Capitolo 2

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La lezione di letteratura si stava svolgendo al meglio e, come promesso, prima di iniziare il nuovo argomento, il Professor Kim si occupò ad interrogare quelle povere e sfortunate ragazze che aveva incontrato prima del suo arrivo a scuola.

<Sapete almeno chi è Ungaretti? Vi chiedo soltanto il nome> disse Taehyung che stava per perdere la pazienza.

Le ragazze, dal canto loro, rimasero in silenzio con il volto basso e, imbarazzate, mormorarono qualche nome a casaccio, che procurò, oltre all'ilarità dell'intera classe, la prematura rabbia del professore.

Così, si sedette pesantemente sulla sedia poggiandosi allo schienale massaggiandosi la base del naso <Tornate al banco e che vi serva da lezione>. Ma non poteva rovinarsi la mattinata per una brutta interrogazione, oggi era il grande giorno!

<Bene, se non avete altro da discutere, preferirei cominciare senza sprecare alcun tempo, che ci hanno già pensato loro> cominciò sicuro finendo in un borbotto poco udibile.

<Allora, oggi vi spiegherò il grande e insostituibile Luigi Pirandel->

<Mi scusi> entrò il Professore Jeon, dopo aver bussato, con un ghigno soddisfatto in volto. Regalò un inchino, un po' per sfotterlo e un po' per cortesia, a Taehyung per poi dichiarare :<Devo consegnare una notizia abbastanza importante per i suoi alunni e poi, sempre se non le dispiaccia, devo parlare con due ragazze qui presenti> non smise un secondo di togliersi il sorrisino soddisfatto nel suo volto, vedendo il Professer Kim serrare i pugni.

<Le posso parlare in distaccata sede per cortesia?> domandò allora alzandosi con una certa rabbia. Ormai la sua ora era saltata, tanto bastava fargli capire al maleducato Jungkook che il suo comportamento non lo avrebbe tralasciato. Anche se avrebbe dovuto pensarci prima, li è venuto spontaneo richiamarlo.

Di tutta risposta, l'altro professore presente annuì tramutando il suo ghigno in un'espressione angelica <Certo~>

<Ragazzi, se fate baccano vi interrogherò tutti, a partire da Goldoni fino a Ungaretti> dichiarò severo il Professor Kim per poi uscire dall'aula seguito dal collega.

<Poveri ragazzi> si immischiò il "colpevole".

Appena chiusa la porta, Taehyung si prestò ad indicarlo con il suo sottile e lungo dito accusandolo <È stato molto maleducato da parte sua entrare nella mia aula quando le avevo detto esplicitamente di non farlo. Poteva chiederlo ad un altro insegnante invece di venire da me, senza il mio consenso, e disturbarmi in una mia lezione appena cominciata!> cominciò severo alzando le mani per aria ogni qualvolta che poteva <Le giuro che se lo fa un'altra volta io->

Jungkook scaraventò la schiena di Taehyung contro un armadietto grigio, procurando un gemito e una smorfia per il dolore da quest'ultimo <Ora fai parlare me frocetto da quattro soldi> lo richiamò bloccando una sua probabile fuggita, poggiando i palmi aperti delle sue mani ai lati della testa del collega <Non hai ancora capito che io faccio quello che voglio, eh? O vuoi che faccia come quei finocchi del cazzo che frequenti che ti sbattono al muro così da farti capire chi comanda fra me e te?> terminò con un ghigno maligno.

<Lei è solo un maledu->

Prese i capelli grigiastri del minore tra le dita e premette la sua guancia contro la fredda superficie sotto di lui.
<E tu lo stesso frocetto sfigato di un tempo. Solo che ora nessuno sa più niente. Quindi, o mi fai fare quel stracazzo che voglio, ooo~> concluse sorridendo sadico e avvicinandosi all'orecchio del più piccolo <tutti risapranno tutto> mollò la presa su di lui ricomponendosi <Mi fa pure schifo toccarti> borbottò il maggiore sfregando fra di loro le mani.

