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21 marzo 2018
17.00pm

Ciao, mi chiamo Camila Johnson ho 15 anni e non sopporto la mia vita.
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È incredibile come una persona, di cui mi fidavo sia riuscito a farmi odiare completamente la scuola. Adoravo la scuola, amavo ogni singolo professore e amavo tutte le materie.

Oggi Corine durante l'ora di ginnastica mi ha tirato una pallonata in faccia. Non mi bastavano i calci e i pugni che mi hai tiranto nel bagno. Devo dire che siete propio la coppia perfetta.

Ma a parte questo mi hai raggiunto in infermeria nel momento in cui non c'era nessuno.
Hai appoggiato sul mobiletto di fianco al letto dove ero sdraiata un foglio. Era piccolo e capii subito. Avrei dovuto aggiungerlo alla serie dei miei bigliettini...

Mi hai messo le mai al collo e per poco non svenii, l'ossigeno faceva fatica ad arrivare al cercello, mi pulsavano le vene sul collo e sulle tempie. Ero di colore bordò ma nonostante ciò hai continuato.

Le tue mani si stono staccate dal mio collo e te ne sei andato sbattendo la porta.
Aprii il bigliettino e mi fece male, più dei calci e dei pugni.
Più dello strangolamento che avevi tentato. Mi ero provata ad opporre ma ero piena di fili e la mia forza era pari a quella di un bambino di 5 anni.

Sei una redicola. Suicidati fai schifo a tutti.

Quando lessi quelle parole mi scese una lacrima.

Ciao, Mi Chiamo Camila //Payton Moormeier🌷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora