Love is Love

Come un prestito che non renderai.

"Ahhh" non parliamo finché non si sentono rumore di zoccoli e ruote.
"Eccola" grido.

Ci viene incontro una donna in calesse, una vecchietta coi capelli bianchi che porta vestiti antichi.

Sam ha lo stupore stampato in volto.

Rido.
"AMY" urla mia zia. "Come stai? Cosa ci fai qui?"
"Sono venuta a trovarti e volevo presentarti la mia ragazza" sorrido. È stata la prima persona ad aver saputo che sono lesbica. É l'unica persona che mi conosce bene, con cui mi confido e parlo. É molto saggia e, per quanto l'atteggiamento, i vestiti e l'etá, non é mai rimasta scandalizzata da tutto ció che facevo e quando le ho detto del mio orientamento sessuale mi ha fatto: "ah ecco! Se avessi fatto come te al tempo ora non sarei divorziata, gli uomini sono dei tali imbecilli"

Mia zia fa un gridolino e scende dal calesse: "piacere" dice stringendo la mano a una Sam ancora piú sconvolta "sono la zia di Amy, Carla"
"Piacere sono Sam" bisbiglia lei.
"Bene ragazze salite che andiamo a casa, ho appena finito giú alla fattoria"

"Come facevi a sapere che sarebbe arrivata ora" mi dice all'orecchio Sam.
"Fra tutte le domande che vorresti farmi mi chiedi questa?" Rido
"Dai come facevi?"
"Finisce sempre su quest'ora. Siamo state fortunate che il treno non sia arrivato in ritardo o ci dovevamo fare 12 km a piedi"

Appena arriviamo a casa di zia Sam fa un gridolino.
"Stupisce tutti" dice zia "lo so, ora mi penserai una mezza strega ma fa niente." Sapevo cosa aveva impressionato Sam, la casa sembrava il regno di una strega, pieno di congegni strani: telescopi, carte tarocche, fiale e chi piu ne ha piú ne metta. Amavo questo di zia. Era completamente diversa da luogo a luogo. In casa si vestiva come una stregona, in campagna da vecchia contadinella antica, quando viaggiava si vestiva da esploratore persino per venire da noi, poi quando era da noi si trasformava in snob arristocratica.
"Amo sto posto" disse Sam.

Zia tornó con indosso un vestito largo viola con simboli in oro e ci disse di aiutarla a cucinare.

Appena finito di mangiare Carla disse: "vuoi mostrargliela Amy?"

Sapeva tutto quella donna cavolo. Annui e mi alzai da tavola e passando la mano a Sam perché la prendesse. Poi la guidai su per le scale e le intimai di chiudere gli occhi, percorrremo il corridoio e apri l'ultima porta a destra. La portai fino al centro della stanza e le feci aprire gli occhi. Ovviamente rimase sbalordita come lo ero stata io la prima volta che mi ero ritrovata in quella libreria. Era enorme con volumi antichi e recenti. Milioni di copie alcune che non trovi piu da decenni, altre popolarissine e stra vendute. Tutto aveva. Avevo passato i pomeriggi a leggermi Harry Potter li. Quasi tutti i miei libri erano un regalo di zia.

Sam si avvio senza rendersi conto verso li scaffali, con la bocca ancora spalancata.

Poi si girò verso di me: "io amo sto posto. Amy tua zia é un portento, simpaticissima e spiritosa senza tanti problemi e...oddio sta libreria. Amy grazie perché me l'hai mostrata"
"Come potevo non farlo?"

Entro mio zia e disse: "desiderate qualcosa?" Bisbigliai una cosa nell'orecchio della zia e lei acconsentí.

Mi incamminai verso uno scaffale che conoscevo benissimo e tirai fuori una delle prime stampe del giardino segreto di sicuro il mio classico preferito. Lo passai a Sam.
"Cos'é? "chiese incuriosita
"Il giardino segreto, uno dei piú bei libri di sempre, Zia dice che puoi tenerlo" Sam spalancó gli occhi e fece no con la testa:"mi tenti ma non posso"

Intervenne zia: "ritienilo come un oggetto in prestito che non renderai mai, credo che tu debba leggere quel libro, é un classico importantissimo e non puoi non avere nella tua collezione di lettrice"

Sam ringrazio tanto e quando ce ne andammo bacio zia sulla guancia "la ringrazio dell'ospitalitá e grazie mille per il libro"
"Ma ti pare? E dammi del tu"

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Questo capitolo mi sono divertita molto a scriverlo. Immaginate Clara una dolce vecchietta tipo una vecchia libraria dolce e affettuasa ma che a casa é una donna piena di misteri. Decidete se considerlarla una povera pazza o una donna molto saggia e dolce come vorreo che fosse...