<E lei fa schifo a me, ma non cado ai suoi livelli perché non sono un mostro come lei> anche Taehyung si riprese velocemente, meravigliandosi da solo <Non sei cambiato di una virgola. Stesso cervello delle superiori> mormorò per poi incrociare il suo sguardo severo con quello maleducato del maggiore che alzò le spalle.

<Vinco sempre io frocetto caro, questa è la verità anche se fa male> terminò Junkook che stava per passare una mano tra i capelli del minore, ma lui, prontamente, si precipitò a prendergli il polso tra le dita, premendo con forza.

<Non. Osare. Mai. Più. Toccarmi> scandì parola per parola per poi liberarlo.

<Perchè no? Tanto ti piacciono gli uomini e uno varrà l'altro. Ti farei solo un favore se sfondassi il culetto che ti ritrovi> controbatté senza timore ghignando vedendo l'espressione sconvolta del minore.

<Come si permet->

Con uno scatto, il Professor Jeon, girò il collega con la faccia verso l'armadietto e il sedere di fuori passando le mani nei suoi fianchi <Ti piace quando qualcuno ti fa così?> gli sussurrò all'orecchio destro facendo salire e scendere i suoi palmi nel corpo del minore che si era immobilizzato per la cosa appena successa tanto imprevista. Perché non si sarebbe mai aspettato un reazione del genere.

<Lasciami!> urlecchiò entrando nel panico subito dopo essersi ripreso. In quel periodo Taehyung si stava anche frequentando con una sua vecchia amicizia e di certo, non voleva tradirlo senza neanche volerlo. Si sentiva già male al pensiero <Signor Jeon Jungkook la pregherei di smetterla o non ti faceva schifo toccarmi?> provò per farlo allontanare.

<Il tuo panico improvviso è più appagante dei tuoi "insulti", se li vuoi chiamare tale, verbali> rispose avvicinando con uno strattone i glutei del minore al bacino del più grande.

<La preg0> sussurrò sfinito Taehyung mentre cercava di contenersi dall'ansimare per i movimenti estremanti eccitanti che gli stava procurando il collega. Dovendolo ammettere con molto strazio però, non voleva neanche che si fermasse ma che anzi, voleva che continuasse. Cosa mi sta prendendo? Io seguo la mente e non il bisogno carnale.

Dal canto proprio, Jungkook si fermò fisso su un suo pensiero in una sua frase precedente, mentre approfondiva sempre di più i movimenti creando un piccolo gemito da parte del minore, che si imbarazzò subito. Ti farei solo un favore se sfondassi il culetto che ti ritrovi. Il ragazzo ci pensò sù per poi bloccarsi. Non sono gay, e proprio per questo devo fermarmi.

<L'avviso lo consegnerò domani> disse per poi liquidarsi proprio mentre il suono della campanella rimbombò nei corridori che, a mano a mano, si stavano sempre di più affollando di alunni e professori.

Cosa stracavolo è appena successo? Pensò Taehyung ricomponendosi velocemente e precipitandosi verso l'uscita della scuola.

Le sue due ore erano passate estremamente velocemente e non si era neanche preso la briga di informare i suoi alunni che la prossima lezione, cioè il giorno dopo, non si sarebbe presentato per il suo giorno libero. Dannazione! Dovevo presentare almeno la vita di Pirandello oggi. Sbuffò recandosi vicino ad una vettura bianca molto lustra e lucida.

Aprì la portiera e si sedette nei sedili anteriori sorridendo al guidatore.

<Giorno TaeTae> sorrise allegro il ragazzo posando una mano sull'intero coscia del minore, che improvvisamente arrossì.

<Ciao Hobi>

Leggi qua mannaggina
Ok, ho cambiato il nome del vecchio "angolo autrice" e mi devo abituare ma per il resto questo capitolo boh, non so se è abbastanza convincente. Voi cosa ne pensate?

Poi oggi ho aggiornato questa storia perché ero ispirata ma, come ho già detto in "Shut up" in queste settimane sarò molto impregnata quindi non so se avrò la possibilità di pubblicare con un minimo di ritegno ma vabbè!
Io, dato che non ho altro da aggiungere, vi ringrazio per la lettura eeeeee~ ci becchiamo al proviamo capitolo, ciaooo🥀💋

Pirandello /TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora