➤ 𝐖𝐇𝐀𝐓 𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐋𝐖𝐀𝐘𝐒 𝐖𝐀𝐍𝐓𝐄𝐃 • » 𝘉𝘢𝘬𝘶𝘥𝘦𝘬𝘶 . . .

3 ✷ È tuttɑ colpɑ miɑ...

Bakugou's pov

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Quando finalmente quei coglioni dei professori erano arrivati, Deku era a terra da un pezzo.
Io non ero riuscito a liberarmi, in realtà non riuscivo neanche a muovere un muscolo.

Il tizio fantasma si era avvicinato a me, probabilmente voleva farmi la stessa cosa che ha fatto a Deku, ma fu in quel momento che arrivarono Aizawa, No.13 e altre persone che non ho riconosciuto.

Mi hanno liberato e mi hanno fatto qualche domanda, ma io non riuscivo a parlare, ero come paralizzato.
Quando poi Aizawa si è avvicinato a Deku e ha detto quelle tre fottute parole, non ho proprio più sentito nulla.

«Credo sia morto…»

Ho abbassato lo sguardo, vedevo tutto sfocato. Credo che stessi piangendo, ma non ne sono sicuro e non me né importato più di tanto.
Deku era morto ed era solo colpa mia… se mi fossi liberato, se lo avessi ascoltato sin da subito e lo avessi preso e portato via, tutto questo non sarebbe successo.

Se fossi stato più forte tutto questo non sarebbe successo.

Al momento sono in infermeria, Recovery Girl ha voluto controllare che stessi effettivamente bene, ma mi sento come un guscio vuoto.

«Tutto okay Bakugou, sei solo molto stanco e sconvolto… ti consiglio di stenderti a letto e riposarti.»

Annuisco impercettibilmente, poi mi reco verso il dormitorio della 1-A.
Appena varco la porta tutti gli altri si girano a guardarmi. Noto con la coda dell’occhio il gruppetto di Deku; Faccia tonda ha gli occhi arrossati e non la smette di piangere, la rana è vicino a lei e cerca di consolarla ma non sembra messa molto meglio, Quattrocchi è rigido più del solito e Bastardo a metà è seduto sul divano con i capelli fra le mani.
Gli altri mi guardano con compassione e hanno tutti delle facce tristi.

Abbasso lo sguardo e mi dirigo verso la mia camera senza fiatare. Una volta arrivato mi chiudo dentro e stringo i denti.
Mollo un pugno al muro, lasciando una crepa piuttosto grande sulla superficie.

Inizio a buttare a terra tutto quello che mi capita a tiro: libri, quaderni, lampade… non m’importa. Mi blocco però quando arrivo all’action figure di All Might, che lascio sempre nascosta dietro ai libri.
La prendo in mano e la osservo, me l’aveva regalata Deku quando ancora eravamo due poppanti. Non lo avrei mai ammesso a nessuno, ma è un oggetto molto prezioso per me.

Altre lacrime solcano le mie guance, andando a finire sulla statuetta.
Mi accascio sul letto, stringendo a me l’unica cosa che ho di lui.

«È tutta colpa mia…»