~7~

162 23 3
                                    

Arisa scattò in piedi. Aveva appena saputo tutto. Non poteva stare con le mani in mano. E neanche Liria. Nonostante si fossero dette a vicenda di non fare cose avventate, entrambe avevano già progettato qualche cazzata. Caleb, invece, cercava un piano decente per levare l'anello alla sorella senza dover sacrificare vite umane. O almeno, non troppe. Purtroppo doveva ammettere di aver bisogno di aiuto. Aiuto da parte di un fastidioso regista.

Liria sapeva dove trovare Marty. La conosceva. E infatti la trovò. Era nel bosco, su un albero. Si allenava. Vederla così la distruggeva. Avrebbe fatto di tutto per farla tornare in se. Le si parò di fronte, determinata.
«Pff. Cosa vuoi?»
«La mia migliore amica»
«Lei non esista più. Ora c'è una Martina Stonewall migliore»
«Migliore dove?»
«In tutto. Più forte, determinante, stronza»
«La Martina di prima era meglio»
«Certo, come no»
Il commento ironico della castana fece solo innervosire la bionda.
«È vero! Era più dolce, simpatica, gentile, speciale... Ed era decisamente più forte»
«Tsk. Pensala come ti pare. Ma ora ho rispetto, ho potere. Tutti mi temono, e cazzo se mi piace!»
«Ma ti senti?! Sembri Dark!»
«Io sono una Dark!»
«Non è vero!»
«Si Liria, è vero! Sono sua figlia, sono come lui. È inutile nasconderlo. Amo uccidere, amo il potere, amo distruggere chi osa mettersi contro di me. Sono una Dark e sai cosa? Inizio ad esserne fiera»
Detto questo, Martina provò ad andarsene. Non ci riuscì. Iniziò a sentire un calore dolce e familiare che la faceva star bene e che la faceva sentire fortissima. Liria le aveva prese il polso per bloccarla. Da quanto non aveva contatto fisico con la migliore amica? Da quanto non l'abbracciava? Da quanto non si lasciava accarezzare i capelli dopo aver messo il broncio per una battuta sull'altezza? Da quanto non si sentiva amata come quando passava le giornate con lei, Arisa e Caleb? Si impanicò. Non doveva pensarci. Non doveva avere ripensamenti.
«Ti voglio bene Marty, lo sai! E te ne vorrò sempre. Non hai bisogno di quella stupida pietra. Non sei una Dark. Voglio aiutarti...»
Di scatto la castana strattonò il polso.
«Lontana! Devi starmi fottutamente lontana! Non puoi aiutarmi, cazzo! Smettila!»
Aveva paura. Non doveva essere titubante. Doveva essere certa di tutto. Il dubbio è segno di debolezza, no?
«Sei la mia migliore amica Marty, okay? È ovvio che proverò ad aiutarti sempre, anche quando sarà inutile! Non puoi chiedermi di smetterla, perché tu saresti la prima a non mollare la presa con me. Non hai mai mollato, ora sono io a non lasciarti»
Martina indietreggiò di qualche passo, poi fuggì. Liria provò a seguirla ma fu inutile. Però l'aveva smossa. Questo le dava speranza.

Double FaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora