Certe sere mi fai davvero incazzare.
Già da come ci salutiamo capisco come proseguirà la serata e se appena mi vedi neanche ti avvicini per un abbraccio so che rimarrò nell'ombra fino alla fine.
Nell'ombra intendo quella che crea la presenza della tua migliore amica, colei che ruba i tuoi occhi e se li tiene tutti per sé.
Anche se lei se ne andrà a breve per studiare all'estero, questo non ti da la libertà di mettermi in un angolo come se fossi una bambola di pezza per alzare il tuo amore sul piedistallo.
E poi quando non ci sarà più tornerai a guardarmi, giusto?
Riservi il posto accanto a te per lei e se io prendo la sua sedia momentaneamente le dici che è stronza perché non doveva spostarsi.
Mi offri un pezzo di pizza per poi rubarmelo e darlo a lei perché è in fame chimica.
Le vostre stupidissime canne.
Devo dirti grazie.
Grazie per farmi sentire una nullità con semplici gesti.
Poi ci ripenso e mi sento una bambina perché do troppa importanza a queste cose e rimango bloccata in un limbo continuando a chiedermi: ho ragione o sto esagerando?
In questi momenti odio averti nella mia testa e scrivere di te. Vorrei gridarti in faccia la mia frustrazione e se si potessero provare le emozioni altrui ti farei conoscere le mie.
Chissà che gusto avrebbero sulla tua lingua.
Spero molto amaro.
STAI LEGGENDO
Parole mai dette
RomanceÈ arrivata una ragazza a farmi cadere le certezze di una vita e questi sono i pezzi che cerco di rimetter su.