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26 aprile 2018
15.00pm

Ciao. Mi chiamo Camila Johnson ho 16 anni e finalmente ora sono veramente felice. Più di quanto lo fossi prima.
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Avete presente quella sensazione di dover terminare il tutto da sola? Senza nessuno al mio fianco? Ecco a me saliva l'ansia solo nel dover avvisare qualcuno di questa cosa. Non volevo preoccupare mamma così gli dissi che sarei andata a farmi un bagno e che sarei tornata dopo un oretta.

Così feci. La vasca pian piano si riempiva. Controllai una decina di volte se la porta era chiusa e nel mentre lessi l'ultimo pezzo di carta che Payton mi aveva scritto oggi, durante l'ora di inglese.

Penso che l'inglese sia la materia più bella di tutte. È una materia davvero utile. Ho letto molti libri in inglese anche di livelli superiori. Non dimenticherò mai la faccia di Payton la prima volta che lesse una frase in inglese. Il nostro primo libro in inglese. Eccome se me lo ricordo. Era "Il Piccolo Principe" era un libro bellissimo che mia madre gli regalò al settimo conpleanno. Sapevamo bene l'inglese ed eravamo molto bravi.

Sorrisi quando mi venne in mente quel ricordo ma poi si trasformò in delusione e rabbia. Mi appoggiai al lavandino e inclinai leggermente la testa.
<tutta questa merda sta per finire, devo resistere altri dieci minuti. Gli ultimi> pensai ad alta voce. Continuavo a camminare nel bagno facendo due o tre passi per poi rigirarmi su me stessa e girare in torno in continuazione.

Aprii il bigliettino e lessi la tua frase.

Sei inutile, sei uno scarto vivente. Stai inquinando la nostra aria e stia occipando un posto. Suicidati con amore il tuo amico Payt.

Mi fece male, tanto che non riuscii a stare in piedi. Volevo essere veloce e finire di respirare in fretta così payton avrebbe respirato un aria diversa.

Accesi la musica, misi della musica rilassante che lasciai in sottofondo, era musica classica.

Non mi è mai piaciuta la musica, il classico non mi piaceva, payton sapeva suonare il pianoforte e adorava la musica classica.

Mi spogliai e entrai nell'acqua calda che mi avvolse coccolandomi.
Serrai la mascella e tracciai una linea con il taglierino. Era molto lunga. Partii dalla spalla fino ad arrivare sul polso. Il braccio destro era piendo fi sangue. Era bellissima. Non era precisa ma era abbstanza profonda. Poi sul braccio sinistro scrissi il tuo nome.

Immersi le braccia piene di sangue nell'acqua e lasciai che il bruciore non finisse. L'acqua era diventata rossa, non riuscivo a vedere il fondo della vasca.

Persi conoscenza.

Ciao, Mi Chiamo Camila //Payton Moormeier🌷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora