Nove

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Eric

Tre ore sono bastate solamente per dissovere l'alcol assorbito dal mio corpo. Ho cosi sonno che mi sembra di ritrovarmi ancora in stato di dormiveglia. Più dormi che veglia. Sono distrutto.

Afferro senza troppa delicatezza la sveglia e la spengo con ancora gli occhi chiusi. La camera è invasa dal buio, le tende riescono pienamente nel loro lavoro impedendo ai raggi del sole di arrivare a me.

Mi alzo con il busto e stropiccio gli occhi con le mani a pugno.

Questa mattina devo incontrarmi con papà e uno dei suoi soci. Non voglio rientrare minimamente nella sua carriera e/o diventarne l'erede, sarò un architetto a tutti gli effetti e in piena autonomia! Però il suo socio porterà con sé la figlia, e come ogni volta da dieci anni a questa parte sono obbligato a presentarmi di conseguenza.

Io la vedo solo come un inutile rottura di coglioni. Se fosse possibile, inserirei una clausola tra le leggi in cui si permette la libera denuncia per la quiete pubblica e inserirci questa opzione.

Io inserirei anche una clausola con il tuo nome..

Che cosa? Semmai la gente dovrebbe ringraziare per avere la possiblità di conoscermi.

Il problema infatti è dopo averti conosciuto!

Ma non dovresti essere dalla mia parte?

Sai a cosa serve la coscienza..vero?

Sposto le coperte e mi tiro su, stiracchio il corpo e accompagno il movimento con un mugolio.

Appena alzo lo sguardo mi ritrovo a puntare gli occhi verso la chitarra, poggiata nuovamente al chiodo.

Se ripenso a come sono stato bene ieri notte con Caroline.. mi vengono i brividi. Non volevo risuonare la chitarra. Non avrei più voluto..

E poi quando Shane mi ha colto in flagrante a suonare.. avrei voluto sparire letteralmente. Divenire fango al suolo, un moscerino minuscolo, un cazzo di niente.

Come ho potuto suonare insieme a lei?

Era una cosa che avrei dovuto tenere solo come ricordo..

Però poi penso a come Caroline sorrideva, come portava i suoi capelli dietro l'orecchio e contorceva le dita mentre si impegnava nelle note più acute. Ieri notte splendeva ai miei occhi. Era semplicemente.. bellissima.

E se non fosse per un ingordo ricordo che mi obbliga inconsciamente a tenere alto quel chiodo sul muro, avrei voluto ripetere la scena altre mille volte. Ho una voglia matta di rifarlo che.. che mi prudono le mani!

Ok, mi è mancato sentire quell'adrenalina sui polpastrelli delle mie mani.

E poi lei... non lo so, mi ha emozionato.

E' brava, è dolce, sensuale, ironica..può una ragazza cantare senza troppo impegno e trasmettere cosi tante cose?

Non credevo fosse così piacevole essere in sua compagnia. I primi momenti dopo averla conosciuta la stuzzicavo di proposito, perché si vedeva lontano un miglio il pizzico di permalosità che invadeva il suo carattere. Però giuro, mai avrei pensato che la ragazza ghiacciolo potesse avere una risata tanto..calorosa.

Appena ero rientrato in casa, ho udito subito il suo canto.

Mi ha trascinato come la corrente. Attratto come una falena con la luce, ed io non ho resistito per niente.

C'era solo una persona che cantando riusciva a trasmettermi emozioni forti, ed è la stessa per cui ho imposto di mettere quel cazzo di chiodo.

Sono una merda.

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