PALERMO-MILANO

268 9 0
                                    

Giordana:
Voglio essere tua è uscito ieri, venerdì 11 ottobre... quasi come un secondo figlio, venuta alla luce un pó prima dei nove mesi però, è stato un album difficile da mettere insieme, ma ora che è tra le mani di tutti mi sta dando tante soddisfazione, ora iniziano gli instore, come quello di palermo che si è concluso oggi, incontro e abbraccio di nuovo tutte le persone che mi vogliono bene, che prendono aerei, treni, fanno ore di viaggio in macchina solo per darmi un abbraccio... quanto posso essere felice??
Però devo anche ammettere che sarà difficile non vedere Linda per tutto il mese, avrei tanto voluto portarla con me ma, i suoi studi e il suo lavoro non le permettono di mancare da casa per così tanto tempo... pazienza, quando potrò andare io da lei lo farò, vorrei vederla prima dell'ultimo instore che si terrà proprio a milano... vedremo cosa succederà, per il momento sono ancora a palermo, sono le 19 ed ho quasi finito il mio primo instore, vado via dalla feltrinelli piena zeppa di regali, cartelloni, poster... e chi più né ha più né metta.
Chiamo Linda appena entro in macchina e chiedo a Giovanni di abbassare il volume della radio.
Uno squillo, due squilli... Linda non risponde, stacco e decido che ci riproverò dopo.
"Puoi alzare Giovà"
"Non hai più chiamato Linda"?
"Si, ma non mi risponde, la richiamo tra poco"
"Va bene, senti noi intanto andiamo a mangiarci una cosetta"?
"Si va bene, scegli tu"
"Perfetto"
Dopo una ventina di minuti in macchina, arriviamo in una pizzeria, parcheggiamo lì vicino e scendiamo dall'auto.
Quando entriamo dentro, prendiamo i posti in un lato della sala molto più tranquillo e riservato, mi scoppia la testa, non vorrei avere la musica che mi bombardi.
Appena messi comodi, decido di richiamare Linda...
La stessa cosa di prima si ripete ed io stacco la chiamata senza aver ricevuto risposta, di solito risponde entro 10 secondi... adesso un pó inizio a preoccuparmi.
"Secondo te devo preoccuparmi"?
"Solo perchè non risponde al telefono? Dai Giordà, sarà scarico, o lei sarà occupata... vedrai che ti chiamerà lei"
Con una parte della mia mente che continua a pensare a Linda provo a mangiare qualcosa, appena entrambi concludiamo ho voglia di rintanarmi nella mia stanza d'albergo.
Ci arriviamo poco dopo, salgo in stanza, mentre apro la porta Giovanni mi ferma.
"Se hai bisogno di qualcosa basta che mi chiami ok"?
"Va bene, grazie"
Entro dentro, mi svesto di ogni indumento ed entro in doccia, pronta per starci i prossimi 10 minuti, cosa c'è di più rilassante??
Quando ho ormai soddisfatto il mio corpo di questo relax, esco ed infilo un top ed un paio di pantaloncini, mi sdraio a letto giro un po sui sociali e vedo che in un minuti i tag di Instagram si moltiplicano, quindi mi fiondo a vedere cosa succede.
Tutti riportano la mia intervista che ho tenuto a verissimo, la parte in cui, dichiaro di non essere fidanzata.
Sotto una valanga di commenti dubbiosi si fanno avanti.
"Ma non aveva detto di essere fidanzata"?
O altri come,
"Povera la ragazza che le sta vicino, sentire questo non è bello"
Altre invece esultano alla mia affermazione...
Alzo gli occhi, adesso capisco perchè Linda non mi risponde al telefono, sarà incazzata nera, so che quello che ho detto l'avrà ferita, ma mi pare di averle sempre accennato del fatto che avrei voluto tenere la nostra relazione come qualcosa di nostro, in un'intervista di qualche tempo fa avevo detto che magari poteva esserci qualcosa, senza specificare il nome... e basta, ma l'ho fatto per lei, non è abituata a quest'ambiente, spettacolare quanto perfido, sicuramente adesso non vorrà parlarmi, ma come glielo spiego che l'ho solo difesa??
Mi alzo di scatto e provo a richiamarla, imperterrita ci riprovo la seconda volta, poi la terza... e alla quarta finalmente sento la sua voce, più bassa e roca delle altre volte.
"Pronto..."
"Amore finalmente, ma che fine avevi fatto"?
"Ti rovino la piazza giusto"?
Parte subito spedita riportando le parole che io ho detto a Silvia.
"Linda, ascoltami..."
"No, non voglio ascoltarti"
"Si invece, lo sai benissimo che lo sto facendo per te"
"Per me?? Ma credi che non sia in grado di sostenere una relazione, che non sia in grado di stare al tuo fianco"
"Ne avevamo parlato, eri d'accordo sul fatto di tenere la nostra storia più intima"
"Si ero d'accordo fin quando nessuno te lo chiedesse, ma adesso la domanda era esplicita, e tu alla domanda c'è qualcuno?... hai risposto no???"
Non so come farla calmare, dovrà pur esserci un modo no?
"In questi mesi ti sono stata vicina, sempre un passo dietro di te, a mascherare, nascondere... solo perchè tu volevi proteggere la nostra storia, volevi proteggere me.... io ti ringrazio, ma voglio vivere un amore normale, senza sotterfuggi... quindi quando sarai pronta anche tu me lo dirai, ti saluto"
Mi ha staccato il telefono, senza che io le dicessi niente, stavolta credo davvero di averla delusa...
"Cazzo..."
Urlo mentre mi vesto velocemente e corro da Giovanni.
Busso alla porta e quando mi apre non gli do il tempo di parlare.
"Ho bisogno di vedere Linda, devo andare a milano"
"Cosa? Ma sei impazzita? È tardi, dove vuoi andare"?
"Ho bisogno che tu mi prenda un biglietto aereo, ti prometto che domani sarò qui, ma devo andare da lei"
"Sei pazza"
Mentre me lo dice apre già il computer e si fionda a cercare quello che gli ho chiesto, mi prenota tutto, ho il volo alle 22 e 40... arriverò a milano a notte inoltrata.
Giovanni mi accompagna all'aeroporto, ho con me solo una piccola borsa, non ci metto niente e in un attimo sono seduta sui posti assegnati.
Cerco di pensare ad un modo per farmi perdonare da Linda... e nel mentre ascolto un po di musica che adesso riesce proprio a rilassarmi.
Il tempo passa velocemente ed io non mi accorgo che sono arrivata a milano, esco dall'aeroporto, in fretta e furia mi carico su di un taxi apposto lì, gli indico la via e poco dopo mi ritrovo sotto casa di Linda.
Penso, non posso farmi trovare fuori la porta a quest'ora dai suoi genitori, quindi la chiamo, sperando mi risponda.
Dopo qualche squillo sento la sua voce, ora più incazzata.
"Che vuoi ancora a quest'ora"?
"Se ti dicessi che sono sotto casa tua"?
"Cosa?? Ma che dici"?
"Affacciati"
Stacco il telefono e vedo una luce accendersi proprio sopra di me, la vedo sbucare dal balcone.
"Scendi ti prego", le urlo piano.
Lei rientra dentro, aspetto quei pochi minuti e poi la vedo uscire dal portone di casa sua.
Mi avvicino a lei, lei in tutta risposta si allontana da me...
Andiamo bene, non mi risulterà facile farmi perdonare questa sera...

TI VORREI ADESSO💫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora