VII

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Mi risvegliai tra le braccia di Logan, ripensando alla notte passata. Quel bacio e il mio "Demone" interiore.
Subito mi ricomposi per lasciare la stanza. Avevo un lieve mal di testa e toccai leggermente le mie tempie. Logan dormiva ancora ed emise un sospiro. Rimasi lì a guardarlo per dei minuti infiniti. Sembra quasi simpatico quando dorme, quasi un  "angelo". Prima di uscire dalla porta, gli rivolsi un ultimo sguardo e andai a cercare Jean.

<<Ah eccoti!>> mi disse spostando i suoi capelli rosso fuoco dietro ad un orecchio. <<Ciao anche a te Jean>> le dissi <<stamattina ho un mal di testa tremendo>> continuai
<<anche io, ma non ne so la ragione: non abbiamo neanche bevuto!>>
<<Giusto>>
<<vieni andiamo a fare colazione può essere ci sentiremo meglio>>
<<andiamo>>
Ci incamminiamo, ed eravamo quasi arrivate quando una fitta molto forte mi trafisse le tempie. Emisi un piccolo gemito di dolore e Jean mi si avvicinò subito. <<Claw tutto bene?>> mi chiese preoccupata.
La fitta era finita ma il mal di testa era aumentato. <<S-si tutto bene è passato... >>

Ci sedemmo affianco ai nostri compagni di squadra quando Scott, salutò Jean con un bacio.
<<sapete mi sono divertita ieri>> disse ad un certo punto Ororo.
<<già anche io>> rispose Raven
<<dovremmo farlo più spesso>> aggiunse poi Hank. Scott stava per parlare ma il rumore della porta segnò l'arrivo di Logan. Si sedetre vicino a noi e dopo un lieve buongiorno inzioe a mangiare anche lui. Odorava di sigaro quindi probabilmente ne fumò uno prima di venire nella sala, il che spiega anche il suo ritardo. Lanciai un'occhiata a Jean e gli altri e sotto lo sguardo distratto di Logan ricambiarono. Subito dopo vidi tutto ruotare in torno a me. Un giramento di testa. Stavo cadendo all'indietro, mentre il mio sguardo inziava a vedere tutto nero. Nella sala c'era il panico: chi correva, chi si avvicinava... Poi con i miei sensi bassi riuscì a captare una voce che per me sembrava parlare dolcemente, mentre mi diceva di non chiudere gli occhi.
<<Claw riprenditi!>> gridava Logan mentre Strattonava le persone, ler riuscire ad avvicinarsi. Spinse via Scott che in quel momento mi aveva preso prima che cadessi. Dopo svariati minuti riuscivo a vedere più luce, poi ancora di più finché non mi ripresi. La prima cosa che vidi fu il volto di Logan, arrabbiato e preoccupato allo stesso tempo, ma nei suoi occhi riuscivo ad intravedere della paura.
Esatto paura. La stessa paura che si ha quando si capisce di star perdendo una persona. Fu quando i suoi occhi scuri incontrarono i miei a loro volta scuri, che tirò un sospiro di sollievo. Ero amcora un po confusa ma senza alcun aiuto riuscì a mettermi in piedi. Cosa diavolo era successo?! Eppure c'era qualcosa di strano. L'unica e sola volta che mi ero sentita così male fu quandi i miei genitori morirono. Una minaccia si sta avvicinando. E anche velocemente. Più di quanto pensassimo.

Nel pomeriggio

Decidemmo che la migliore cosa da fare per scaricare la tensione, fu di allenarci tutti insieme nella palestra. <<ci hai fatto prendere un colpo>> Disse ad un tratto Logan.
<<scusami se ho quasi perso i sensi>>
Risposi a denti stretti, incorporando tutto il mio odio nei suoi confronti.
<<Non ascoltarlo Claw, l'importante ora è che stai bene>>  Disse Scott lanciando un occhiataccia a Logan.
<<Grazie Scott ma non c'è  da stare tranquilli qui>> Gli dissi.
<<cosa vuoi dire?>> disse Hank
<<Dico che è tutto molto strano. Io e Jean siamo due telepati e stamattina abbiamo avuto lo stesso mal di testa e per di più stavo per perdere i sensi e sono spaventata perché l'ultima volta che è successo i miei genitori sono morti!>> dissi tutto ad un fiato, con una punta di rabbia. Riuscii subito a calmare la mia rabbia senza darne alcun segno. <<Credo che stia arrivando qualcosa. Qualcosa di potente. Qualcosa che neanche noi siamo in grado di controllare.>> dissi immersa in uno sguardo vuoto misto ad inquietudine.
<<Si credo abbia ragione, sta per arrivarti il mio destro>> disse Logan per poi colpirmi. Lo fermai in tempo.
Capii subito che era preoccupato quanto me ma non lo dava a vedere quindi il suo modo di sfogarsi era allenarsi. In fondo eravamo scesi in palestra proprio per quello quindi seguimmo tutti il suo esempio e iniziamo a combattere tra di noi.

Tutto procedeva per il meglio e ci stavamo divertendo, dopo tutto.
Persino Logan accennava a qualche risatina. Era tutto tranquillo quando un urlo, ci mise in allerta. Quella era sicuramente Dominique! Dopo uno sguardo veloce di intesa corremmo come dei fulmini in camera sua.
Raven aprí la porta e c'era Dominique attaccata al muro. Aveva gli occhi bianchi, le lacrime che le colavano sulle rosee guance, ed era agitata.
Corsi subito vicino a lei.
<<Dominique, Dominique, tranquilla!>> provai a rassicurarla.

<<calmati cosa è successo!>>
Era ancora agitata.
<<LI HO VISTI CLAW, LO HO VISTI CAPISCI?!? ERANO SPIETATI E VENIVANO A CERCARE NOI, LI HO VISTI LI HO VISTI!>> Si butto in un abbraccio lasciando cadere altre lacrime.
Solo allora capii.
Dominique aveva avuto una sua visione.

Mentre la ragazzina piangeva tra le mie braccia, guardai gli altri preoccupata e capii che dovevamo chiamare il professor Xavier.

Mentre la piccola veggente raccontava ciò che aveva visto al professore più calma rispetto a prima, parlavo con gli altri X-men.

<<Era terrorizzata povera piccola>> commentò Ororo.
<<Claw>>  Mi Chiamò Scott
<<Credo che tu abbia sul serio ragione. E credo di parlare a nome di tutti se ti dico che riusciremo a vincere questa battaglia che arriverà.>> sorrisi dopodiché ci fu un abbraccio di gruppo. Logan era appoggiato ad un muro e guardava. Non sia mai a Dio che si unisse a noi! Ma va bene così.

Arrivò la sera e tutti ormai erano nelle proprie camere. Sono preoccupata. Molto preoccupata e molto spaventata. Cosa avrà visto Dominique di così spaventoso. E soprattutto perché, chi e cosa sono e cosa vogliono da noi queste forze estranee. Ributtai i miei pensieri nella mia mente e provai ad addormentarmi ma non ci riuscii subito. Prima di cadere nelle braccia di Morfeo mi rivenne in mente lo sguardo di Logan quando stavo oer svenire. La sua preoccupazione la sua paura.

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