CAPITOLO 20

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DAISY'S POV
La sveglia suona e sono costretta ad alzarmi, holli come al solito ci mette un'eternità a svegliarsi, la capisco, con questo freddo vorrei restare comoda nel mio letto al caldo, ma non possiamo, dobbiamo andare a lezione, dopo esserci vestite, prendiamo lo zaino e usciamo dalla nostra stanza, nel corridoio incontriamo lexi la ragazza della resepscion, "buongiorno ragazze" ci dice con un sorriso smagliante, beata lei che a prima mattina sorride così, "ciao lexi" rispondiamo io e holli ricambiando il sorriso, "come state? Lo studio come va?" continua lei, "bene, grazie c'è molto da impegnarsi ma va bene" dico io, "bene, allora ci si vede, buona lezione" dice lei andandosene, "grazie, ciao" rispondiamo noi, dopo scendiamo le scale e andiamo all'università, troviamo la nostra aula entriamo e prendiamo posto, aspettando l'arrivo del professore, che come al solito tarda, "buongiorno, ragazzi" eccolo che entra posando la sua borsa sulla grande cattedra, inizia subito a spiegare la lezione, per fortuna passa in fretta il tempo, poi facciamo le altre ore di lezione, e finalmente possiamo andare a mensa a mangiare, non ci vedo più dalla fame, devo mettere qualche cosa sotto i denti, altrimenti svengo, entriamo in mensa, e trovo la pasta al ragù, spero sia cucinata bene, ne prendo un piatto, e poi per secondo prendo un piatto di verdure, mi siedo accanto ad holli che ha già iniziato a mangiare, e inizio a mangiare anche io, "stasera esco con Alex" esclama tutta eccitata holli "daiii, sono contenta, finalmente non dovrò più lasciarti da sola in stanza quando esco con Niccolò, questa sera mi farà ascoltare un suo nuovo pezzo" dico io sorridendo, lei sorride, "bene, ma allora state insieme o no, cioè ti ha chiesto di essere la sua ragazza ufficialmente?" chiede holli curiosa, continuando a mangiare, pensandoci bene, ancora no, non abbiamo parlato di questo, "sinceramente non lo so, so solo che stiamo bene insieme, e tutto il resto verrà da sé, come si dice se son rose fioriranno giusto?" dico io ridendo, holli ride insieme a me "giusto" dice.
Finito di mangiare andiamo a fare una passeggiata, giusto per smaltire quello che abbiamo mangiato, poi torniamo in stanza, e iniziamo a studiare, ultimamente non ci stiamo dedicando molto allo studio, e non va bene, "io non ci capisco niente, ti giuro che mi impegno ma non capisco" dice holli innervosendosi, "vieni qua, ti aiuto io, cosa non capisci?" dico io cercando di tranquillizzarla, "questa cavolo di chimica, ma la dobbiamo per forza studiare? Uff" dice lei legando i suoi capelli in una coda disordinata, "purtroppo si amica mia" dico io, dopo un paio di ore finalmente riesce a fare gli esercizi da sola, "hai visto che se ti impegni ci riesci?" dico dandogli un bacio sulla guancia, lei sorride.
Sono le 20:00 e inizio a prepararmi, mentre anche holli si prepara per uscire con Alex, "come sto?" dice uscendo dal bagno, "sei bellissima" le dico sorridendo, lei mi sorride guardandosi ancora allo specchio insicura di sé, intanto io continuo a prepararmi, metto un jeans a vita alta, una maglietta bianca dentro i pantaloni un giacchetto di pelle e le mie converse nere, non mi piace sempre vestirmi elegante, voglio essere anche me stessa indossando semplici pantaloni e magliette, e non sempre i tacchi ma scarpe da ginnastica, le mie preferite, prendo la mia borsa e dico ad holli che sto uscendo "io vado, in bocca al lupo con Alex, e quando torni mi dovrai raccontare tutto" dico, "vabbene, a dopo" dice holli ridendo, esco e arrivo giù alla solita panchina, mi siedo e mando un messaggio a Niccolò "sono alla panchina, ti aspetto" intanto lo vedo arrivare, indossa un jeans strappato sulle ginocchia e una maglia nera, quanto è bello, "hei eccomi scusa, è che Alex deve uscire con holli e non finiva più di chiedermi se stava bene come si era vestito" dice ridendo, rido anche io "anche holli non smetteva più di guardarsi allo specchio" dico, "senti che ne dici di andare a mangiare un panino?" chiede Niccolò "si, in effetti ho fame" rispondo io, andiamo nel solito pub e ordiniamo un hamburger con Patatine fritte e una Coca cola, Niccolò prende anche una birra, mangiamo e poi pagando usciamo dal locale, "allora sei pronta?" chiede Niccolò, "si dai non farmi penare così" dico piagniucolando, lui si avvicina e mi bacia, poi andiamo nell'atrio dell'università dove c'è il pianoforte, si siede sullo sgabello e mi invita a sedermi accanto a lui, posa le sue mani sui tasti e inizia a suonare e cantare.
Ho di nuovo invertito le rotte
Il mondo corre ed io fermo distante
Sognatore di grandi promesse
Io ancora scappo dall'essere grande
Ho provato a nuotare tra gli altri e
Vivere il giorno tra impegni e ritardi
Avere un ruolo fra i tanti di tutti
Sentirmi parte di un gruppo
Vuoi volare con me?
Vuoi volare con me?
Vuoi volare con me?
Vuoi volare con me?
Come peter pan
Peter pan
Peter pan
Peter pan
Come Peter pan
Mi sento appeso ad un filo lontano che
Che se lo seguo non so dove arrivo e
Ho chiesto al vento di essere bravo
Portarmi altrove per sentirmi vivo
Io provo a vivere quello che trovo
Ma poi, ma poi mi pento e ritorno di nuovo
In questo posto dove volano stelle
E se alzi il braccio puoi prenderle tutte
Qui dove non potrò perdere il sogno perché
È troppo vero per essere distrutto
Io no, io non ci torno, ho giurato a fatica
Io resto qui fino alla prossima vita
Intanto volo e c'è un fiume qui sotto
Mi porta verso il tuo atteso ritorno
Ti segue e tu sei già pronta a volare
Ti prendo, siamo parte del mare vuoi volare con me?
Vuoi volare con me?
Vuoi volare con me?
Vuoi volare con me?
Come peter pan
Peter pan
Peter pan
Peter pan
Come Peter pan
Peter pan
Peter pan
Peter pan
Come Peter pan
Finisce di toccare il tasto dell'ultima nota, è fantastica, le sue parole sono così belle, mi viene da piangere per l'emozione, ho gli occhi lucidi, lui se ne accorge, "hei non voglio farti piangere, è così brutta?" dice lui, scherzando "ma che dici nic, è stupenda, piango per l'emozione, con la tua musica arrivi dritto al cuore, è davvero bella" ci guardiamo e poi mi bacia, "Daisy, vuoi volare con me?" mi chiede Niccolò, rimango a guardarlo e poi lo bacio "si, Peter" "la mia Wendy" dice Niccolò prima di poggiare le sue labbra sulle mie, un bacio lento e bellissimo, continuiamo a baciarci, poi ci stacchiamo per prendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sorridiamo, "non posso stare senza di te, lo sai?" mi dice Niccolò "neanche io" dico io, ci alziamo e mi prende per mano, usciamo fuori nel giardino e ci sdraiamo sull'erba, chi ci vede ci prenderà sicuramente per pazzi, sdraiati sul prato davanti l'università, ma non importa, ci siamo solo io e lui, e questo è l'importante, mi tiene la mano, "guarda, che belle le stelle questa sera" mi dice nic indicando il cielo, non dico niente ammiro il cielo stellato stringendo la sua mano e restiamo così, mano nella mano ad ammirare le stelle.

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in quel sorriso c'era il senso di tutto quello che stavo cercando 🎈❣️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora