Capitolo 1

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Sono le 7:30, la sveglia inizia a suonare imperterrita e la voglia di alzarsi dal letto e sorbire 5 maledette ore noiose di scuola non ce n'è nemmeno un po'.

Mi chiamo Elizabeth Collins, ho 16 anni e da come avete appena letto, la scuola non è il mio "passatempo" preferito.. cioè, non si trova nemmeno infondo alla lista delle cose che mi piace fare. Eh no, non è proprio il mio forte!

La sveglia squilla ancora, con quel suono assordate e insopportabile. È la cosa che odio di più, dopo la scuola, ovviamente! Mi infastidisce il fatto di essere svegliata tutti i santi giorni.. e poi quando suona senza fermarsi un attimo ti opprime.. nel senso, mhh, come posso spiegare..ah ecco,ti mette l'ansia addosso.

Scaglio a terra quell'oggetto mettalico petulante, se si può definire cosi,e quando smette tiro un profondo respiro di sollievo.

Sposto le coperte appogiate sul mio corpo,e prima di alzarmi accendo il mio Samsung Galaxy S2 plus bianco e sottile,che anche se ha ricevuto varie botte,non ha tanti graffi.

Decido di alzarmi dal letto e subito,dopo aver infilato le mie morbide e calde ciabattine rosa e blu, mi dirigo nel bagno per lavarmi.

Apro l'acqua calda della doccia e la faccio scorrere mentre mi svesto;il tempo di insaponarmi e sciaquare via il sapone dal mio corpo ed esco avvolgendomi in un asciugamano.

Sto per uscire dal bagno quando la porta si blocca e il mio piccolo mignolo va a sbatterci sopra.

"Merda" imprecai. Tutti si lamentano del "dolore" che sentono quando gli viene infilato l'ago nel braccio, o quando si riceve uno schiaffo dietro la nuca...ma non avete mai provato un dolore pazzesco quando il tuo mignolo piccolo e indifeso viene colpito bruscamente per sbaglio? Dio questo si che fa male!

Quando il dolore inizia a calmarsi afferro dei vestiti nel mio armadio dentro camera mia, ovvero una maglia nera e bianca della Converse, un paio di jeans a vita alta e moooolto aderenti e delle converse sempre nere con la zeppa: più o meno con queste scarpe sono alta sette centimetri in più.

Infilo questi vestiti velocemente, sistemo i capelli biondi e ricci lasciandoli sciolti e morbidi sulle spalle;afferro la borsa con i trucchi e passo più volte il mascara nero sulle ciglia sopra e sotto e spruzzo un pò di Chanel n°5 sul collo.

Scendo giù, attraverso il salotto e entro in cucina per fare colazione. Incontro mia madre appoggiata alla finestra mentre beve una tazza di The caldo.

"Ciao Ma'" la saluto addentando un biscotto integrale al miele e bevendo un sorso di The dal mio bicchiere.

"Ciao tesoro, buona giornata!" Mi risponde posando sulla mia guancia un leggero bacio per poi sparire nel bagno.

Finisco di bere la sostanza giallastra e prendendo la mia borsa esco di casa. È inverno e qui a Londra piove quasi sempre e il vento freddo non manca mai.

Mi sono trasferita qua a Londra, precisamente a Bradford più o meno due mesi fa, quando purtroppo è venuto a mancare mio padre. Da quel giorno mia madre è cambiata:lavora sempre per mantenere la famiglia, composta anche da mio fratello Luke più grande di me di tre anni e mia sorella Gemma che ha 15 anni.

Mia madre non è come prima , vivace, allegra , gioiosa, ora invece è triste, parla poco e come ho detto appunto prima sta sempre a lavoro,da quando esce alle 7:00 di mattina fino alle 23:00,come dottoressa in un ospedale molto lontano da qui.

La scuola non è tanto distante da casa mia, ci vogliono solo 10 minuti e anche meno per arrivarci a piedi.

Frequento il secondo superiore...di nuovo. Sono stata bocciata nella vecchia scuola, in Italia e venuta qua dovevo riprendere il programma per non essere bocciata;si, certo, dovevo, riprendere. In queste settimane, ovvero da quando sono arrivata qua non dedico tutto il mio tempo allo studio, cioè non lo dedico proprio.

I need you     ~Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora