«Ciao Arianna!» mi salutava Leonardo allegramente muovendo la mano e incitandomi di avvicinarmi a lui.
Allora, lentamente, lo feci.
«siediti» mi incitava indicando il posto accanto il suo sulla panchina.
«P-preferisco s-stare in p-piedi...» balbettai piano.
«Non dire stupidaggini! Dai siediti!» disse ridendo.
Lentamente mi sedetti sulla panchina, il più possibile lontano da lui.
«Allora? Come stai!?» mi chiese allegramente.
«B-bene.» balbettai.
«Allora...» disse distogliendo lo sguardo dal mio per poi ritornare a guardarmi «...oggi...divoravi con lo sguardo David?» chiese lui un po' in imbarazzo.
Io, senza volerlo, mi misi a ridere.
«Che c'è?!» mi chiese lui.
«Certo che no! Come potrei "divorare" con lo sguardo David?! Lo odio per tutto quello che mi ha fatto stamattina!»
Urlai stressata.Lui mi osservò con la bocca aperta. Come se avesse visto la luce per la prima volta.
E poi capii...avevo parlato senza balbettare!
«Arianna....hai parlato senza...» disse lui, ma lo interruppi.
«Lo so quello che ho fatto!» dissi piena di gioia.
«Bene. Quindi significa che sei riuscita a superare il balbettio ed ora non balbetterai mai più?» chiese lui eccitato.
«No....» dissi triste, guardando per terra.
Mi sentii una mano sulla spalla e una scossa mi percorse per tutta la schiena.
«Stai calma...magari con me ci riesci perché sono la prima persona che hai conosciuto qui a Ciattle, mentre con le altre, che hai conosciuto dopo è più complicato...» mi disse lui.
Ormai non riuscivo più a trattenere le lacrime. Non poteva sapere quanto odiavo la faccenda del balbettio e della timidezza....
~FLASH BACK~
«Hey Arianna!» mi chiamarono.
Era il primo giorno della terza elementare.
Mi girai per il corridoio e capii che a chiamarmi era stata Vanessa.
La bionda dagli occhi azzurri che aveva sempre i maschi addosso! Anche se aveva solo 9 anni!
«Che cosa c'è?» chiesi.
«Vieni un'attimo ti vorrei parlare un secondo in privato. Magari in bagno?»
Non ebbi il tempo di rispondere che mi trascinò per i capelli al bagno.
Lì trovai le sue due "oche".
Angelica e Jessica.«Fate il vostro dovere.» disse lei.
«Che cosa?!» urlai io.
Ma nessuno mi rispose e Angelica e Jessica mi presero una per la testa e una per le braccia ed entrarono in un bagno dove poi mi immersero la testa più e più volte nel gabinetto.
E ricordo la voce di Vanessa che diceva «prova ancora ad avvicinarti al mio Lucas e giuro che per te sarà la fine!» e poi, lasciandomi per terra quasi senza sensi, se ne andarono come se non fosse successo nulla.
Lucas era stata la mia prima cotta e poi non ero stata io ad avvicinarmi a lui, ma il contrario. Con me era sempre stato gentile e simpatico. Mi trattava come una principessa e alcune volte mi dava dei baci sulle guance.
Ma Vanessa ci aveva sorpresi proprio in uno di questi baci sulle guance e lei si era infuriata perché Lucas era uno dei più desiderabili della scuola.Da quel giorno Lucas non mi aveva più rivolto la parola perché stava sempre con Vanessa e quando i nostri sguardi si incrociavano, lui lo distoglieva all'istante, come se non mi conoscesse.
È da allora che divenni timida e balbettai, perché non so per cosa aveva sparso la voce Vanessa, nessuno mi parlava più.....
~FINE FLASH BACK~
Mi girai verso Leonardo e lo abbracciai.
Finalmente gli avevo restituito il suo abbraccio e ora mi sentivo meglio.
Sapevo di aver riacquistato la fiducia di una persona ed è per questo che non balbettavo con lui.
Gli volevo bene...
STAI LEGGENDO
Invisible
RomanceQuando capita che voglia scomparire, dissolvermi nell'aria, ma non in un tempo momentaneo come se stessi usando il mantello dell'invisibilità. Ma scomparire per sempre. Vivere senza essere visti. Vorrei essere...invisibile. "@ tutti i miei migl...