Contro Tutti || Min Yoongi

28

«Si, mi piace molto di più questa casa» annuncia Yoongi guardandosi intorno e sedendosi finalmente sul divano.
Io lo seguo, sedendomi di fianco a lui e portandomi le ginocchia contro il petto, «anche a me piace molto, mi fa sentire meglio stare qui e non in quella topaia»
Lui gira la testa verso di me, «hey, non era così brutta, non dire così»
Io lo guardo soltanto, il mio sguardo lascia trasparire tutto il mio disaccordo e il fatto che sono consapevole che lui non la pensi realmente così.
Yoon sembra afferrare subito il concetto del mio sguardo, come ogni volta, allora alza gli occhi al cielo, «okay, forse non era proprio così bella, ma ti capisco. Io ci sono vissuto per circa due anni in un appartamento del genere, quindi non credere che tu sia l'unica»
«Oh, non lo credo,» dico,  «ma ciò non significa che sia una bella casa»
«A me non fa molta differenza, se non per una cosa»
«Che è più vicina al dormitorio e d'inverno non dovrai farti dei chilometri a piedi» tento di concludere la sua frase.
«Macché, mica è per quello. Ciò che volevo dire, è che c'è un letto matrimoniale. Finalmente dormiamo comodi»
«Giusto, anche quello» dico e ridiamo insieme.

«Bene...» comincia lui, quando il silenzio inizia a calare nell'appartamento, «che ne dici di provarlo fin da subito?»
Mi guarda, lo guardo. Ma gli sguardi sono diversi, lui ha il sorriso negli occhi, anche se lo accenna soltanto leggermente con le labbra, mentre il mio è un misto tra sconvolto, spaventato e anche un briciolo curioso. Soprattutto sconvolto.

«Non vedo l'ora di dormire abbracciato a te»
«Ah..»
«Hey, cosa pensavi, pervertita!» ride lui, «però, se ci tieni..» dice mentre mi mette una mano sulla coscia.
«Cosa.. Ma sei pazzo? Si, devi essere impazzito», mi alzo.
«Han, scherzavo dai, ora calmati»
Io faccio un respiro profondo, «litigo un po' troppo spesso in questi giorni»
«Minlee?»
Scuoto la testa, «Jiwoo»
«Uh, quindi è peggio del previsto»
«No, nulla di grave, abbiamo risolto meno di un minuto dopo. Però abbiamo litigato, proprio come con te»
«Ah, stavamo litigando?»
«Uhm non lo so, forse?»
«Non credo, è durata troppo poco»

Dopo qualche secondo di silenzio, sono io a parlare, «è stata una conversazione, o litigio, molto strano»
«Già, vorrei che le liti fossero sempre così» dice probabilmente pensando a tutte le liti che ha avuto e che avrà un questo periodo con i suoi coinquilini.