-Nel caso non vipiaccia la scena del vostro personaggio o per qualsiasi altra cosainformatemi subito così che possa modificarla.
-Personaggi presenti: Mask, Crazy Artist (Mi dispiace siate nell'ultima parte ma i vostri personaggi sono quelli con le scene più lunghe e avrebbe fatto solo altro casino inserirli in altri capitoli)
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Nessuno dei due fece un piega quando la testa della donna cadde al suolo,seguita subito dopo dal resto del corpo. Hoodie, fermo poco distante da Mask, osservava apparentemente disinteressato qualsiasi mossa la ragazza facesse.
Si avvicinò incuriosito solo quando la vide togliersi la maschera per iniziare a disegnarci sopra.
L'oggetto, prima completamente bianco e senza alcuna particolare caratteristica, iniziò a deformarsi e cambiare colore.Il viso, fin troppo simile, della donna ormai morta era rappresentato sull'oggetto, il quale venne indossato subito dopo.
A questo punto la ragazza lasciò il salotto, arrivando nel corridoio e raggiungendo con tranquillità le scale. Si muoveva per la casa come se fosse sua.
Arrivati al piano superiore, si diresse direttamente verso la penultima stanza.
Si appoggiò alla porta, in ascolto, prendendo allo stesso tempo il cellulare dalla comoda tasca del suo vestito.
Sotto lo sguardo confuso del proxy, Mask bussò leggermente sulla porta. Con una mano impegnata a reggere i capelli la aprì, affacciandosi quel poco che bastava per mostrare unicamente il volto. Allo stesso tempo premette qualcosa sullo schermo.
"Lucy, puoi venire a darmi una mano?" La voce risultava incredibilmente poco robotica nonostante fosse una registrazione. Socchiuse poi la porta, sfruttando l'ombra nel corridoio per nascondersi.
Una giovane ragazza uscì dalla stanza, sbuffando.
Mosse di poco lo sguardo, stranita dall'assenza della madre.
Aprì bocca, senza il tempo di lasciar uscire neanche unsussurro.
"Posso disegnarti un sorriso con questo pennarello rosso?" Il sangue schizzò sulla maschera, ora ritornata pallida.
Allontanandosi dalla casa, Hoodie si ritrovò perso tra i suoi stessi pensieri. Questa ragazza aveva un futuro, ne era certo.Nessuna esitazione durante l'omicidio. Perfetto autocontrollo durante l'inganno. Conoscenza delle vittime e delle strutture. Tutti ottimi requisiti per una creepypasta. O magari una proxy.Si separarono dagli altri poco prima della fine del bosco, continuando a camminare al buio tra gli alberi. Eyeless Jack riusciva a malapena a distinguere la ragazza davanti a lui, e se non fosse per le luci distanti della città si sarebbe già perso da tempo. Nonostante si fosse tolto anche la maschera per cercare di vedere meglio capì che Crazy Artist si era fermata solo quando gli andò contro.
Si scusò ma venne ignorato.
Alzò lo sguardo dalla ragazza poco più bassa di lui e notò poco una piccola casetta poco distante da loro. La bassa illuminazione faceva risaltare ancora di più la luce proveniente dalle finestre.
Anche se maledendo ogni rumore provocato dal calpestare le foglie secche, si ritrovarono velocemente vicino alla finestra, fortunatamente aperta.
"Cosa?" La confusione era evidente sul suo volto
"Mi hai sentito, devi entrare da qui e nasconderti dietro il divano nella parete opposta" Bene, non stava scherzando.
Diede una rapida occhiata dalla finestra, assicurandosi di essere solo, per poi entrare nella casa e scivolando tra il divano e la parete. Era stretto si, ma almeno aveva una buona visuale dell'entrata, come gli aveva spiegato la ragazza.Stava ancora cercando di mettersi in una posizione comoda quando sentì dei rumori provenienti dalla porta, erano forti e ripetitivi e a dirla tutta sembrava che qualcuno stesse graffiando il legno.
Trattenne il respirò quando sentì qualcuno camminare per la stanza. Quello che sembrava essere un'uomo abbastanza robusto andò ad aprire leggermente la porta, lasciandola socchiusa e correndo in un'altra stanza. Quando tornò con un fucile, riaprendo la porta invece della volpe vista poco prima lo aspettava una ragazza. Non fece in tempo a mirare quando che se la ritrovò addosso. La botta presa alla testa quando colpì il pavimento fu abbastanza forte da lasciarlo stordito per pochi istanti ma la ragazza sfruttò quel tempo limitato per accoltellarlo in più punti che poteva, colpendo sopratutto quelli più dolorosi.
Jack, uscito da tempo dal nascondiglio si guardò intorno, capendo solo ora le azioni piene di rabbia della ragazza. Era difficile infatti trovare un punto senza animali impagliati, erano ovunque: sopra il camino, unica fonte di luce, nelle pareti e perfino come soprammobili. Si voltò vedendo la ragazza già fuori dalla casa, a testa bassa.
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At CrēēpyHøuse || Storia Ad OC
FanfictionNuovi aspiranti killer si trasferiscono alla creepyhouse. Litigi, nuovi amori, tradimenti e tanto divertimento; praticamente normali giornate che i vostri OC affronteranno nella casa.