LEI, ME.

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Aveva il sorriso stampato sulle labbra, era uno di quei sorrisi che quando guardavi ti veniva da essere felice.
Un giorno passammo la notte assieme, io e lei; scoprii che adorava la notte, che parlava solo di notte, che si lasciava andare unicamente di notte, che lei era come la notte, pericolosa per alcuni ma spettacolare per altri.
Le chiesi di parlarmi di se ma non rispose, mi guardò negli occhi e sorrise, uno dei suoi soliti sorrisetti dolci ma pieni di malinconia e di tristezza diventata un punto di forza. Glielo si leggeva negli occhi, nonostante il suo sorriso stampato, che aveva un enorme vuoto dentro dovuto a ingiustizie e sofferenze che aveva subito da chi amava. Ma lei non parlava di sè, lei ti guardava con quel suo sorriso e si lasciava conoscere, lei si voleva far vivere.

OSSERVA, RIFLETTI, SORRIDI. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora