• 12.01.2018 •

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O Leto, divina madre,
È a te che oggi rivolgo
Oggi questi succinti versi,
Pieni di reverenza e devozione.

Vi ringrazio, o essere superiore,
Di aver generato figli tali,
Da portare benefici ai mortali,
Inutili ed effimeri uomini.

Mi inginocchio al cospetto
Vostro, chinando il capo
Di fronte al vostro amore,
Che nutrite verso i vostri figli.

Concepiste, forte, due pargoli:
Il divino e saggio Apollo
E l'audace e decisa Artemide,
Entrambi nati dal vostro sesso.

Vi sono devota, o titana Leto,
Per avermi concesso di Apollo
L'amabile dono del verso,
Spesso mellifluo o impacciato.

L'elevata arte lirica dell'Apollo,
In un mesto giorno la mia vita
Illuminò, tra le coltre nubi
Scalciando come un bambino.

Era il 12 gennaio 2018,
Sole in cui di morire dentro
Credetti per l'eterno,
Ma in cui ritrovai speranza.

Così, Leto, vi rivolgo i miei voti
E questi fugaci versi inesperti,
Mentre a voi, Apollo, il cuore
Rivolgo, innalzandolo verso Zeus.

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La poesia, fonte di eterna saggezza, è esperta a elevare gli animi verso il divino.
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💫Spazio autrice:💫
Buonasera a tutti, ragazzi. Oggi vi porto questa nuova poesia dedicata, sì, alla titana Leto, madre di Apollo e Artemide, ma specialmente alla poesia stessa. Ho voluto dedicare questi pochi e brevi versi a lei, che quel 12 gennaio mi ha davvero aiutata a riprendermi. Come sapete tramite la precedente raccolta, ho vissuto un periodo davvero complesso e cupo, a causa della rottura con il mio ex. E da quel momento ho sentito il forte bisogno di esprimermi e di scrivere, in modo tale da comunicare ciò che non riuscivo a fare a parole. Spero, dunque, che ci piaccia questa nuova poesia. Buona serata. A presto!

-PowerOff PSY ♥

I respiri dell'anima - Soul BreathsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora