Capitolo 6

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Dopo circa mezz'ora risuonò nuovamente il campanello.

Una parte di me sperava che fosse di nuovo Harry, l'altra non voleva solo dimenticarlo.

Afferrai ma maniglia, la mia mano tremava.

Aprii la porta e due meravigliosi occhi color oceano si presentarono davanti a me.

"Louis!" Dissi abbracciandolo.

"Elen! Sei pronta?"

"Sisi, dove andiamo?"

"Magari andiamo un po' a casa mia e mangiamo lì.. Poi se vuoi puoi aiutarmi a preparare per la festa"

"Ah certo, per me va bene"

Andammo a piedi dato che la casa di Louis non distava molto dalla mia.

"Siamo arrivati" disse aprendo il cancello.

Era bellissima.

Fuori presentava un giardino grandissimo ben curato.

La casa era enorme.

"Levati le scarpe" disse prima di entrare.

Mi portò in camera sua dicendomi di aspettarlo lì.

Iniziai a scuriosare un po'.

Vidi che aveva una chitarra e credevo di aver visto anche un pianoforte all'entrata.

La parete sopra il letto era piena di poster, prevalentemente di band.

"Vedi qualcosa di interessante?" Disse sarcasticamente.

"Ehm, no, cioè, io"

"Non ti preoccupare ahah stavo solo scherzando"

Feci un sorrisetto e lui ricambiò il gesto.

Ci guardammo per circa due minuti, cazzo i suoi occhi erano stupendi. Potevo perdermici dentro per ore.

"Ho ordinato la pizza se per te va bene" disse.

"Certo ahah"

Mi misi a gambe incrociate sul suo letto e lui venne accanto a me.

"Ti piace la musica, vero?" Chiesi incuriosita, credendo di sapere già la risposta.

"Già. È la mia passione. Mio padre aveva un band ed è appassionato di musica.. Lui mi ha insegnato a suonare la chitarra e il pianoforte."

"Wow, deve essere fantastico"

"Già, tu suoni qualche strumento?"

"No ahah, credo che a mio padre non piacesse molto"

"Ah, ehm, scusami.. Quand'è morto?"

Iniziai a giocherellare con le dita, senza guardarlo negli occhi.

"Nono, in realtà quando avevo 7 anni mia madre morì in un incidente stradale e mio padre non riuscì a convivere con la sua assenza. Non so dove sia, so solo che sparì poco dopo la sua morte."

"Elen.. Mi dispiace tanto"

Si avvicinò e mi diede uno di quegli abbracci che vorresti non staccartici più.

'Dlin Dlon'

"La pizza"

sussurrò Louis.

Andai in cucina, frugai nei cassetti e trovai una tovaglia e due posate.

"Ecco a lei"

disse sorridendo.

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"Avanti Louis! Cantami una canzoneee"

Si posizionò davanti al pianoforte. Iniziò a cantare, aveva una bellissima voce.

"When I see your face

There's not a thing that I would change

Cause you're amazing

Just the way you are

And when you smile,

The whole world stops and stares for awhile

Cause girl you're amazing

Just the way you are"

Mi avvicinai a lui,e smise di cantare. Mi guardò negli occhi.

Accarezzò dolcemente il mio viso e feci io il primo passo è lo baciai.

Le farfalle invasero il mio stomaco e il battito del mio cuore accelerava ogni secondo di più.

Non so cosa mi spinse a farlo, forse il fatto che volevo dimenticarmi di Harry distraendomi con qualcun'altro.

Mi staccai dal bacio e andammo nuovamente in camera.

"Elen?"

"Si?"

"Sei bellissima"

Quelle due parole che nessuno mi diceva mai, proprio quelle due parole che una ragazza desidererebbe farsi sentire da qualunque ragazzo, e il primo era stato proprio lui.

Arrossii.

Mi misi seduta sul letto a gambe incrociate.

Louis si avvicinò sempre di più e iniziammo a baciarci.

"Louis sei a casa?" Sentimmo una voce provenire dal piano inferiore.

"si Harry"

HARRY.

Andai nel panico.

"Harry? Harry Styles?" Sussurrai.

"Si, è il mio fratellastro.. Come fai a conoscerlo?"

"È in classe mia e, insomma storia lunga"

La porta si aprì di scatto e il ricciolo si presentò davanti ai nostri occhi, vedendoci abbracciati sul letto.

Ero a disagio e volevo veramente scomparire in quel momento.

"Elen?!" Chiese con aria confusa.

"Ciao Harry.."

"cosa ci fai qui?"

"È una mia amica" disse Louis.

"Ah beh, tolgo il disturbo eh, ciao" rispose sbattendo la porta.

Mi sentivo malissimo, ma dopotutto era lui che si era comportato male con me fin dall'inizio.

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