Attesa

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You fascinated me
cloacked in shadows and secrecy
the beauty of a broken angel

Il cellulare. Doveva essere mamma.

Samantha. Samantha?!

"Pronto"
"Ciao Amy come va?"
"Bene, bene tu?"
"Bene" non mi sembrava molto convinta.
"Hai bisogno di qualcosa?"
"No, volevo chiederti se ti andava di uscire"
"Si daiii quando? "
"Allora ti va domani alle 14:30 alla pizzeria?"
"Perfetto a domani!"

Aspettavo una sua chiamata da una vita, finalmente mi aveva notata. Come faceva una ragazza cosí perfetta come lei a chiedere di uscire a una come me? Era un mistero.

Ma forse vuole essere solo mia amica. Il fatto che io abbia una certa passione per le donne non vuol dire che anche lei l'abbia.

Aspettai comunque con impazienza il giorno dopo. Per tutto il pomeriggio disegnai. Quando mi alzai dalla scrivania fuori era buio. Mi faceva male tutta la schiena per le ore a stare curva, i capelli erano tutti arruffati perché per l'ansia gli avevo arrotolati con le dita tanto, gli abiti erano sgualciti. Insomma ero ridotta a uno schifo.

Andai in cucina, mia madre come al solito non era a casa. Era in viaggio per lavoro e ogni tanto chiamava.

Andai verso il frigo e presi qualcosa a caso e tornai in camera mia. Di disegnare non avevo piu voglia allora presi Hunger Games, era la 4 volta che lo rileggevo ma non mi stancavo mai. Certo non sarà mai rileggerlo come la prima volta, ma per nessun libro é cosi.

Mi svegliai. Avevo dormito malissimo, sul petto avevo Hunger Games. Avevo un braccio sotto la schiena, le palpebre pesanti e le occhiaie.

Mi preparai, mancavano 7 ore all'appuntamento, ma non avevo niente da fare.

Feci una doccia calda.
Mi misi una maglia verde veleno e dei pantaloni larghi, comodi e blu. Mi pettinai e mi truccai un pochino.

Ero pronta.

Scesi al bar sotto casa mia e feci colazione. Si erano fatte le 9:00

Andai in camera mia e provai a leggere un nuovo libro: cercando Alaska. Ma dopo qualche minuto l'agitazione ebbe la meglio e lo abbandonai sul letto. Erano le 9:23

Accesi il cellulare, Daniel mi aveva mandato un messaggio, che migliore amico stupendo mi aveva scritto: buongiorno dolcezza. Era uno scherzo fra di noi, eravamo tutti e due gay, ma ci prendevamo in giro e a volte ci scrivevamo dei messaggi come due innamorati, ma la cosa buffa é che nessuno dei due aveva mai cominciato a provare qualcosa per l'altro nonostante questi messaggi.

Da me: buongiorno tesoro come stai?
Da lui: bene mio pasticcino tu?
Da me: perfettamente mio cucciolo. Ora ti lascio che devo andare:-*

Era una bugia ma non riuscivo neanche a messaggiare. L'amore gioca brutti scherzi.

Lasciai il cellulare sul letto, erano le 10:02

Andai in bagno. Cambiai i vestiti, in un modo poi un altro e un altro ancora e poi tornai al look precedente. Le 12:16

Mi misi a disegnare e senza rendermene conto disegnai Samantha. Le 12:47

Andai alla pizzeria e aspettai le 14:30. Continuavo a guardare la pagina di cercando Alaska senza vederla realmente.

Alle 14:33 Samantha comparve. Era completamente sola. Era bellissima.

Love is LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora