Capitolo 1.

358 52 50
                                    

Sottofondo consigliato:Little mix-Dna.

L'aria gelida si fece spazio nella stanza, un brivido percosse la mia schiena, svegliandomi del tutto.

Spostai leggermente il piumone.

Notai che jenny non era in stanza con me..strano.

I miei occhi si spostarono ben presto vicino al comò.

7:46.

'Non è possibile!' Mancavano esattamente 10 minuti all'apertura della NYSE e io ero ancora impastata di sonno.

'Non male come primo giorno Flavia! Meriti un appaluso.' Mi maledicevo mentre il mio corpo veniva lavato con un sapone alla lavanda.

Non avevo tempo per arricciare i capelli, fottuta sveglia.

Legai i miei amati capelli scuri in uno chignonn.

Ben presto fui vestita.

La gonna aderiva bene sui miei fianchi, la camicia era bianca con un colletto trasparente.

Indossai la collana di mamma, assicurandomi che anche lei oggi fosse con me.

Il rumore dei miei tacchi risuonava nella stanza, non rendendola del tutto silenziosa.

I miei occhi vennero decorati da una semplice linea nera.

Non ero mai stata complicata, le cose semplici erano le migliori secondo il mio punto di vista.

Presi la borsa, assicurandomi che tutto fosse apposto in casa.

Guardai l'orologio alla mia destra.

7:56.

Sgaiattolai con non curanza, via dal mio appartamento.

Presi il primo taxi alla mia vista, facendomi accompagnare alle NYSE il prima possibile.

Il tempo passava è l'ansia s' impossessava di me.

Le mie dita premevano il contorno dei miei fianchi.

dopo 5 minuti mi ritrovai davanti al luogo tanto aspettato, La NYSE.

Tutti erano molto formali.

Girovagano con un bicchiere di caffè.

Io assaporavo quelli che erano i miei primi momenti.

A pochi metri da me notai una ragazza bionda, ben presto capì chi fosse.

'Jenny!' Urlai.

Il rumore dei miei tacchi a spillo diede l'attenzione a molti uomini d'affare.

'Non mi hai svegliata!' Dissi.

'Scusa Flavia! Mi sono fatta prendere dal panico stamattina, infatti puoi notare che gran macchia marrone ho tra la camicia per prendere il caffè in modo veloce.'

Guardai la camicia ripetutamente, e notai ben presto una macchina scura vicino alla scollatura.

Ridacchiai.

'Non ridere di me stronza!' Scoppiammo a ridere attirando l'attenzione dei nostri coetani.

Un gruppo di giovani, si avvicinò a noi.

'Flavia misters e jenny albor?'

'Si.' Ripetemmo entrambe.

'Bene, seguitemi.' Disse uno di loro.

Da quanto diceva il cartellino credo che si chiami Paul.

'Io sono Liam.' Disse il tipo alla mia destra.

Head.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora