"Dietro la persona"

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Sto aspettando che Hoseok termini la live,che pigi quello stupido tasto e segni la separazione di due mondi. Quello che tutti conoscono e quello che nessuno mai si aspetterebbe. È il suo compleanno,gli ho fatto gli auguri almeno una trentina di volte,sentendomi rispondere sempre alla stessa maniera fredda e concisa. Ho rischiato nella live,ho fatto lo stronzo:

"Ultimamente glielo ripeto spesso,ti amo hyung"

Gli si sono rizzati i capelli in testa. Ha risposto comicamente,dando tutta colpa alla sua fama,ma in quel momento deve avermi voluto morto. Mentre io avrei voluto solo baciarlo,lanciare quel dannato telefono,che non è altro che un insieme di regole e strazi e denudarlo,per fare mia la sua pelle. So che me la farà scontare,so che è permaloso,ma non ne posso piú. Perfino i membri quando gli abbiamo raccontato nei nostri sentimenti,durante il viaggio ad inizio anno,hanno cominciato ad aver paura delle nostre gesta. Pur stronzo e determinato che sia,capisco le loro preoccupazioni e ho accolto i loro consigli. Non abbiamo speso cinque anni di lavoro per farci sfuggire tutto di mano,purtroppo. Siamo arrivati ad un punto che nemmeno ci immaginavamo,sarebbe un suicidio tirare fuori certi argomenti. I nostri amici,i nostri genitori. Molti ci ripudierebbero, soprattutto quest'ultimi. Nonostante io sappia che l'essere gay è una cosa normale,ben conficcata dentro di me,la sensazione di inadeguatezza torna a riaffiorare appena mi immagino di comunicarlo ai miei. Non sono i tipi. Sono le vecchie generazioni coreane che ignorano la cosa,facendo fnta che non esista e invece...

"Adesso andró a farmi una doccia" Certo e io sono spiderman. Non avrà nemmeno il tempo di contare fino a trenta. Vado a prendere il suo regalo e mi do una sistemata. I miei capelli non ne vogliono sapere di stare giù perfettamente ordinati. Secchi e sfibrati stanno tirando le cuoia. Dovranno superare un altro passaggio di colore prima di riposarsi con una tinta nera. Ormai il danno è stato fatto e dovró sopportare. Il nostro Comeback non è poi cosí lontano.

Hoseok manda i saluti finali e chiude la live. Finalmente. Esco dalla mia stanza saltellando. Cercheró di fare come sempre,metterò tutti i problemi da parte e vivrò quei pochi attimi di libertà come un dannato. Davanti alla porta di Hoseok,busso per educazione,potrei entrare direttamente,visto che la porta è ancora aperta,ma voglio essere sicuro che voglia la mia presenza.

"Entra" Cosí faccio. Lo ritrovo occupato a riordinare il disastro che abbiamo fatto poco fa,per un istante il suo letto ha rischiato di essere distrutto. Il materasso ha rischiato volare via. Poggio la scatolina sul tavolo e lui mi da una occhiata di sfuggita. Segno che qualcosa sta ribollendo nella sua piccola testolina. Il bicchiere di vino è ancora sul tavolo,mezzo pieno,ne approfitto per dare un'altra sorsata. Assaggio nuovamente il sapore aspro continuando a preferire il vino bianco,il vino rosso mi sembra troppo chiuso,spento.

"C'era la necessità di dire certe cose?" Il ragazzo sbuca accanto a me,rubandomi di mano il bicchiere.

"Non sono parole pericolose. Vere,ma innocenti. Qualcosa che un Dongsaeng direbbe tranquillamente al suo Hyung" Prende un piccolo sorso,lasciando che il vino accarezzi le sue labbra. Poi le assottiglia gustandosi il sapore dell'alcol. I suoi occhi sono stanchi,i concerti lo stanno prosciugando di tutte le sue energie. Diventa un'anima esagitata sul palco,balla e scherza. Consuma tutto se stesso,lasciando poi che Jung Hoseok rimetta insieme i pezzi che J-hope dona alle Army. Il fatto di essere la speranza a volte lo trascina troppo. Fa un piccolo sforzo e mi sorride. Quanto amo quel sorriso storto,che nasconde la forma a cuore.

"Non dovresti tirare la corda,l'agenzia non vuole" Sospira,guardando la scatolina che ho poggiato sul tavolo. Fa finta di non aver visto. È inutile che faccia finta di niente.

"È tua" Si mette a sedere e lo avvicino a me,tirandolo per i pantaloni. Sono piú vicino di quanto dovrei,ma a lui non importa. Adesso non ci sono riflettori o telecamere. Siamo solo noi. Scuote la testa e tentenna prima di prendere il pacchettino. Si intuisce subito di cosa si tratta,con i continui viaggi,i programmi e le prove,non ho avuto molto tempo per cercare altro. Il nome della gioielleria è stampato sulla carta regalo. Non ci vuole di certo un genio a capire.

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