Capitolo 12

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Logan:
Guardo fuori dal finestrino,la città che scorre veloce,un po' come la maggior parte della mia vita,tutto quello che desidero ora è cambiare,fare finta che tutto quello che ho passato non esista,per me sarà tutto nuovo.

-pronto-rispondo al telefono,abbastanza serio visto che è un numero sconosciuto e di solito piace molto alle persone farmi scherzi telefonici.
-è così che si risponde ad una ragazza-ride mia sorella dall'altra parte del telefono.
Non posso fare a meno che sorridere,mi manca vederla qui.
Grazie a lei ho sempre avuto qualcuno da cui tornare,ho sempre avuto una persona che potevo chiamare a qualsiasi ora e che sarebbe riuscita a calmarmi tirando fuori la forza che serve a me persino in questi momenti in cui forza non sentì di averne.
Anche se è lontano l'ho sempre sentita vicino,non mi ha fatto mai sentire solo anche in una città più grande di me e neanche dentro una paura più grande di me.
Anche chi non la conosce,la conosce attraverso i miei racconti,che tutte le persone mi guardano e senza volerlo guardano anche lei,perché ho sempre il suo cuore nel mio petto,anche quando sembra che il mio cuore non ci sia più.
-mi manchi-dico di getto,dall'altra parte del telefono non c'è alcun suono,solamente il suo respiro affannato dalle ultime mie parole.
-mi manchi anche tu,davvero tanto-mi mancava sentirglielo dire,è così bello sentirsi amato da qualcuno,nessuna sarà mai paragonabile a mia sorella.
-sei uscito da tutti i tuoi giri-si fa seria e mi domanda con curiosita mista a preoccupazione.
-si Jasmine,tranquilla-

Dopo aver passato abbastanza tempo al telefono la congedo dopo che il tassista mi avverte di essere arrivato a destinazione.
Uscito dall'auto vengo coperto dall'ombra di questo enorme palazzo fatto di mattoni marroni.
Non è un quartiere di lusso,ma è l'unica cosa che sono riuscito a permettermi.
Senza soffermarmi troppo sull'aspetto dell'appartamento varco il portone,prendo l'ascensore per arrivare al sesto piano e cerco la porta.
Una volta trovata mi accoglie una cucina graziosa,fatta in marmo bianco,sulla sinistra un salone non troppo grande costituito da un divano color cenere e davanti un piccolo tavolino in vetro,un'enorme vetrata da una bellissima visuale del quartiere.
Devo dire che questa prima parte della casa non mi dispiace.
Nel frattempo prendo le mie cose e le posiziono temporaneamente nel salone mentre penso a cosa mangiare.
Credo che ordinerò una pizza,non c'è niente in casa e se aspetto altro tempo rischio di svenire.
Ordinerò la mia solita pizza funghi e mozzarella che prendo da quando sono piccolo.

Mentre mangio la mia buonissima pizza sul divano che devo dire è molto comodo,guardò il mio profilo Instagram e trovo un post che attira particolarmente la mia attenzione,sono le solite frasi sulla vita,che alcune persone potranno risultare ridicole e inutili,ma secondo me fanno riflettere,sono frasi che dicono verità su ciò che facciamo nella vita.
Molte persone trovano ridicolo che qualcuno esprima un proprio pensiero.
Quello che penso io?
Per esempio che il vero problema non sia l'amore,ma le persone.
Penso che adesso il problema non sia non saper amare,ma non sapere cosa sia il rispetto.
Non pensare a niente tranne che a se stessi e devo ammetterlo,questo lo faccio sempre,ma perché mi hanno dato dimostrazioni che non serve più preoccuparsi degli altri,ma solo di te stesso,l'unico di cui potrai mai fidarti.
Quando le persone soffrono fanno le vittime,si disperano e dicono "tu riesci a crederci che faccia così schifo il mondo".
Io non sono così,io non mi sono mai dato per vinto,ho sempre cercato di andare avanti,anche se ho fatto degli sbagli ho sempre cercato di risolverli.Non appena hanno il coltello dalla parte del manico,ci vanno giù pesante.
Perché è così che va il mondo,fanno tutti schifo tranne te,fino a che non hai la possibilità di fare schifo anche tu.






Mi scuso se questo capitolo è davvero corto ma questo weekend non posso pubblicare quindi ne ho fatto uno più corto❤️

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