Capitolo 6

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La serata con Xin era passata veramente velocemente e, senza che me ne accorgessi, ormai era già giunto il giorno successivo.

Come mia solita routine avevo preso la metro e ora camminavo tranquillo verso l'istituto, vestito con una camicia allacciata da una cravatta rossa a pois bianchi e dei pantaloni neri abbastanza larghi. Tra le dita tenevo saldo la mia borsa per la scuola e, tra me e me, mi ripassavo tranquillo la mia lezione, non distogliendo mai lo sguardo da davanti a me.

Stranamente nulla era andato storto e mi ritrovai con una certa rapidità già in aula insegnati, aspettando che arrivasse la mia ora preparandomi un caffè espresso. Controllai nel frattempo le notifiche nel telefono, cercando magari un messaggio da parte di Hoseok, come al suo solito, per augurarmi del buon lavoro.
Ma al posto di esso ritrovai solamente un'immagine inviata da parte di mia mamma con gli auguri di buona giornata. Questa era l'unica cosa che mi aveva fatto storcere il naso per questa giornata, però ormai il mio caffè zuccherato era pronto e sinceramente non ci recai troppo peso. Anzi, presi l'iniziativa e scrissi io a Hobi di passare del buon tempo.

Felice di aver fatto un passo in avanti verso il mio compagno, sorseggiai la mia bevanda calda, dopo aver preso il mio libro di letteratura italiana.

Così passai i minuti in tranquillità, con le gambe accavallate e la testa china sul nuovo mondo, aperto semplicemente leggendo quelle pagine d'oro. Di tanto in tanto sottolineavo e mi appuntavo qualcosa, così che la prossima volta avrei potuto aggiungere molte più informazioni per i miei alunni.

Tutto mi suonava per il resto giusto e fino ad adesso avrei giurato che oggi sarebbe stata la mia giornata fortuna, quella partita con il piede giusto. Ma anche le peggiori tragedie iniziarono con un bel "C'era una volta in un paesino tranquillo..." . E proprio adesso mi accorsi che sarebbe nato il mio inferno.

La campanella suonò e, come da regolamento, gli studenti uscirono dalle proprio aule per mangiare qualche merendina e per parlare tra di loro. Io semplicemente non mi alzai da lì, anche perché avevo già mangiato, e aspettai che la merenda finisse, così per iniziare la mia tanto desiderata lezione.

La stanza dei professori era chiusa, così da rassicurarci la massima privacy, anche se stranamente adesso qualcuno aveva spalancato la porta rumorosamente, accompagnato da delle risate acute.

Alzai gli occhi in avanti, constatando che l'artefice di tutto questo trambusto era, come al solito, il docente Jeon accompagnato da un'alunna in short e t-shirt. Sinceramente tutto ciò mi scalfiva meno di zero e, anzi, mi irritava leggermente per il nostro piccolo battibecco avvenuto giorni prima, ma tranquillo ritornai al mio libro.

«Professor Jeon! Lei è uno spasso!» ridacchiò la ragazza, facendo scivolare una mano sulla spalla dell'uomo, come per flirtare.

Devo ammettere però che qualche occhio di tanto in tanto ci lanciavo però, solamente per curiosità di quel strano avvicinamento tra i due. Tutto ciò mi suonava strano e mi faceva arricciare il naso, sotto i miei occhiali e la mia frangia, anche se non ci davo molto peso.

L'affermazione dell'alunna fu accompagnata da una calda e sexy risata da parte del ventiquattrenne e, stranamente, nella mia testa me lo immaginai che si stava sistemando i lunghi capelli sopra la testa, contraendo la mascella e inumidendosi le labbra. Un immagine paradisiaca seppur si trattava solamente di un'immagine.

«Meglio se mi muovo che se poi suona e sei ancora fuori finirai nei casini». La mia pelle tremò alle sue parole tanto sconsiderate e informali. "Casini" non era esattamente un termine appropriato per un insegnante che sta parlando con una studentessa.

Sentì i passi pesanti del professor Jeon accompagnare la ragazza alla porta e, dopo averle dato magari delle schede, le raccomandò di consegnarle alla classe intera, chiudendo infine la porta.

Pensando di avermelo tolto di dosso, sospirai dal sollievo, rilassando le spalle e tornando a concentrarmi alla mia lettura tranquilla.

«Cosa stai leggendo secchione?»

Leggi qua mannaggina
Capitolo corto e di passaggio ma dovevo pubblicare qualcosa per non lasciarvi a bocca asciutta. So che è veramente corto come capitolo e non mi fa impazzire ma era da veramente tanto che che non aggiornavo e almeno ho scritto una parta "noiosa" così la prossima volta non ci impiegherò così tanto tempo per pubblicare. Dalla prossima volta, però, posso dirvi che tutto finalmente inizierà ;)

Scusate ancora per il ritardo e per il capitolo ma al prossimo sarò perdonata, promesso.

Hellooo👾

Pirandello /TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora