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Fabio ricevette un forte schiaffo sulla guancia che gli chiarì quanto era appena accaduto. Alzandosi a sedere di scatto, il ragazzo impattò la fronte contro quella dell'essere e, con il volto formicolante, scivolò all'indietro fino alla parete di roccia. Era terrorizzato, la creatura misteriosa bloccava il percorso verso l'uscita reggendosi la testa dolorante, era intrappolato.

- S-stai lontano ! Non ti avvicinare ! N-non sono buono da mangiare -

- Mangiarti ? Non ci penso neanche. Mangiare gli umani è un problema... Ne assaggi uno e ti ritrovi invaso -

- T-tu ... Tu sai parlare ? -

Il castano non riusciva ad individuare i lineamenti del proprio interlocutore. Era una grotta davvero molto buia, l'unico punto illuminato era un raggio di Sole che entrava da una fenditura del soffitto. Fabio alzò lo sguardo, riusciva ad intravedervi il movimento della fronda di uno degli alberi del giardino. Tornò sulla creatura quando questa, finito di massaggiarsi la parte lesa, si mosse nella sua direzione. Camminando, produceva un suono scrosciante, bagnato, intanto si passava una mano a livello delle labbra, forse per pulirsi dal sangue del pesce di prima.

- Ho un buon udito e voi umani parlate molto. Inoltre il linguaggio che utilizzi ha poche lettere, è facile da imparare -

Il giovane era confuso, vide l'essere fermarsi prima del fascio di luce e si strinse contro la parete, emanava una letale puzza di pesce morto. Fabio non sapeva cosa fare, anche se l'altro aveva detto di non volerlo mangiare non poteva credergli, quella capocciata non lo aveva ammattito del tutto.

- Cosa pensi di fare ? -

Il mostro sospirò mettendosi a sedere e si grattò la nuca pensieroso. Da seduto, scansarlo e fuggire verso la libertà, forse sarebbe stato più semplice, ma poi il ragazzo pensò alla velocità con cui era stato raggiunto in acqua e poi trascinato a riva. No, non sarebbe mai stato abbastanza svelto, soprattutto una volta messo piede nel lago.

- Ancora non lo so. Vedi, se ti lascio andare tu chiamerai altri umani che verranno qui con le loro spade per uccidermi, ma non posso tenerti prigioniero o, cercandoti, troverebbero la mia casa... Forse potrei ucciderti facendolo sembrare l'attacco di un animale feroce, se nel boschetto qui vicino non ci fossero solo scoiattoli -

- Aspetta! Ci deve essere un'altra... Un momento, cosa vuoi dire con "le loro spade" ? Ormai nessuno uccide più in quel modo -

- Davvero ? Questo spiega perché quel gruppetto di umani non ne aveva ... -

Fabio lo lasciò riflettere sul da farsi. Da quanto tempo esattamente quella creatura se ne stava rintanata lì ? Era possibile che ci vivesse da prima dell'invenzione delle armi da fuoco ? Il castano scosse la testa cercando di recuperare la concentrazione.

"L'importante è riuscire a convincerlo a non uccidermi ed a rimandarmi a casa. Appena sarò lì chiamerò qualcuno e poi ... Ma chi mai mi crederebbe ?"

Il ragazzo aveva preso una decisione.

- Senti ... ehm ... -

- Fossegrimen -

- Foss... come ? -

- Fos-se-gri-men - scandì bene le sillabe.

- Che nome strano -

La creatura sembrò riflettere sulla sua affermazione.

- Grim, chiamami Grim -

- Beh, ho una proposta da farti, Grim -

Il Canto del LagoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora