2 ✷ Izuku!

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External's pov

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In un tranquillo sabato pomeriggio, alcuni primini del liceo Yuuei, sotto loro richiesta, vennero accompagnati dal prof. Aizawa in un campus esterno per allenare i propri quirk senza la paura di fare del male a qualcuno.

In molti, in realtà, erano andati a casa dalle rispettive famiglie, altri invece avevano preferito riposarsi e rimanere al dormitorio. Erano quindi in otto coloro che si sarebbero allenati in quella giornata di riposo.

«Eccoci qui, ci tengo a dire che questo campus è diviso in quattro parti e che siete liberi di andare dove volete. Io vi terrò d’occhio da questa sala di controllo che vedete al cancello. Se qualcosa va storto verrò in vostro soccorso, per il resto cercate solo di non fare troppo casino.» mormorò il professore, per poi sparire all’interno della sala.

I ragazzi si divisero, andando ognuno nel distretto che preferiva.
Midoriya e Bakugou, in particolare, scelsero di andare nello stesso luogo. Non andarono insieme, non si misero d’accordo, semplicemente si ritrovarono uno di fronte all’altro nel distretto della città.

«Potremmo-»

«Vedi di non intralciarmi, stupido nerd.» affermò Bakugou troncando sul nascere il verde, che, sospirando, annuì sconfitto.

Certo, a Midoriya non sarebbe dispiaciuto allenarsi con lui, ma i due si erano “chiariti” da poco e si aspettava una reazione simile da parte del biondo.

I ragazzi così si separarono; restando nello stesso distretto ma in poli differenti.

Bakugou continuava a creare esplosioni a destra e a manca, cercando di contenere la forza e l’impatto.
Dopo una ventina di minuti sentì un boato dall’altra parte del distretto.

Deku.
Pensò girandosi di scatto verso il rumore, per poi scuotere la testa violentemente.
Bah, avrà colpito un edificio, talmente è imbranato.

Un altro boato più forte, accompagnato da un leggero tremolio al terreno, però, lo fece voltare completamente.

«Ma che cazzo sta facendo?» mormorò.
E, spinto da una punta di curiosità mista a preoccupazione, si diresse verso il compagno.

Lo raggiunse in pochi secondi grazie alle sue esplosioni, ma ciò che vide gli fece raggelare il sangue nelle vene.

Midoriya era a pochi metri da una specie di uomo-fantasma; era ricoperto da graffi vari, profondi e superficiali, e si teneva un braccio dolorante.
Non sembrava tuttavia rotto… non da lui stesso.

Senza pensarci due volte Bakugou si avvicinò al nemico e innescò un esplosione alle sue spalle. Provò a coglierlo di sorpresa, tuttavia l’attacco non funzionò: il biondo gli era passato attraverso.

«K-Kacchan…» provò a dire Midoriya, osservandolo stupito con l’occhio destro: l’altro era chiuso per via di una botta che si era già gonfiata.

«Che cazzo è successo qui Deku?! E dove cazzo è il sensei?!» gridò Bakugou davanti a lui in posizione d’attacco.

«Quello è un villain! È come se fosse un fantasma, quindi stai attento… è praticamente impossibile colpirlo. Dobbiamo fuggire e aspettare i soccorsi, sono sicuro che Aizawa sensei ha già chiamato… gli altri… professori…» il verde si accasciò a terra esausto, non riusciva più a muoversi o a parlare.

«Deku!»

«Bene, vedo che il mio morso sta iniziando finalmente a fare effetto.» disse il cattivo con voce spettrale.

«Che cazzo gli hai fatto?!» urlò Bakugou scagliandosi di nuovo contro di lui.
Provò a colpirlo con una raffica di pugni esplosivi, ma tutti i suoi colpi lo passavano attraverso.

Il fantasma gli sorrise maligno, poi lo colpì con una manata. Il ragazzo venne scagliato via, come se lo avesse colpito generando un onda d’urto.
Andò a sbattere contro un edificio e cadde a terra.

«Ma che diavolo…» sussurrò rialzandosi a fatica.

«Dovevi ascoltare il tuo amichetto verde: il mio quirk mi rende come un fantasma, non puoi colpirmi… però io posso colpire te, forte no?»

Il biondo ringhiò, per poi avvicinarsi di nuovo.

«K-Kacc-chan… sca-scappa…» mormorò Midoriya, ancora paralizzato a terra.

«Sta zitto Deku! Non dirmi cosa devo fare!» esclamò l’altro e provò di nuovo a colpire il nemico.
Quest’ultimo generò un’altra onda d’urto che andò a colpire un edificio lì vicino. I detriti stavano per cadere addosso a Bakugou e, nonostante si protesse con delle esplosioni, alcuni frammenti lo colpirono comunque.
Non rimase schiacciato né tantomeno ferito, tuttavia dei massi gli bloccarono le gambe. Tentò di liberarsi, ma anche lui era esausto per via dell’allenamento e non riusciva neanche a creare delle esplosioni.

Quando il nemico raggiunse Midoriya, prendendolo per i capelli e alzandolo da terra, il tempo sembrò scorrere più lentamente.

«Deku!»

Il fantasma protese la mano libera verso la bocca semiaperta del verde e i suoi polpastrelli luccicarono di una strana luce biancastra. Dalla bocca del ragazzo fuoriuscì una specie di bagliore verde luminescente.

«Deku!»
Bakugou era inerme davanti a quella scena. Un ringhio sommesso fuoriuscì dalla sua gola mentre cercava con tutte le sue forze di liberarsi dal macigno.

Quando la luce verde si esaurì, Midoriya lanciò uno sguardo al biondo e gli sorrise impercettibilmente.
Bakugou riuscì a vedere perfettamente il momento in cui il verde smeraldo dei suoi occhi si spense. Sentì il suo cuore smettere di pulsare e il tempo sembrò fermarsi completamente quando il fantasma mollò la presa e Midoriya cadde a terra a peso morto.
L’ultima cosa che sentì fu il tonfo secco del suo corpo a contatto col terreno.

Ci volle qualche decina di secondo prima che Bakugou realizzasse cos'era effettivamente successo, prima che realizzasse che dai suoi occhi rossi come i rubini stavano scendendo calde e amare lacrime.
Aprì la bocca un paio di volte prima di gridare a pieni polmoni il suo nome.

Il nome che aveva ripudiato per anni.
Il nome che aveva sostituito con un insulto.
Il nome della persona che gli era sempre stata accanto.
Il nome di colui a cui avrebbe dato tutto, anche se non l’avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura.

«Izuku!»

➤ 𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐋𝐖𝐀𝐘𝐒 𝐖𝐀𝐍𝐓𝐄𝐃 • » 𝘉𝘢𝘬𝘶𝘥𝘦𝘬𝘶 . . .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora