Three ☼

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Era passato una settimana da quando erano scappati, e nulla di brutto era accaduto. Tutto era grandioso! Calum aveva insegnato a Luke, e lui aveva imparato più nella settimana passata che mai aveva fatto in laboratorio.

Parlava in modo più fluente, riusciva a leggere alcune parole e poteva scrivere il suo nome e quello di Calum.

Calum era così fiero di lui. Avevano anche provato ad assaggiare un po' di nuove cose, ed ognuno di essi era stato apprezzato.

Stavano ancora nello stesso piccolo motel, ma non a lungo, sperava Calum. Aveva pianificato di cercare di trovare un lavoro e poi trovare un posto dove stare. Per ora, il motel era casa.

In quel momento stavano sul loro letto mentre Calum cercava di far recitare a Luke l'alfabeto. Era piuttosto bravo a dirlo, meno la parte del “l-m-n-o-p”, che sembrava più come “elme-enne-o-pi”. Calum glielo faceva ripetere più e più volte, dando a Luke un bacio ogni volta che li pronunciava nel modo giusto.

I baci erano un'ottima ricompensa perché ad entrambi piacevano. Ogni volta che Calum baciava Luke, il ragazzo sorrideva luminosamente per dieci interi minuti.

“Okay, Lukey, ora di' l'intero alfabeto,” istruì Calum. Luke fece quello che aveva detto, e lo disse perfettamente. Strillò di gioia quando Calum disse che non aveva commesso nessun errore e poi aspettò pazientemente per il suo bacio. Calum portò Luke sul suo grembo e premette insieme le loro labbra dolcemente, mettendo una mano sulla guancia di Luke. Non capivano il baciare, o non sapevano perché a loro piaceva così tanto, sapevano solo che lo amavano. Si baciarono per un po' di minuti circa prima che Calum si allontanò, con grande delusione per Luke.

“Perché non andiamo da qualche parte per festeggiare?” chiese Calum. Luke annuì, sorridendo luminosamente. “Okay, mettiti le scarpe e prendi il tuo beanie, per me,” gli disse, e Luke velocemente saltellò. Afferrò le sue scarpe e si sedette al bordo del letto, lottando per indossarle. Calum guardò Luke e aspettò prima di chiedere se voleva aiuto, ma non fu bisogno. Riuscì a metterle senza aiuto. Guardò verso Calum e ghignò, avventandosi sul ragazzo più grande. Luke guardò giù verso Calum, che stava sotto di lui, bloccato contro il letto.

“Ce l'ho fatta, Calum!” disse Luke felicemente.

“Già, ce l'hai fatta,” sorrise al ragazzo sopra di lui. Luke si chinò e baciò Calum, desideroso per la sua ricompensa. Calum ricambiò, ridendo per la sua impazienza.

“Avanti, Lukey,” Calum rise. “Andiamo a fare qualcosa. Possiamo baciarci più tardi.”

“Prometti?” domandò Luke.

“Prometto.” disse Calum e Luke si levò da lui per afferrare il suo beanie. Quando entrambi furono pronti, Calum prese la sua mano e scesero all'ingresso. Si avvicinò al bancone e chiese cosa c'era da fare in quella zona.

“Questa è Houston!” risposte la donna. “C'è tutto qui. La Galleria è solo a pochi minuti da Westheimer. Posso chiamarvi un taxi se volete?” Calum annuì mentre la donna sorrise e cercò il telefono, chiamando una compagnia di taxi. Aspettarono per un paio di minuti fino a quando il taxi arrivò e li portò al centro commerciale.

Erano completamente meravigliati quando ci entrarono. Il centro commerciale era gigantesco! Luke era un po' spaventato, ma era altrettanto eccitato, indicando tutti i vestiti sgargianti nelle vetrine dei diversi negozi. Calum e Luke erano davanti ad un negozio guardando una fila di vestiti e cazzeggiando quando il cappello di Luke scivolò dalla sua testa. Entrarono in panico e si girarono per cercarlo, solo per poi incontrare un ragazzo che stava per passargli il beanie di Luke.

“Io, ehm, penso che ti sia caduto questo,” disse il ragazzo sorridendo. “Sono Ashton.”

“Grazie,” disse Calum riprendendosi velocemente il cappello. “Sono Calum e lui è Luke.” disse girandosi per rimettere il beanie su Luke.

Experiments ›› Cake (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora