Sei

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Lo sbattere frenetico di un pugno sulla porta mi fa svegliare nervosamente. Mi alzo di scatto con il busto e quando vedo che Shane si è addormentato fin troppo vicino per i miei gusti gli do una forte spinta facendolo cadere per terra, cosa che non turba il suo sonno visto che continua a dormire.

La persona dall'altra parte della porta non ha intenzione di smettere di bussare e visto le poche ore avute a disposizione per riposarmi mi ritrovo estremamente stressata. Mi incammino furiosa verso la porta e quando la spalanco, di colpo vorrei essere inghiottita da una voragine e sparire nel nulla.

Davanti ho Megan con ancora il pugno in aria e una faccia che oscilla tra lo sconvolto e il sorpreso. Guarda me, poi guarda lui che giace inerme per terra e infine torna a me.

Non ho voglia sinceramente di accollarmi tutte le domande che sicuramente si stanno creando ora nel suo cervello.

Sono distrutta per il sonno arretrato e l'unica cosa che in questo momento accetto è una calda e rilassante doccia.

«Ma tu..» prova a dirmi ma la blocco subito con un dito alzato.

Torno velocemente dentro e afferro il mio cellulare con le mie cose. Poi la sorpasso senza nemmeno guardarla.

«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Ci vediamo dopo» e tra uno sbadiglio e l'altro mi incammino verso la mia camera, con l'umore sotto zero.

Una volta lavata e preparata esco dalla stanza e mi guardo dallo specchietto che ho tirato fuori dalla borsa per controllare se le occhiaie si sono un po' nascoste dal fondotinta, ma evidentemente dovrò cambiare marca di trucchi perché sinceramente sembro uno zombie. Sospiro e prendo il cellulare per controllare se mi sono arrivati messaggi visto che devo fare ancora tutta la strada per arrivare al bar dove mi aspetta Lacey.

Come mi aspettavo, trovo scritto il buongiorno da parte di Michael e mi limito a rispondergli uguale. Dovrò sicuramente tralasciare la parte di questa notte quando lo sentirò più avanti perché non sono sicura di quanto possa esserne felice una volta saputo.

Solo a pensare che lui faccia lo stesso con qualcuna della sua università mi viene la pelle d'oca, non so che m'abbia detto la testa sinceramente. E' che l'ho visto cosi disperato, nel suo essere alticcio non ci ho visto nessuna malizia ma solo una vera e propria preghiera di compagnia. Rimetto il cellulare in borsa ed entro nel bar.

Dopo diversi passi ecco che la vedo seduta ad un tavolo infondo, in compagnia proprio di Shane e Megan. Quest'ultima mi guarda come se nulla fosse e immagino che il suo amico gli abbia raccontato come sono effettivamente andate le cose. Faccio un cenno con la mano verso di loro e mi siedo.

«Buongiorno» dico.

«Buongiorno» mi rispondono in coro.

Shane sembra essere un tantino a disagio nel guardarmi negli occhi, ho la vaga idea che se ieri fosse stato un minimo lucido non mi avrebbe mai chiesto di rimanere. Comunque decido di assecondarlo e quindi faccio finta che non sia successo niente.

«Senti, venerdi pomeriggio dovrai accompagnarmi in un posto» mi fa Lacey con gli occhi che luccicano per l'eccitazione.

«Se sei libera puoi venire anche tu, cosi poi ci fermiamo in qualche bar» gli dice poi a Megan.

«Uh.. si dovrei esserci» gli risponde.

«Dove dovrei accompagnarti?» gli domando una volta aver chiesto un caffè alla cameriera.

Poi do attenzione a Shane che sta messaggiando al cellulare.

«E tu invece che ci fai qui con noi?» gli chiedo infatti.

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