Giordana:
Sono quasi le 21 inoltrate, sento le urla dal mio camerino, l'alcatraz è pieno, ci sono 3000 persone lì che aspettano soltanto me... 3000 cuori che battono all'impazzata, che aspettano soltanto di sentire la mia voce.
Io sono quasi pronta, do un ultimo sguardo allo specchio e prendo un bel respiro, è sempre la stessa emozione ogni volta, mi sudano le mani, mi tremano le gambe, vorrei solo e soltanto l'abbraccio di chi riesce a calmarmi, soltanto lei... Linda.
Non finisco neanche di pensare a lei che sento bussare alla porta del mio camerino, credevo fosse Giovanni... e invece mi ritrovo lei davanti a me, in tutto il suo splendore.
"Posso"?
Mi chiede facendo sbucare sola la sua testa contornata da una chioma scura e mossa, il mio leoncino.
"Ma tu che ci fai qui?? Vieni entra"
La raggiungo prendendola per un braccio e facendola avvicinare a me, inizio a sorridere, lo faccio perchè d'improvviso mi sento tranquilla, serena... mi aveva detto che non sarebbe riuscita a venire a causa del suo lavoro... ma lei è qui, davanti a me.
"Sono qui per te, sono riuscita ad andare via un pò prima, ma te sei pronta"?
"Ora si, ora si... che sono pronta"
Mi sorride, si avvicina a me e mi lasci un bacio caldo, un bacio di cui avevo tanto bisogno.
"Dai adesso vai, aspettano tutti te..."
"Tu vieni con me vero"?
"Certo, certo che ci sarò, mi vedrai nascosta dietro al palco ma ci sarò"
"Grazie"
"Buona fortuna amore mio"
Ci prendiamo per mano e iniziamo ad incamminarci verso il retro del palco, le urla sono taglienti, mi riempiono il cuore di gioia.
Prendo un ultimo respiro, la musica parte, tra un pò mi vedranno sbucare e cantare sulle note di "chiedo di non chiedere"
Lascio la mano di Linda, prendo il microfono e mi fiondo sul palco... che serata magica ragazzi!
_______Linda:
Le lascio la mano e la vedo raggiungere il palco, muove qualche passo mentre entra cantando la sua canzone, la spio da dietro, amo osservare ogni suo minimo particolare, tutti i suoi minimi particolari che mi hanno fatta innamorare di lei...
La serata continua, sono sempre stata qui, non mi sono mossa di un millimetro, delle volte il nostro sguardo si incrociava, giusto quell'attimo per darci forza e poi il suo sguardo si volgeva a tutti loro che sono qui per lei, ma la sua anima quanto può essere bella per avere qui per lei tutte queste persone??
Io lo so, lo so dal primo giorno che ci siamo incontrate della sua grandezza, di quanto fosse speciale, di quanto amore potesse donare.
E me lo ricordo ancora il primo giorno, in nostro incontro, come se fosse ieri... ma sono passati ben quattro mesi, pochi potrebbe dire la gente, forse si... ma sono stati mesi così intensi che sembrano anni, con lei non ci si annoia mai, noi insieme siamo diventate una cosa sola, "la cosa più della sua vita" mi dice Giò ogni mattina quando ci svegliamo nello stesso letto.
Era luglio, nella settimana più caldo del mese, io... come ogni sera ero a lavorare in quel bar che da due anni mi da la possibilità di mantenermi gli studi all'università, facoltà di psicologia... il sogno di una vita, diventare psicologa.
Flashback
Milano sabato 6 luglio, ore 00:58, Black Club.
Sempre le stesse serate, sempre gli stessi movimenti, io sono sempre qui dietro al bancone a servire infinità di alcool, è tardi, sono ancora qui... sicuramente non rientrerò a casa prima delle 5, purtroppo questo lavoro mi serve e riesco a coinciderlo con l'università perchè sono qui solo la sera. C'è un momento di tranquillità, tutti sono in pista, è il momento giusto per sedermi sullo sgabello qui dietro prima che ci sia un altro accalco di gente, riposo le mie gambe per qualche minuto, alzo la testa verso l'entrata e vedo sbucare una faccia che non mi è nuova, sono sicura di conoscerla, la scruto più attentamente perché le luci mi permettano di vedere... e poi è chiaro, è lei, Giordana Angi... so poco di lei, il giusto per farmela apprezzare sia come artista che come persona, ho seguito il suo percorso ad amici e ho ascoltato la sua musica, profonda... davvero.
La vedo avvicinarsi al bancone con fare triste, quasi malinconico, un'artista non dovrebbe essere sempre con l'umore alle stelle?, tutti vorrebbero la loro vita...
Mi alzo e vado verso di lei.
"Ciao, cosa ti servo"?
Lei con lo sguardo basso inizia a parlare.
"Dammi ciò che hai di più forte, ti prego"
"Ehm... magari andiamo per gradi no? Forse tutto insieme ti fa male, che dici"?
Finalmente alza lo sguardo, credo non abbia preso bene la mia proposta...
"Scusami ma fai la barista o la psicologa, voglio soltanto qualcosa da bere, è difficile capirlo"?
Volevo soltanto cercare di aiutarla...
"in realtà studio psicologia, ma sono un essere umano, volevo solo aiutarti"
"Non voglio nessun aiuto, quindi ti prego dammi qualcosa da bere"
Non ci rinuncio e mi giro verso lo scaffale degli alcolici, vuole qualcosa di forte? Avrà solo un analcolico. Adesso vedremo...
Le preparo il cocktail, lo verso nel bicchiere e glielo servo.
"Tutto per te"
Senza neanche guardarmi inizia a berlo, è solo un miscuglio di bibite non alcoliche.
Dopo il primo sorso inizia a guardarmi.
"Ma cos'è una presa in giro questa"?
La vedo arrabbiarsi e iniziare a stringere i pugni.
"No, non è una presa in giro, vorrei solo farti capire che non c'è bisogno di gettarsi nell'alcool per superare qualcosa... e deduco dalla tua faccia quando sei entrata qui e dalla tua rabbia che sei venuta solo per dimenticare qualcosa... o qualcuno"
"E anche se fosse? Senti ho capito, andrò altrove va bene"?
Si alza, lascia una banconota sul tavolo e va via, io sposto lo sguardo dalla sedia e la vedo andare via correndo... avrà anche un'anima pura e una scrittura da favola... ma quanto può essere strana???...
Prendo la banconota e continuo il mio lavoro, continuando però sempre a pensare a questo episodio.
Verso le 5;20 mi cambio per andare via, prendo la borsa ed esco dal locale, mi avvio verso il parcheggio dove ogni sera lascio la mia macchina, quando sto per aprire la portiera dell'auto sento qualcuno dietro di me che canticchia.
Inizio ad avere paura e piano piano mi giro, vedo Giordana seduta sulle scalinate del parcheggio, con una mano mantiene la sigaretta e con l'altra una birra.
"Alla fine sei riuscita ad averla vinta"
Le dico, guardando la bibita che ha tra le mani.
"Ho solo trovato una barista che non mi ha creato problemi a darmi da bere"
Mi avvicino e mi siedo accanto a lei, ricomincia a parlare.
"Scusami comunque, non volevo aggredirti, sono solo molto incazzata"
"L'avevo capito, accetto le scuse..."
"Vuoi"? Mi offre la sua birra ed io accetto volentieri, dopo una giornata di lavoro qualcosa che mi tiri su deve esserci.
"Grazie"
"Ah ma allora anche tu bevi"?
"Solo dopo il lavoro, ma mi limito ad una birra"
"Capisco, comunque non ci siamo ancora presentate, io sono Giordana"
Mi tende la mano ed io la stringo.
"Ti conosco... io sono Linda"
"Linda... mi hai vista ad amici"?
"Si, ho seguito il tuo percorso e ho ascoltato i tuoi pezzi, complimenti... davvero"
"Grazie, vado molto fiera di ciò che scrivo"
Abbassa gli occhi e inizia a sorridere...
"Posso chiederti perchè prima eri arrabbiata"?
"So che dovrei essere la persona più felice del mondo, ma... da quando sono uscita da amici mi sono sentita catapultata in un mondo che non mi aspettavo potesse esistere, so che la mia vita è la musica, ma ho bisogno di un pò di tempo per me, ho soltanto paura... tutto qui"
"Non so cosa stai provando, ma so che ognuno ha bisogno di passare del tempo con se stessi, per trovare serenità, tutti... anche tu"
Resto a guardare i suoi occhi, grandi... perfetti..
"Grazie... adesso credo sia meglio che vada, è molto tardi... devo tornare in hotel"
"Come pensi di arrivarci"?
"Ci saranno taxi qui a milano vero"?
"In piena notte?? Forse è meglio se ti accompagni io"
"Sei sicura che non ti dispiaccia"?
"Si tranquilla, salta su"
Entriamo in macchina e con le sue indicazioni arriviamo all'hotel.
"Bene, adesso sai pure dove alloggio, mi sono fidata, posso chiederti di non raccontare niente di questa serata"?
"Si... si, certamente, stai tranquilla... è stato un piacere conoscerti"
"Anche per me, Linda... e grazie"
Prende la mia mano e me la stringe, esce dalla macchina e si incammina in hotel...
Questa si che è stata la notte più strana della mia vita...
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RomanceDomenica 6 ottobre, alcatraz di Milano, Giordana apre il suo concerto con "chiedo di non chiedere", qualcuno dietro al palco la guarda con occhi sognanti e innamorati, la sua ragazza è lì con lei... sono innamorate, ma mantengono il loro amore nasco...