Capitolo 3

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Capitolo 3
E' più di mezz'ora che cammino avanti e indietro per la stanza senza una motivazione apparente.
Decido di uscire fuori per prendere una boccata d'aria, in questa stanza non c'è neanche una finestra ci rendiamo conto?!
Appena esco dall'edificio una folata di aria fresca mi travolge facendo svolazzare i miei capelli castani, tipo quelle superfighe nelle pubblicità degli shampii, credo di aver reso l'idea.
Poco lontana da me c'è ragazza, ha lo sguardo perso. I suoi capelli rossi sono raccolti in una coda alta ed indossa una divisa da cheerleader. Sono già terminati gli allenamenti?. Solo ora mi rendo conto che è praticamente nascosta dietro un albero e tiene tra le dita esili una sigaretta. Decido di avvicinarmi per chiedergliene una, fortunatamente non ho il vizio ma ogni tanto me ne concedo una.
"Hey, scusami"
sussulta e mi guarda sgranando i suoi occhi azzurri come se avesse visto un fantasma.
"Porca troia pensavo fosse qualche ragazza appartente al gruppo cheerleader come me. Sai, tecnicamente non potrei fumare." dice tutto ad un fiato.
La scruto impassibile mentre si porta la sigaretta alle labbra.
"Che maleducata che sono, mi chiamo Emily Benson, tu?"
"Io mi chiamo Kayla Anderson, sono nuova. Mi sono avvicinata per chiederti una sigaretta, se non è un problema." le sorrido.
"Oh, certamente tieni." mi porge il pacchetto con un accendino.
Ne sfilo una accendendola per poi riporgergli il pacchetto. Emetto un sospiro di sollievo quando la nicotina entra nel mio corpo.
Solo ora mi rendo conto di aver parlato con una cheerleader tranquillamente. Cosa c'è di strano vi starete chiedendo giusto? La regola non dovrebbe essere che le cheerleader sono delle puttanelle antipatiche? Scaccio via questo pensiero stupido dalla testa.
"Ehm...perchè mi guardi in quel modo?"
Solo ora noto che ho tenuto per tutto il tempo lo sguardo posato su di lei.
"Oh niente, stavo solo pensando che tu sei una cheerleader" NO KAYLA NON DIRLO, FRENA LA TUA CAZZO DI LINGUA.
"Beh si, allora?"
"La regola vuole che tu debba essere antipatica e troia, invece mi sembri una brava ragazza" Ok l'ho detto. COSA?! L'HO DETTO?. Maledetta me, MALEDETTA.
Mi rivolge uno sguardo bizzarro per poi scoppiare in una fragorosa risata.
"E' perchè non hai ancora conosciuto Taylor" ah ecco, mi sembrava strano che non ci fosse la stronza di turno della situazioone.
"Chi sarebbe questa Taylor?"
"La capo cheerleader, una stronza atomica, le volte in cui sculetta sorridendo a qualsiasi essere vivente che abbia una protuberanza al di sotto, sono pari a tutti i ragazzi che si è scopata. E se te lo stai chiedendo, sì, sono innumerevoli." Butta la sigaretta per poi pestarla. Ha pronunciato quelle parole con un certo disprezzo. Vorrei tanto chiederle per quale motivo parla di questa ragazza in quel modo, ma evito, sono la prima a cui non piacciono le domande.
Sto per aprir bocca quando riprende i propri pon pon da terra e prima di scappare via dice
"E' stato un piacere conoscerti Kayla, spero di vederti in giro, ora devo tornare in palestra perchè devo continuare gli allenamenti"
Le faccio un cenno con la mano, poi getto anche io la sigaretta a terra, cacciando fuori del fumo.
Chissà dove si trova Brianna, ora le telefono per eliminare questo interrogativo.
Dopo interminabili squilli finalmente risponde.
"Hey stella" sorrido per il nomignolo con cui mi ha chiamata, mi chiamava così quando eravamo piccole.
"Hey Bry dove sei?"
"Sono in una drinkeria a pochi minuti dalla scuola. Ti devo raccontare un sacco di cose, Rob è tenerissimo, ha un profumo stupendo, così mascolino, ha anche un cane lo sai? Si chiama Pluto come il personaggio di Topolino. Ma chi diavolo chiamerebbe il proprio cane Pluto? Comunque adesso mi sono un attimo allontanata per parlare con te. Ho davanti un cartellone pubblicitario con davanti dei delfini. Belli vero i delfini? Ne vorrei vedere uno un giorno , ora però devo ritornare da lui e-"
"Brianna! Basta parlare" dico ridendo " Mi racconterai tutto quando torni"
"Hai ragione dai, a dopooo"
"A dopo Bry."
Aggangio la chiamata, decido di recarmi al bar della scuola mentre tengo ancora lo sguardo basso sul display. Cammino tranquilla quando vado a sbattere contro qualcosa, realizzo che non è un qualcosa ma un qualcuno. Alzo lo sguardo per vedere di chi si possa trattare.
"Ancora tu?!" sbotto guardandolo nei suoi occhi color ghiaccio.
"Hey hey bambolina non usare questo tono con me, fino a prova contraria sei tu che ti sei buttata addosso a me." Ha un sorrisetto così fastidioso, gli spaccherei quella mascella pronunciata che si ritrova.
"Bambolina? Questa confidenza chi te l'ha data scusami? E poi caro, non mi sono "buttata" addosso a te, ero semplicemente distratta."
"Sisisi, inventa una scusa migliore. Ma poi come biasimarti, tutte vorrebbero buttarsi addosso a me." Sento la rabbia impossessarsi del mio corpo davanti a tutta questa sfacciataggine, ma decido di tenerla a bada.
"Io l'unica cosa che vorrei buttare in questo momento è il tuo cadavere in una fossa profonda mentre piove, così che il fango possa man mano ricoprire il tuo corpo inerme." la sua espressione in questo momento è meravigliosa, sto quasi per scoppiare a ridere ma mi contengo.
"Ora, se non ti dispiace-" mi sposto da davanti al suo corpo che mi impedisce la visuale "me ne vado. A mai più rivederci."
Percepisco il suo sguardo sulla mia schiena quando mi allontano.
Ci ho discusso due volte e ancora non so il suo nome.
"Stai scherzando vero? DIMMI CHE STAI SCHERZANDO!!" Lo sento ridere mentre pronuncia quella frase, e mentre continuo a camminare sfugge un sorriso anche a me.
Chi sei, odioso ragazzo dagli occhi di ghiaccio?.
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Nick's Pov
Chissà chi è quella ragazza con gli occhi verdi. Credo proprio che sia nuova,non l'ho mai vista in giro. Ma poi quella frase riguardo il mio cadavere che viene sovrastato dal fango dove l'ha presa? Ha un quaderno apposito dove tirar fuori certe perle?. Una pacca sulla spalla mi risveglia dai miei pensieri.
"Chi guardi?" mi chiede Terence. Lui è il mio migliore amico, anzi che dico? Migliore amico? E' come un fratello per me. Se non ci fosse stato lui in determinati momenti della mia vita non so come avrei fatto.
Faccio un cenno con la testa indicando la direzione in cui cammina quell'anonima ragazza.
Ad un certo punto si ferma, e si avvicina a quello che presumo sia il suo armadietto. Tira fuori un quaderno con la copertina nera ed un portapastelli, noto che per una frazione di secondo si irriggidisce, si volta e mi guarda in modo fugace. Ha palesemente visto che la stavo osservando, quindi fa spallucce come se non gliene fregasse un'emerita ceppa e continua a camminare per poi voltare un angolo e sparire dalla mia visuale.
"Oh beh ora capisco perchè la guardavi. E' un gran pezzo di figa. Ma quel culo poi ne vogliamo parlare? Così sodo..." sorrido per il suo essere così sfacciato.
"Dai al tuo spirito una calmata campione, è più acida di uno yogurt scaduto."
"E tu che ne sai ci hai parlato? Ma poi dove ti è uscito questo paragone riguardo uno yogurt scaduto?" ride leggermente.
"Si, ci siamo scambiati qualche parolina oggi. Niente di particolare, più che un discorso normale, ci siamo risposti in malomodo entrambe le volte che ci siamo incrociati per sbaglio." dico sinceramente.
"Ah, capito. Sto andando a bere una birra insieme a James, Matthew e Jeremy. Vuoi venire anche tu?"
"Mi stai per caso spronando a marinare le prime lezioni dell'anno?" mi porto una mano sul cuore sbattendo le palpebre più volte e spalacando leggermente la bocca, proprio come una donzella indignata. "Ma ovvio che ci sto, andiamo."

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