L'inizio, i NOSTRI tragitti in autobus

67 6 0
                                    

Eccomi qui, finalmente, a raccontare di una delle persone che è riuscita a colpirmi l'anima, nonostante la mia giovane età, e che mi ha lasciato una sensazione di nostalgia e vuoto interiore.
(Tengo a precisare: non è la solita banalissima storia d'amore, seguitela tutta e capirete, buona lettura)

La storia iniziò circa un anno fa: 27 settembre 2018.
Una nuova avventura per me: da quel giorno incominciò il mio ultimo anno di scuole superiori, un bel traguardo fatto di soddisfazioni e nozioni sempre utili. Un nuova avventura poichè dovetti cambiare istituto per concludere il percorso, e così come me altri 20 compagni provenienti da strutture simili alla mia.

Un'ora e mezza di tragitto in autobus per essere in orario, partenza alle 06:30 da casa carico di occhiaie sempre più marcate e cuffie per isolarmi totalmente dal mondo esterno.
Purtroppo nessuno dei miei compagni fino a un mese dopo l'inizio prendeva la mia stessa linea di pullman; questo significava lasciare il posto a chiunque lo volesse, spesso purtroppo persone malate, con tosse e influenza, che a volte davano la parvenza di avere malaria e febbre gialla dalla potenza dei loro copiosi lamenti.

In quel periodo di tempo strinsi il rapporto principalmente con un paio di compagni maschi, molto simpatici e disponibili, soprattutto non ti facevano mai sentire solo (se state leggendo, vi voglio bene).
Con gli altri tutto nella norma, tranne un ragazzo eccessivamente logorroico e petulante, che nascondeva la sua immensa sensibilità dietro ad una dura corazza spavalda.

Nel frattempo, in data 15 ottobre (controllata ora ahahah) la ragazza che chiameremo Athena, l'angelo, cominciò a farmi compagnia nel viaggio quotidiano. Io salivo circa 20 minuti prima di lei, così le tenevo il posto mentre l'autobus si riempiva inesorabilmente e i pendolari mi lanciavano occhiatacce per lo zaino che lasciavo sul sedile non occupato da me, riservato ad Athena.

Da quel momento ogni minuto del tragitto diventò sempre più veloce e piacevole da passare, tanto da renderlo la parte migliore della giornata. Chiacchieravamo della qualunque, dalle minime sciocchezze che facevamo in classe ai discorsi seri sul nostro futuro. Da quel momento proseguimmo anche a parlare durante le pause in classe e nel viaggio di ritorno, spesso anche su Whatsapp.

In un primo momento quando la conobbi l'effetto che mi fece era di totale indifferenza, successivamente pensavo si vaneggiasse e atteggiasse molto, poi mi ricredetti.

Anche gli angeli hanno ali purpureeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora