in quel sorriso c'era il senso di tutto quello che stavo cercando 🎈❣️

CAPITOLO 22

DAISY'S POV
Dopo che Niccolò si è sentito meglio, ci siamo addormentati sul suo letto, mi alzo cercando di non svegliarlo e piano piano esco dalla stanza, mi dispiace lasciarlo solo, ma devo studiare sono le 18:30 del pomeriggio, ho passato tutto il pomeriggio a dormire, entro in stanza e vedo holli che già sta studiando, "finalmente ma dov'eri finita?" dice holli "scusa, ero da Niccolò ha avuto un attacco di panico e sono stata con lui poi ci siamo addormentati, ma Alex non è venuto da te?" domando io, "si se ne andato cinque minuti fa" dice lei, scrivendo con la penna sul suo quaderno, "come sta adesso Niccolò?" chiede dopo un po "bene, si è ripreso, me ne sono andata che ancora dormiva" rispondo io, iniziando a prendere i miei libri, "ma povero, adesso si sveglierà e non ti troverà" dice lei, "mi farò perdonare" dico sorridendo, ride anche lei, poi iniziamo a studiare insieme.
È ora di cena, e decidiamo di andare al pub, "perché non portiamo anche Alex e Niccolò?" propone holli, "si, adesso lo chiamo" rispondo io, digito il numero di Niccolò e dopo due tre squilli sento la sua magnifica voce, "pronto" dice "hei nic io e holli stiamo andando al pub vi va di venire con noi?" domando io "vabbene amore, ci vediamo giù da voi tra cinque minuti" risponde lui, chiudiamo la chiamata e inizio a prepararmi, metto una salopette di jeans le converse e una maglietta nera sotto, metto il giubotto e dopo aver aspettato che holli finisse di farsi bella usciamo dalla stanza, giù troviamo già i ragazzi "ciao amore" dico andando incontro a Niccolò "hei tu, non ti azzardare più a scappare dal mio letto di nascosto" mi dice stringendomi alla vita con un braccio senza farmi male "scusaa è che avevo da studiare, e non volevo svegliarti, mi perdoni?" dico facendo la faccia dispiaciuta come quella di una bimba che ha appena combinato un guaio, "mmm non lo so" dice lui, lo bacio "e adesso?" dico, "perdonata" dice lui dandomi un'altro bacio e sorridendo, nel frattempo si avvicinano Alex e holli, e andiamo al pub come al solito ordiniamo hamburger e Patatine e da bere la Coca cola, mentre Niccolò e alex prendono la birra, mangiamo e poi usciamo fuori, alex e holli vanno a fare un giro io e Niccolò rimaniamo seduti alla panchina abbracciati, senza parlare, è così bello, inizia a far freddo, "senti perché non saliamo in camera?" chiedo a Niccolò guardandolo, "mmm cosa vuoi fare?" mi chiede con un sorriso malizioso, "niente di quello che stai pensando tu" gli dico dandogli un leggero schiaffo sulla guancia per scherzare, "aaa ma dai" dice lui ridendo, rido anche io, poi saliamo in camera e mi metto vicino al termosifone, fuori fa parecchio freddo, Niccolò prende una sedia e si siede vicino a me, prendendo la mia mano, "sei gelata" dice strofinando la sua mano sulla mia per scaldarla, sorrido, quanto è dolce? Troppo.
"tra due mesi sarà natale, cosa farai di bello?" mi chiede Niccolò "ma la solita, andrò dalla mia famiglia e passerò il natale con loro" dico "e tu?" domando a lui "anche io, sono contento perché potrò tornare a Roma, mi manca un casino, e ovviamente anche la mia famiglia" dice sorridendo, "hai fratelli?" dico, non abbiamo mai parlato delle nostre famiglie, "si due fratelli e tu?" chiede lui a me, "si un piccolo birbante di fratello" dico, mi scappa un sorriso, mi manca non sentire più lui che corre per casa urlando e giocando, "dovrò conoscere questo piccoletto un giorno, adoro i bambini" mi dice lui, "certo, ci sarà occasione di fartelo conoscere" dico contenta, sicuramente andranno d'accordo, "e i tuoi genitori che lavoro fanno?" chiede Niccolò "mia madre fa la cassiera in un centro commerciale e mio padre è un imprenditore, per questo non è quasi mai a casa, e i tuoi?" chiedo poi io, "i miei sono separati, quindi anche io non posso vedere tutti i giorni mio padre, mia madre fa la maestra e mio padre lavora in fabbrica" dice, "ho mi dispiace, non deve essere facile per te" dico dispiaciuta "ormai ci sono abituato, all'inizio ho sofferto, ma poi ho capito, se due persone non si amano più è inutile che continuano a stare insieme" dice lui, in effetti ha ragione, "già sono d'accordo con te" dico baciandolo, lui sorride e mi da un'altro bacio, sono le 22:00, possibile che quando sono con lui il tempo passa sempre troppo in fretta? "hei Daisy" mi chiama Niccolò, "si" dico io, "vuoi venire con me a roma per natale?" wow, non me l'aspettavo, mi piacerebbe tantissimo passare il natale con lui e avere l'occasione di vedere Roma, non rispondo, non so cosa dire, a mia madre non ho ancora parlato di Niccolò e non mi manderebbe mai a roma con un ragazzo che non conosce," mi piacerebbe tantissimo nic" dico con occhi sognanti, "ma devo parlare con mia madre, non sa ancora che stiamo insieme e lei non mi lascerebbe venire, conoscendola ti vorrà prima conoscere, insomma è giusto, mettiti nei suoi panni, ti chiama tua figlia e ti dice mamma vado a roma con il mio ragazzo, quale ragazzo? Chi è? Sono solo alcune delle domande che mi farebbe"dico ridendo, "hai ragione" dice Niccolò, "allora facciamo cosi, il prossimo week-end partiamo e andiamo a casa tua, così potrà conoscermi e gli chiederemo insieme se puoi venire a Roma per il natale, che ne pensi?" mi dice Niccolò, prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui, "sei un genio, d'accordo" dico baciandolo, intanto entra holli "ho scusate, ho interrotto qualcosa?" dice lei diventando tutta rossa, "no tranquilla holli entra, stavamo solo parlando" dice Niccolò tranquillizzandola con un sorriso, ma lei continua ad essere imbarazzata, "allora a domani amore" mi dice Niccolò dandomi un bacio, "a domani buonanotte" dico io, "ciao holli" dice uscendo dalla stanza, "dio Daisy che figura del cavolo, scusa, anche tu avverti che siete in camera no?" dice holli ancora rossa in faccia, rido, "cosa dovrei appendere un foglio fuori la porta con scritto 'sono qui con Niccolò'?" scoppiamo a ridere, "scema" mi dice holli lanciandomi un cuscino "vuoi la guerra?" dico io lanciando un cuscino contro di lei, e finiamo per fare la lotta di cuscini come delle bambine ad un pigiama party.