-Elena siamo arrivati in aeroporto- mi risveglia mio padre da i mille pensieri che affollano la mia mente,gli rivolgo un leggero sorriso e scendo dalla macchina
La grande scritta "Aereoporto New York"è davanti a me,segno che sto cambiando definitivamente vita,ci incamminiamo all'interno dell'aeroporto e prendiamo finalmente questo aereo,papà mi tiene la mano durante tutto il volo,come per dirmi "sono qui,sarò sempre qui".
Appoggio la fronte al finestrino e chiudo gli occhi.
-Elena-sento una voce soffusa,apro gli occhi e vedo la faccia di mio padre divertita anche se non capisco perché.
Mugolò qualcosa di incomprensibile anche a me stessa e mi alzo dal sedile.
Apro la fotocamera del telefono e non so se ridere o piangere,i capelli tutti arruffati,mascara colato tipo panda e il gloss sbavato
-Papà non mi potevi dire prima che sembravo uscita da una grotta di cavernicoli-urlo mentre stiamo raggiungendo il taxi,mio padre ride beatamente,mi chiedo cosa si ride,non è lui quello che ha girato tutto l'aeroporto con la faccia da struzzo
Saliti sul taxi mi do una sistemata.
In pochi minuti arriviamo davanti al college dove dovrò stare per tutto l'anno.
-Papà sai che verrò a trovarti appena mi è possibile-dico con il broncio e gli occhi lucidi
-Lo so Elena,dai ora ti accompagno fino alla tua camera-dice evitando i miei occhi,ma so già che anche lui si sta commuovendo,infondo come può non farlo,la sua unica figlia sta andando lontano da lui,mi mancherà tutto questo tempo,ma se voglio crescere e non pensare più a tutti quei ricordi dolorosi devo riuscire anche a cavarmela da sola.
Papà mi aiuta a prendere le valigie ed entriamo in questo immenso college.
Appena entriamo veniamo accolti da un ragazzo che fa volantinaggio e per parlare usa il megafono,mi chiedo io ma cosa usi il megafono di prima mattina,se continua glielo metto in un brutto posto.
Ma tralasciando questi pensieri ci sono tantissime ragazze che stanno leggendo,ragazzi che tra poco giocano a rugby,ma andate a dormire piuttosto.
Ci rechiamo nella segreteria per chiedere della stanza
-Buongiorno,posso esserle utile-mi domanda la segretaria,una donna non molto anziana,con dei capelli rossicci e qualche lentiggine sul volto,è veramente una donna graziosa.
-oh si buongiorno,mi chiamo Elena prescott e sono qui per completare i miei studi,volevo sapere in che stanza posso recarmi-chiedo con gentilezza,lei mi sorride e annuisce
-Allora tesoro la tua stanza è la 136,la tua compagna è già nella stanza,divertiti qui-mi sorride gentilmente e ricambio il sorriso.
-Papà la stanza è la 136,non c'è bisogno che mi accompagni-dico con tono dolce
-Sicura e se ti perdi-mi domanda mio padre con gli occhi sgranati
-No ti accompagno non si sa mai ti dovessero rapire o se ti importunassero non posso permetterlo-mi dice raccogliendo con fretta le mie valigie per accompagnarmi
-Papà-quasi grido,lui si volta verso di me con gli occhi impauriti
-Papà non mi perderò e nessuno mi importunerà capisco che è difficile per te ma devi fidarti di me sempre-gli dico gentilmente e sorridendo,lui in cambio annuisce
-Hai ragione tesoro mio mi dispiace di averti messo ansia-viene da me e mi abbraccia
-Non ti preoccupare-dico a mia volta,gli do un bacio sulla guancia e ci stacchiamo prendo le mie valigie e vado al piano di sopra.
Il piano di sotto in confronto è il posto più calmo del college,tra questo corridoio manca un campo da calcio ed è fatta,cerco di non dare nell'occhio e continuo a vedere i numeri sulle porte
-36 38-ripeto a bassa voce tutti i numeri che vedo
-58 60- non faccio in tempo a finire che sono scaraventata a terra con un peso enorme sul corpo,non riesco a muovermi per quanto è pesante,solo poco dopo mi accorgo che è una persona,mi sento più leggera segno che si è alzato dal mio corpo ormai spiaccicato al suolo,mi dovranno raccogliere con un cucchiaino,ma per fortuna riesco ad alzarmi da sola.
Un po' frastornata guardò il ragazzo che mi è venuto addosso,però,ha una canottiera nera che mette in evidenza il suo fisico palestrato e le sue braccia tatuate,anche il suo collo è pieno di tatuaggi e indossa dei jeans attillati neri che mettono in risalto le sue gambe toniche,i suoi occhi sono coperti da gli occhiali da sole neri,mentre i suoi capelli sono sul biondo cenere e porta un ciuffo di lato con qualche ciocca ribelle che scende verso gli occhi,peccato che si sia alzato da me,non mi sarebbe dispiaciuto averlo spiaccicato su di me.
-ma che cazzo fai coglione- grido con troppa poca credibilità,lui mi guarda dalla testa ai piedi ridendo
-scusa stellina,la prossima volta starò su di te in situazioni migliori-ammicca e va via
Cosa hanno appena sentito le mie orecchie,ma chi si crede questo,eh no nessuno mi tratta così,ma siccome sono troppo stanca anche solo per parlare cerco la mia stanza e lascio perdere questi squilibrato mentale.
-136-quasi urlo dalla gioia,apro con una delicatezza che un elefante levati proprio.
Quasi non mi metto a vomitare vedendo la mia cosiddetta compagna di stanza quasi riprodursi sul suo letto,forse avrei dovuto bussare
Mi schiarisco la voce e a quanto nota la mia presenza scaccia un urletto che manco ariana grande
-Oh mio dio-urla e il ragazzo accanto a lei se la ride di gusto,bah lasciamo perdere
-Emh no tranquilla colpa mia che non ho bussato-dico abbassando lo sguardo
-No non ti scusare mi dispiace tantissimo-dice lei buttando al tempo stesso dalla finestra il ragazzo,spero non si sia fatto troppo male anche se siamo al primo piano
Aspetto che lei si rimetta la maglia e mi presento
-Comunque piacere Elena Prescott sono la tua compagna di stanza-mi presento porgendole la mano
-Piacere mio Elena io sono Stella e scusa ancora-mi dice con un lieve sorriso
-Tranquilla stella veramente-non la guardò negli occhi sennò scoppierei a ridere
-Sei di questo posto o di un'altra città-mi chiede mentre sistemo le mie cose
-No mi sono trasferita da Los Angeles-dico gentilmente
-Oh e perché se posso chiedere- mi dice,sapevo l'avrebbe chiesto.
-Preferisco allinearmi per un po' tutto qui-dico sperando abbia capito che non voglio parlarne a quanto pare si visto che annuisce solo
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CIAO RAGAZZI SPERO CHE MANO A MANO CHE LEGGERETE VI PIACCIA QUESTA STORIA,IL PROSSIMO CAPITOLO LO PUBBLICHERÒ SABATO PROSSIMO UN BACIONEEEE❤️❤️
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Drug
RomanceElena,una ragazza di 17 anni,con un passato difficile alle spalle e gli occhi da combattente,timida,forte e ingenua Logan il popolare della scuola,determinato e irascibile,ormai con un'anima tormentata,Elena sarà capace di fargli vedere la luce dopo...