36 - shopping

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Quello in cui entrammo era l'ultimo negozio sulla lista, e anche quello in cui avrei preferito non mettere piede. Visto che la nostra era una piccola città i negozi di abbigliamento presenti offrivano tutti un'ampia scelta per stili, modelli con fasce di prezzo ragionevoli. L'ultimo in lista, invece, era l'unica boutique della città, che offriva un'ampia scelta di abbigliamento firmato dai più famosi e importanti stilisti. In pratica non ci avevo mai messo piede visto che una cintura veniva a costare più di un paio di pantaloni comprati negli altri negozi. Però entrammo lì, armati di speranze e del bancomat che mi aveva dato Seth. Mi aveva esplicitamente detto che dovevo usare quello e comprarmi tutto l'occorrente per quei giorni in compagnia degli altri mannari con i suoi soldi e visto che gli avevo promesso che sarei stata meno intransigente riguardo l'argomento lo avrei accontentato e mi sarei pagata tutto con i suoi soldi.

Lui entrò nel negozio con aria disinvolta e sicura, io invece ero piuttosto titubante. Avevo visto qualche abito carino, che mi stava anche bene e aveva un prezzo ragionevole negli altri negozi ma lui li aveva bocciati tutti, dal primo all'ultimo. Salutammo la commessa alla cassa, la conoscevo di vista ma non ci eravamo mai veramente parlate, avevamo frequentato lo stesso liceo, e lei aveva avuto una cotta pazzesca per Andrea, fino a quando non aveva scoperto che era gay e si era buttata su un altro. "Posso aiutarvi in qualche modo?" domandò sorridendoci in modo molto cortese e professionale. "Ci serve un abito da sera, per lei" si affrettò a dire lui, prima che potessi aprire bocca io. Lei ci squadrò da capo a piedi, probabilmente per intuire quanto potevamo spenderci catalogando il nostro abbigliamento attuale, che era molto poco da boutique. "Ho qualcosa in saldo qui" azzardò indicandoci due file di abiti ordinatamente appesi. Dimitri li squadrò senza neanche avvicinarsi per un lungo secondo poi la fissò "No, no, ci serve qualcosa di davvero fantastico" lei ci rilanciò un'altra occhiata, un po' dubbiosa, ma alla fine ci portò dove si trovavano gli altri vestiti, che Dimitri cominciò a passare al setaccio con sguardo critico. Ne riuscì a trovare solo tre che mi fece vedere "Secondo me sono quelli che ti starebbero meglio e sono anche i più belli tra tutti" mi informò facendomeli vedere "D, ci credo sono fantastici, ma non voglio spendere un capitale per un abito che indosserò una volta sola" protestai "D, non farti tutti sti problemi. Comprati un bel vestito, delle belle scarpe e qualche accessorio carino da metterci vicino." Quando non acconsentii continuò "Senti, sai che situazione è, dovrai incontrare la sua famiglia, ci sarà quel coglione del padre e del fratello maggiore, se serve un vestito costoso per fargli abbassare la cresta ne vale la pena" asserì "Comprati sto benedetto vestito, fallo pagare a lui, così è contento e tu in cambio non farti mettere i piedi in testa, è uno scambio equo" sostenne "Ora, quale vestito ti piace di più?" lo fulminai con un'occhiataccia "Ti odio quando dici queste cose" affermai ma presi il primo abito che mi passò "Solo perché ho ragione e tu lo sai perfettamente" sostenne mentre mi dirigevo al camerino. Quando ne uscii indossavo un abito davvero magnifico, solo che non mi ci sentivo proprio bene, probabilmente per via della scollatura sulla schiena che minacciava di mettermi in mostra il sedere ogni volta che mi muovevo e non gradivo gran che neanche il fatto che sul davanti non ci fosse un minimo di scollatura e l'abito si tenesse su grazie al collo stretto, così provai il secondo, era bianco vivacizzato da una fascia posta sotto il seno che pendeva fino ai piedi, un modello stile impero, con la vita alta, sotto il seno, e la gonna ampia che non metteva in risalto nulla. Sembrava quasi una tunica. Il terzo, invece, quello che mi piaceva di più, era blu notte, senza spalline, con il corpetto rigido e stretto e la gonna ampia e leggera vivacizzato da dei ricami rossi su tutto il corpetto. Quando uscii trovai Dimitri con in mano il cellulare e appena mi vide gli si stampò in faccia un sorrisone "Questo" affermò senza nessuna traccia di dubbio nella voce "Lo penso anche io" confermai "Ci mettiamo sotto delle scarpe rosse e un bel girocollo di rubini e un braccialetto, niente di eccessivo e ti devi anche sistemare i capelli, li faremo legare in qualche modo" decise "Ti stai divertendo parecchio con questa storia del trovarmi un vestito" notai mentre mi guardavo allo specchio "Trovare un bel vestito alla mia sorellina per farle fare bella figura con il padre del suo uomo e tutti quegli altri egocentrici? Certo che si" confermò, così prendemmo quel vestito, non volli neanche sapere il prezzo, semplicemente le passai la carta e pagai. Così lui mi trascinò anche a comprare delle scarpe adeguate, in gioielleria per gli accessori e insistette anche per passare a comprare dell'intimo per concludere.

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