Fabio non era sicuro di ciò che stava facendo, ma almeno avrebbe avuto salva la vita. Continuando a fissare la bestia nell'oscurità, raccolse il poco coraggio che aveva e rilassò il corpo. Grim era in attesa, non aveva idee per uscire da quella situazione, ma l'umano lo incuriosiva, anche se lo aveva spaventato a morte scoprendo il suo nascondiglio.
- Puoi ... venire sotto la luce ? Non ... Non riesco a vederti bene -
Il Fossegrimen rimase interdetto alla richiesta. Visto il nervosismo dell'altro non gli era sembrata una buona idea palesarsi ancora di più. Personalmente, non si riteneva ributtante, anzi, era sempre stato piuttosto sicuro di sé, nonostante il suo aspetto fosse fuori dal comune. Era rimasto nascosto solo per cortesia, quindi acconsentì scivolando fin sotto la fenditura.
A quella vista, il giovane restò incantato, aveva letto di esseri simili solo nelle storie fantasy. La creatura che ora troneggiava su di lui era un tritone. Da metà busto in giù, la pelle di Grim era bianca, coperta di squame dai riflessi argentati. Niente dita ai piedi, solo due enormi pinne, tre estremità tridattile unite da un sottile lembo di membrana, ed una più piccola posteriore sulla caviglia. Le pupille nere, stringendosi alla luce, rivelarono iridi cristalline.
La spaventosa dentatura, era nascosta da labbra piccole poste su un viso a calice mentre capelli lunghissimi, lisci, gli incorniciavano le orecchie a punta. Dei resti di pesce sanguinolenti luccicavano ancora sulla sua barbetta incolta.- Un tritone -
- Non sono un tritone, ma un Fossegrimen ! Adesso vuoi dirmi la tua proposta ? -
- Sì, scusa - Fabio non poteva distogliere lo sguardo. Era troppo incredibile, l'esistenza di Grim metteva in discussione la realtà che il ragazzo conosceva - Tu mi lasci andare ed io prometto che non dirò a nessuno di te -
- Lasciami pensare ... -
L'altro aveva riflettuto su quella possibilità, ma richiedeva una fiducia non indifferente. Sedendosi, la creatura mutò i propri arti sinistri, braccio e gamba, e li fuse insieme come radici formando lo scheletro di un'arpa di legno. Usando l'unica mano libera, Grim intrecciò con cura i propri capelli nello strumento, dotandolo di corde, ed iniziò a pizzicarle scorrendovi le dita. Un attimo dopo, la canzone che aveva guidato lì Fabio, riempì la caverna, deliziando l'udito e scaldando il cuore.
- Quella melodia ! Eri tu allora ... -
- Ma certo - comprese il Fossegrimen - è per questo che sei venuto qui ? -
- Sì - annuì il giovane ammirando lo strumento - Credo di non averne mai sentita una più bella -
- Non a tutti piace ... - lo scrutò Grim per poi sorridergli - Neanche è il meglio che so fare ... Comunque, va bene! Ho deciso di fidarmi di te, sei libero di andare -
- Davvero ? - sorrise Fabio in risposta alzandosi in piedi - Prometto che manterrò la parola! Puoi fidarti e grazie per avermi salvato e ascoltato -
- Di niente, umano -
Il ragazzo si diresse all'esterno, aveva appena vissuto un'avventura incredibile. Stava per mettere i piedi in acqua, pronto ad uscire, quando la malinconica melodia di Grim riprese, spingendolo a girarsi indietro.
- Chiamami pure Fabio -
E, detto ciò, si allontanò, diretto a casa.
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Il Canto del Lago
FantasyNon sempre la ragione e la razionalità sono le armi migliori per sconfiggere la paura. Quando suo padre lo obbliga a trasferirsi sulla riva di un lago, lontano dalla casa in cui è cresciuto, a Fabio pare solo un folle incubo. Prudente e organizzato...