| nascosti |

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La prima cosa che Norah avvertì fu l'odore. All'inizio si manifestava come un pizzicore al naso, poi diventava sempre più pungente. Era uno di quegli odori che difficilmente ti dimentichi, penetrante e invadente. Le urla della gente erano ancora fortissime, ma non come prima, ed il locale era più vuoto. I coraggiosi-o stupidi- che erano rimasti formavano un cerchio attorno a qualcosa sul pavimento.

Norah si avvicinò, nonostante Scott le dicesse di non farlo. La ragazza in primo luogo non ci fece caso, ma poi si ritrovò a maledirsi di averlo fatto.

Facendosi largo tra i corpi con braccia e gambe, Norah riuscì ad arrivare al centro. Appena capì quello che era successo, cacciò un grido di terrore e si portò una mano alla bocca spalancata.
In quel momento la raggiunse anche il ragazzo dai capelli color dell'oro, e la sua reazione fu pressoché simile a quella della mora.

A terra, riverso in una pozza di sangue, c'era un corpo. Era girato di schiena, perciò non si poteva vedere la faccia. I riccioli bruni erano macchiati di sangue, che non smetteva di sgorgare. Aveva il cranio frantumato, esattamente al centro della testa.

«È...morto?» chiese Scott con voce tremante, anche se già conosceva la risposta.

«Si...» disse Norah con estrema freddezza: aveva avuto a che fare con la morte e oramai non la impressionava più tanto.

Da fuori poteva sembrare impassibile, ma dentro aveva una grande paura che fosse Seth, per via dei riccioli bruni che gli ricoprivano la nuca, molto simili a quelli dell'amico.

Norah si avvicinò al corpo e allungò una mano per girarlo.

«Ragazza, che fai?» chiese Scott turbato, ma lei non rispose. Era determinata a scoprire se quello fosse il suo amico o meno, nonostante sapesse che non si sarebbe mai più dimenticata la scena.

Norah contó fino a tre e poi, facendo appello a tutto il suo coraggio, girò il cadavere del povero sfortunato. Apppena lo vide in faccia tirò un respiro di sollievo: non era Seth. Ma rimase comunque a fissare il volto del ragazzo morto, o almeno quello che ne rimaneva: era terribilmente sfregiato, il naso era storto orizzontalmente e non aveva più un occhio, come se qualcuno glielo avesse strappato via dall'orbita.

«Dio, che cosa gli è successo?» chiese Scott impaurito

«Spero non scoprirlo mai» rispose lei. «Forza, dobbiamo cercare Seth» disse più, distogliendo lo sguardo finalmente dal morto.

«Norah?» una voce che avrebbe riconosciuto su milioni chiamo il suo nome, e la ragazza si voltò sorridendo.

Seth era difronte a lei, aveva un occhio nero e il sudore che gli imperlava la fronte pallida, ma stava bene. O almeno, non aveva fatto la stessa fine del morto.

****

«Tom, sono sempre stato dalla tua parte e lo sai, ma stavolta ha ragione lei»

«Si, ma tu lo hai visto?» rispose Thomas

«Che cosa?» chiese di risposta Jacob, ma non ottenne alcuna risposta dal biondo

«Dannazione Tom, parla! Che cosa dovrei aver visto?» esclamò Jac spazientito, alzando la voce

«Cosa? Non ho sentito, forse perché non hai detto niente e stai solo inventando scuse su scuse per giustificare il fatto di comportarti da iperprotettivo perché sei innamorato di lei!» la voce di Jacob si smorzò, e il ragazzo si portò una mano alla bocca, capendo di aver detto troppo.

Per quanto sembrasse strano il silenzio era calato nella stanzetta angusta e calda dove si trovavano.
Trina era in un angolo, impotente di fronte alla rabbia dei due ragazzi che si stavano scontrando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 05, 2020 ⏰

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