è stato più forte di me. Phil mi sta incenerendo con un solo sguardo, io per tutta risposta gli sorrido e giro le spalle. Un tonfo tremendo si espande per il centro commerciale. Ci giriamo di scatto ... Phil ha spaccato piatti e bicchieri lanciandoli al di là del bancone. Il cuore mi batte a mille sono quasi spaventata, vorrei tornare indietro e abbracciarlo. NO! E' lui che ha problemi. E' lui che non mi vuole più nella sua vita. Con Marco la serata è tranquilla, parliamo del suo lavoro, lui mi fa molte domande, e soprattutto risponde alle mie. Gli confido il mio amore per il mare e il desiderio di andare a visitare un faro. Sola con un libro e rimanere lì per un tempo indefinito. Da gentiluomo quale è mi risponde che mi ci porterà. Sono stata bene, ma per tutta la sera nella mia testa ho la visione del viso che aveva Phil, la rabbia negli occhi e nelle orecchie il frastuono di quello che ha letteralmente spaccato. Domani chissà cosa mi aspetta. Da lui non so mai cosa aspettarmi.

Stanotte catturero' solo stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora