Quando la direttrice li condusse verso una scalinata a spirale della torre ovest, dopo aver percorso un immenso corridoio bianco che si estendeva dritto, giunsero alle porte d'una grande aula gradinata.
Quando essa aprì la porta di legno, la grandissima aula ovale si presentava accogliente e ariosa a sua volta, avente grandi finestre rettangolari e verticali che lasciavano entrare la debole luce diurna.
Perfino i banchi avevano una forma che ricordava quella d'un anfiteatro, ed erano disposti a più livelli. Circa dieci, o forse più.
La direttrice ordinò loro di accomodarsi, e tutti presero un posto a loro scelta che non li conducesse lontani dal compagno a cui si erano affidati.
Poi si mise erta difianco alla cattedra e spiegò accuratamente lo svolgimento dei test del pre-medical, i quali si suddividevano in tre lunghi questionari, aggiungendo anche che il primo corso avrebbe avuto la durata di quattro anni. Quattro anni, preceduti poi da una specializzazione vera e propria dello studio della medicina della medesima durata.Tutti i centottanta studenti presenti avevano avuto il tempo necessario per rivedere gli argomenti trattati da suddetti questionari, sapienti che ora non avrebbero potuto sottrarsi.
Il direttore Seward fece il suo ingresso qualche istante dopo porgendo loro i suoi auguri, e insieme alla direttrice presero a consegnare banco per banco i questionari.
Non appena Rose si vide i tre fogli bianchi dinanzi, il suo stomaco si contorse e la fronte prese a sudarle.
Vi passò sopra la mano destra, impugnò la penna a sfera e prese a leggere quelle minuscole scritture.
Lo stesso fece Reyna.
Erano poco lontane l'una dall'altra, poiché un terzo studente sedeva tra di loro.
Sicché si scambiarono un'occhiata d'avvisaglia, mentre la direttrice diceva loro che avrebbero potuto avere a disposizione soltanto un'ora.Reyna prese a leggere, ma avvedutasi che aveva leggere difficoltà a comprendere bene l'idioma inglese, levò alta la mano e chiese alla direttrice che si apprestava a dirigersi nuovamente verso la cattedra: << Mi scusi. Mi scusi direttrice Smith, volevo chiederle una cosa >>.
Questa si voltò con fare cagnesco e le fece cenno di parlare.
<< La ringrazio.
Ecco, io sono di lingua straniera e ho legera dificoltà a volte nel capire. Non sempre però.Volevo chiederle se...si potrebe avere qualche aiuto per quelli come me che hanno leggere dificoltà dovute ala grammatica>>.
Per diversi secondi, mentre la direttrice Smith salive i gradini riportandosi di due livelli al di sotto di dove stava Reyna, vi fu un silenzio che pareva non ammettere contestazione alcuna.
<< E....lei si chiama? >> le domandò poi con aria di insufficienza.
<< Reyna Ruiz >> rispose la giovane seguendo lo sguardo di lei.
<< Ruiz, bene!
Da dove viene lei esattamente? >>.<< Argentina >> parlò nuovamente, ansiosa di ricevere una risposta.
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MAGNUS: The Dark Rain Vol. I - The age of fire and ice Vol. II
Fantasy" IN VERITÀ NULLA SAPPIAMO, CHÉ LA VERITÀ È NELL'ABISSO ". (Democrito) 1975. Questa è una storia che comincia come potrebbero cominciarne tante. Una storia che si rivelerà fantastica e oscura, e che rispecchia una dimensione obliata vicina al nos...